La tregua
slesiano. Mentre altrove, in analoghe condizioni, non avevano esitato a distruggere col fuoco o con le armi i Lager insieme con i loro occupanti, nel
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la mia testa era sgombra, gli occhi e gli orecchi come affinati dalla forzata vacanza, ed ero in grado di riprendere contatto col mondo. Nel corso di
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che il treno ripartisse presto, nessuno volle scendere dal vagone. Io scesi, e mi aggirai nel buio col mio bagaglio ridicolo finché vidi una
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Il campo di sosta di Katowice, che mi accolse affamato e stanco dopo la settimana di peregrinazioni col greco, era situato su di una piccola altura
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. Simultaneamente, e ciò cinque o sei giorni prima che io vi arrivassi col greco, avevano circondato a un tratto il campo di Bogucice: urlavano come cannibali, e
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militare svanirono; Davanti alla porta del campo la sentinella, alla sera del 1 maggio, russava ubriaca _ e sdraiata per terra, col mitra a tracolla ; poi
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compagne non piacevano a nessuno, naturalmente; ma tutti avevamo finito col farci l' abitudine. Non erano poche e sparse, ma un esercito compatto, che col
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prodigioso: girava col sangue in caccia di zucchero, e ne curava la diligente combustione e conversione in energia, distogliendolo da altri meno propri
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, gigantesco e canuto, scalzo: fissava il cielo con occhi spenti, e a intervalli chinava il capo e si segnava croci col pollice sulla fronte. Nella via
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soggiorno erano al potere gli ungheresi: cucinavano degli spezzatini infuocati, e delle enormi razioni di spaghetti col prezzemolo, stracotti e pazzamente
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acqua con un secchio e portarlo nel bosco; fu visto dalla Stellina nel bosco stesso, seduto per terra col secchio in mezzo a una corona di pesci, ai
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, orientandomi alla meglio col sole, visibile qua e là dove i rami erano meno fitti; ma poi il cielo si coprì minacciando pioggia, e quando volli
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no col capo. Deve giudicarmi un pessimo allievo, un caso disperato di ottusità; con mio sollievo, se ne torna al suo fuoco e mi abbandona alla mia
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"rumeni", col consenso e l' appoggio delle autorità, stavano organizzando una rivista: le prove si svolgevano nel "Salone Pendente", le cui porte
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corsa si sporgeva il macchinista, col braccio destro piegato a uncino. Agganciava a volo la corona, e subito dopo ne gettava a terra un' altra uguale
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secchio, mediante baratto, furto o acquisto. Il nostro secchio, regolarmente comperato, si rivelò bucato al primo esperimento: lo riparammo col cerotto
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anticipavamo con timore. Sentivamo fluirci per le vene, insieme col sangue estenuato, il veleno di Auschwitz: dove avremmo attinto la forza per
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Accademia della crusca
