La tregua
morte in cui da dieci giorni ci aggiravamo come astri spenti avesse trovato un suo centro solido, un nucleo di condensazione: quattro uomini armati
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dodicimila abitanti, era un villaggio al confronto: quella in cui entravamo era una sterminata metropoli. Non "blocks" di legno a un piano, ma innumerevoli
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. Il freddo era intenso; il cielo, fittamente stellato, si andava schiarendo a levante, a promessa di una di quelle meravigliose aurore di pianura a cui
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sonnolenta e neghittosa; sul lato opposto si apriva nel reticolato un grosso buco, da cui si poteva uscire senza neppure curvarsi: il comando russo pareva non
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, in cui i due francesi e io eravamo riusciti a sopravvivere e ad instaurare una parvenza di civiltà, rappresentava un' isola di relativo benessere: nel
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Cesare. A Bogucice, Cesare rifioriva, visibilmente, di giorno in giorno, come un albero in cui monta la linfa di primavera; Aveva ormai al mercato un
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disse mai, né era uomo a cui fosse facile porre domande. Né era facile capire come in Auschwitz fosse sopravvissuto, poiché aveva un braccio
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gli alberi e con l' erba, con la terra pesante e bruna in cui si sentivano fremere i semi, con l' oceano d' aria che convogliava il polline degli abeti
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decuplo di noi, e lo facevano, perché anche loro avevano esaurito le scorte alimentari, e anche loro intuivano che si partiva per un luogo in cui il
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Il campo di raccolta in cui avevo così fortunosamente ritrovato Mordo Nahum si chiamava Sluzk. Chi cercasse in una buona carta dell' Unione Sovietica
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voce alla litania blasfema che perpetua gli occupava la mente. Ci superò, e proseguì la sua mitica marcia verso l' orizzonte opposto a quello da cui
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lungo e penoso cammino fra i rovi e gli sterpi mi trovavo in un punto altrettanto indefinito quanto quello da cui mi ero mosso. Camminai ancora per
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pesarci per lo stesso ozio integrale a cui ci costringeva. In queste condizioni, parecchi se ne andarono, per cercare vita e avventure altrove. Sarebbe
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"rumeni", col consenso e l' appoggio delle autorità, stavano organizzando una rivista: le prove si svolgevano nel "Salone Pendente", le cui porte
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boschi che avevano visto la battaglia a cui dovevamo la salvezza, quegli orizzonti intatti e primordiali, quella gente vigorosa e amante della vita
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che porta pena, che tutti deridono, su cui nascono dicerie insulse e malevole, su cui, con misteriosa concordia, tutti scaricano i loro mali umori e il
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, di precari sonni su tavolati di legno, di sobbalzi, di stazioni; per cui gli odori familiari, comuni a tutte le ferrovie del mondo, l' odore acuto
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