La virtù di Checchina
incontrava Checchina Primicerio, le faceva una scappellata profonda, quel gran saluto aristocratico che lusinga le donne borghesi. Tre volte l'aveva salutata
La virtù di Checchina
Al mattino seguente il marchese d'Aragona mandò alla signora Primicerio un mazzo di rose bianche e di vainiglia. Toto era uscito. Checchina si faceva
La virtù di Checchina
mosso da un saltaleone, non le faceva più paura; per quanto tendesse l'orecchio, non le riusciva udire il respiro di Susanna che dormiva in uno stambugio
La virtù di Checchina
al divano un piccolo tappeto. Era tutto. Vi faceva freddo, con quella lamentevole mattinata autunnale, in quel salotto glaciale. Isolina si strinse
La virtù di Checchina
bicchierino di cognac , liquore che non aveva mai bevuto, di un fiato solo. Nel salotto, tutti tre tacquero un momento. Vi faceva freddo in quella
La virtù di Checchina
pareva partisse una musica dolorosa, che la faceva struggere di compassione, come per una grande sventura che gli fosse accaduta. Le pareva di udirle