Le Fate d'Oro
alle sue lusinghe, ed ella già posava le dita affusolate sulle corde della lira per accompagnare un canto di esultanza, un canto di trionfo, quando una
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lei. - Mi rechi quel che ti ho chiesto? - domandò al paggio. Questi scrollò mestamente la testa e stava per narrare alle compagne le vicis- situdini
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i lamenti di uomini più forti e più potenti di te, - disse l'a- quila. - Sono la Fata della notte, e i forti confidano soltanto alle tenebre i loro
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si mise a piangere, la mo- glie si mise a piangere, i ragazzi piange- vano: Miseria era il cucco di tutti, l'alle- gria di casa; ma i pianti non
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mare son la figlia, Fendo l'acqua come chiglia; Alle stelle so cantare; Sono amata in fondo al mare. La Medusa luminosa Mi fa scorta come a sposa
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la vecchina arrivava. Appena la vide fece suonare le trombe, e la vecchina insieme con la cerbiatta en- trarono nel cortile della reggia, in mezzo alle
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orecchi; ma non trovò più nè la vecchia nè il fastello, e si mise a piangere disperatamente. Alle sue grida accorse la nonna e pianse anche lei
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. Ma in quel momento una volpe, che aveva seguito Fiorino, si avventò alle gam- be della vecchia e la morse; poi andò ad accucciarsi ai piedi del bimbo
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- davano un odore arciappetitoso. Il Fante, invece di traversare la sala, si fermò davanti alle torte e rimase come inchiodato al suolo. Senza aver preso
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prender l'erba meravigliosa perchè io non ho nulla da darti. - Miserina pianse e pianse. Finalmente pensò alle ghiande del bosco. - Se ne raccogliessi una
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lungo e felice viaggio giunse a Ispahan, che gli parve bellissima con i molti palazzi, i giardini fioriti e i canali rigonfi di acque. Quando giunse alle
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padrone. Cammina, cammina e cammina, arrivarono alle porte di una città. Le guardie non volevano lasciar passare il Toro sciolto; ma questi, prima che il
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esse, impaurite, si accosta- rono l'una all'altra. Era il padre che tornava, e di fondo alle scale si mise a chiamare la moglie. Chiama, chiama
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’ammiraglio; quindi lo fermavano alle sartie, e l'infelice doveva dormire a gambe all'aria. Gli aristocratici non sapevano neppur essi che cosa volevano
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metteva le mani agli orecchi, pensava alla nonna e non si la- sciava tentare da quelle promesse. Un giorno, mentre era intenta alle solite sue
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sforzi inauditi affinchè le notizie delle sue sventure non giungessero alle orecchie di lei. Una mattina le donne di Fatima mandarono a destare in fretta
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. - Sgricciolina si sentì battere il cuore; si mise alle calcagna dello sguattero, e salì, salì, passò corridoi, stanze, soffitte, e final- mente arrivò davanti
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