La virtù di Checchina
Un giorno - di venerdì - il dottore Toto Primicerio, mentre stava per uscire, disse a sua moglie Checchina, che gli spazzolava le spalle del
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complimento sulla sua buona cera e Toto Primicerio si ringalluzzì. Il marchese era in soprabito chiuso, cravatta di raso bianco, con spillo di brillanti
La virtù di Checchina
Ma nel silenzio delle notti vegliate accanto a Toto che dormiva e russava profondamente, in quelle lunghe ore di lievi e brevi assopimenti, di
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discorrere. Poi l'inquietudine di Checchina crebbe: se la beghina parlava della lettera a Toto, come avrebbe fatto ella? E stringeva la lettera in tasca
La virtù di Checchina
Al mattino seguente il marchese d'Aragona mandò alla signora Primicerio un mazzo di rose bianche e di vainiglia. Toto era uscito. Checchina si faceva
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si perda, con quello scemo di Toto, che non capisce nulla! E perchè porti la frangetta sulla fronte che nessuno usa più? - Ma… è più comoda, ci si