La tecnica della pittura
ricavare dal giallo, dall’azzurro e dal rosso, col sussidio del bianco e del nero, tutte le gradazioni possibili di tinte.
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sovrappongono colori chiari od oscuri, o tali da dare luogo per miscuglio ad un colore diverso — come il verde, che viene dal mescolare il giallo coll’azzurro
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Il secondo era un’ocria di un bel giallo che sottoposto alla calcinazione passava facilmente al rosso, per cui osserva giustamente M. Chaptal, che il
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Il terzo colore giudica un rosso ordinario prodotto dalla calcinazione del giallo già descritto, ed il quarto un bianco leggero, fine e compatto coi
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giallo d’ossido di piombo rinvenne traccia sopra un pezzo di stucco. Sulla muraglia d’una casa di Pompei e nelle «Nozze Aldobrandine» i gialli gli
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add. (colore zafferano o tra il giallo e il rosso). Giallo detto arzica (color giallo per miniatori). Giallo detto orpimento (giallo di miniera di
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Bianchi — Bianco sangiovanni, biacca, bianco di gusci d’uovo. Gialli — Ocria, giallo santo, orpimento, giallorino, fine giallorino di Venezia, arzica
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una intensità massima verso i colori costituenti la luce, cioè il rosso, l’aranciato, il giallo, il verde, l’indaco ed il violetto;
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cambia come si cambia il color giallo dello zolfo in rosso quando lo zolfo si combina ad una certa quantità di mercurio.
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Ma generalmente avviene il contrario, come lo dimostrano il minio ed il cinabro che da rossi intensi volgono al giallo, l’acetato di rame e la
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dei colori dello spettro verso il centro — cioè i violetti procedere verso l’indaco, l’azzurro ed il verde — i rossi verso l’aranciato ed il giallo
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, rosso di Saturno, giallo minerale, giallo di paglia, anneriscono adoperati puri, ed anneriscono o rendono verdastri i colori d’ogni genere cui si
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di piombo che è giallo: colle esalazioni sulfuree annerisce, come annerisce per il contatto con tutti quei colori che contengono derivati dallo zolfo.
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Il rosso, il giallo e l’azzurro, col sussidio del bianco e del nero, sarebbero al contrario bastevoli per un cospicuo numero di combinazioni di tinte
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formare il giallo; e la maggior parte dei miscugli di tali colori non darebbe che un numero interminabile di grigi freddi di ristretta applicazione.
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avrebbe importato molto il rosso, giallo ed azzurro di Brewster piuttosto che il rosso, il verde ed il violetto di Young, se praticamente dall’una o
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, basterà qualche esempio pratico per persuadere dell’insussistenza fra i colori conosciuti di un giallo, un rosso, ed un azzurro coi requisiti che si
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Se non si fosse persuasi che tutte queste difficoltà del giallo bastino per rinunziare all’idea dei tre colori fondamentali, si provi pel rosso.
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Dovendosi sempre, in ognuno dei tre colori fondamentali, includere la possibilità di rappresentare un giallo, un rosso, un azzurro intensissimi, si
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Per iniziare un esperimento qualsiasi dapprima sarà necessario precisare a quale giallo, a quale rosso e a quale azzurro si dovrà dare la preferenza
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giallo di che arrestarsi d’un tratto.
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I teorici usarono pel giallo, nelle loro esperienze, la gomma-gutta, che non si può adoperare se non che ad acquerello perchè a corpo è di colore
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, ottenere un rosso più chiaro ma intenso simile al cinabro rosso. Mescolando molta lacca di Robbia all’unico giallo disponibile sulla tavolozza e qualche po
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espone il dipinto, mancando sinora assolutamente un giallo, un rosso ed un azzurro che rispondano alle molteplici esigenze della pittura quando si tenga
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sforzo di pervenirvi dai così detti tre colori fondamentali, necessiterà che sulla tavolozza figurino, col rosso, l’aranciato, il giallo, il verde, l
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Giallo di cadmio (giallo chiaro, medio e scuro di cadmio; solfuro di cadmio). — Il giallo di cadmio è un colore di data recente, cioè dalla scoperta
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Raggiunto colla calcinazione il grado di colore che si desidera, il crogiuolo si spezza o si batte finchè n’esca la massa colorata di un bel giallo
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Dal solfuro di cadmio si ricavano varie gradazioni di gialli dette giallo chiaro di cadmio, giallo di cadmio, giallo aranciato di cadmio od anche
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I gialli di cadmio si possono trovare adulterati con giallo di cromo o col cinabro rosso. Si verifica la presenza del cromato di piombo sciogliendo
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cadmio. Si forma così un precipitato di un bel colore giallo tendente all’aranciato che si deposita in fondo al vaso. Lavato e raccolto su tele si espone
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Le cave d’argilla ferruginosa sono a certa profondità del suolo ed in strati molto differenti che variano dal giallo chiaro al giallo scurissimo. Le
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naturale e bruciata, terra gialla d’Italia, giallo di Marte e simili. Per i rossi: terra rossa, terra rossa di Pozzuoli, terra rossa di Venezia, rosso
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I gialli che vanno dal giallo citrino sino al giallo aranciato si ottengono combinando l’acido cromico coirossido di piombo, ed i rossi trattando
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giallo col rosso e l’azzurro.
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difficilmente e forma la minima parte della sandracca; la resina B giallo-chiara che si rammollisce a 100°, solubile facilmente nell’alcool freddo; la
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dai rami dell’arboscello, solidificandosi sul tronco in gocciole o lacrime d’un colore giallo citrino, brillanti e trasparenti, talvolta però anche
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La mastice è fragile, di frattura vitrea, trasparente, di colore giallo pallido. Si frange facilmente e al calore si ammollisce come cera. Ponendola
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L’olio di lino si estrae dai semi di lino per mezzo della compressione. È di colore giallo carico, fluido, di nauseante odore. Si solidifica o
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giallo verdastro.
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estratto, quando è fresco, ha un colore giallo verdastro che ingiallisce di più col tempo: come l’olio di lino anche quest’olio congela solo a — 27°.
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piccole scaglie o lamine di un giallo rosso, che prende il nome di litargirio.
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diversi di vernici, tutti ingredienti che l’ossidazione volge al giallo, ingenerò il cambiamento dell’azzurro in verde o condusse l’azzurro ad una
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questo non può più essere del lapislazzuli puro. Sarà quel giallo qualunque che si vuole, sarà in quella quantità che si crede, ma nè per la natura
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molecole esteriori volte al giallo, per cui non è più possibile, applicando del lapislazzuli puro nello spazio rovinato, di avere un restauro
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Del giallo trovò due qualità più frequentemente adoperate, l’una un giallo chiaro che ritiene semplicemente un’ocria comune dappertutto dove si
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In tutta la collezione egli non potè rintracciare che del giallo, del rosso, dell’azzurro, del bruno, del bianco, del nero e del verde.
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Il verderame riempie nell’arte fiamminga colle misture d’azzurro e giallo-santo la grande deficenza di colori verdi di riconosciuta stabilità, non
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tempo. La scomparsa del giallo è la causa del disgustoso colore azzurro rimasto al fogliame di tante opere fiamminghe, ciò che, secondo l’Eastlake, indica
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vitrea e gialla, dell’odioso giallo degli oli irranciditi dalla sovrabbondante ossidazione che l’eccesso stesso dell’olio non mancherà di richiamare.
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