La virtù di Checchina
Al mattino seguente il marchese d'Aragona mandò alla signora Primicerio un mazzo di rose bianche e di vainiglia. Toto era uscito. Checchina si faceva
La virtù di Checchina
contentava di un pezzo di baccalà fritto. Checchina stava in camera, seduta accanto al largo, alto letto maritale, con le mani in grembo, tutt'assorta nei
La virtù di Checchina
, vorticosamente, la casseruola sul focolare, la graticola sospesa al muro, i ferri da stirare poggiati sull'orlo della cappa del camino, - e il rumore della
La virtù di Checchina
piedi, impacciata dal suo vestito nuovo di lana foglia morta, con un'arricciatura di merletto al collo che le solleticava la nuca, pensava, disperatamente
La virtù di Checchina
al divano un piccolo tappeto. Era tutto. Vi faceva freddo, con quella lamentevole mattinata autunnale, in quel salotto glaciale. Isolina si strinse
La virtù di Checchina
prestissimo, al mattino, talvolta soffocando di caldo sotto la coperta di bambagia tesa come una tavola, talvolta non potendo arrivare a scaldarsi fra