Le Fate d'Oro
Lucinda, la bella, incantevole abi- tatrice del palazzo fatato. La Fata, anche quella volta, era cir- condata di veli. Ella teneva in mano una lira e
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, vola lontano e recami il saluto di una creatura felice. Ho sognato che il saluto amichevole di un felice, anche che mi sia recato da lungi, potrà
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fastello delle legna. La vecchina camminava piano, quindi do- veva camminar piano anche lui. Intanto il cielo diventava nero nero, e i fulmini facevano
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l'effetto. Potrei farti ricco.... ma ho viaggiato tanto che ho dovuto convincermi che anche i ricchi sono molto infelici. - E la Fata della notte si
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mettersela sui capelli biondi, e intanto pensava che quei fiori in testa l’avrebbero fatta apparire anche più bella, quando passò una vecchia, e le chiese
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. - Ti procura anche da mangiare il moscone dalle ali d'oro? - Sì; quando ho fame basta che apra questa mela di legno: il moscone va in giro e mi porta
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Le Fate d'Oro
fosse al mondo. Non soltanto il padre e la madre anda- vano orgogliosi di lei, ma anche tutti i sud- diti, grandi e piccini, del loro vasto reame. Una
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la frittata, e anche quella coll'aiuto delle so- relle. Una doveva andare a prender le uova, un'altra doveva romperle e frullarle, e lei le metteva
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Terra Santa, e anche ad essi raccontò le pene che lo affliggevano rispetto alla figlia e lodò le qualità fisiche e morali di lei. - Fatecela vedere
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fuoco più misero di quello. Anche i poveri si scaldavan meglio: essi potevano andare a far legna nei boschi; ma il vecchio servo del Conte, aveva già
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direzione di Codino, che era il più piccolo di tutti, ma anche il più impertinente, formarono il di- segno di impossessarsi della nave. Un dopo pranzo
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felci. Era quello un omìno curioso, non solo per la sua statura, ma anche per il suo abbigliamento. Aveva i piedini calzati di di due zoccolini di
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era il più stanco di tutti, per- perchè aveva portato in collo Sole, e aveva aiutato anche Duolo. Dopo un breve riposo, egli disse: - Caro Sole mio
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- scere anche il rimedio. - Sono innocente! Sono innocente! - Nonostante tutte quelle proteste, il Re dove, sopra un mucchio di foglie secche, passò la
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Accademia della crusca
