La tecnica della pittura
volume, dal costante incurvarsi delle squame di colore che si distaccano dai dipinti verso l’infuori, cioè verso la causa della diminuzione della superfice
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Nelle pitture ad olio che si credette spesso di potere affidare ai muri e sull’intonaco di calce non sufficientemente isolato dai colori, l'azione
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Per la stessa causa se l’introduzione dell’essenza di petrolio fosse tanto eccessiva da procurare la scomparsa completa dell’olio dai colori, questi
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lucidezza prodotta dai glutini di veicolo alle sostanze coloranti, non ha però sinora in suo favore ragioni dotate di vera forza persuasiva.
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Nè si vede dai sostenitori di questo gusto della pittura opaca, spingere il principio estetico realistico sino alla rinunzia dei cristalli sui loro
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Nelle tele, che si preferivano dai Veneti ma si usavano pure in altre scuole (il Vasari ne cita una di Margaritone d’Arezzo), l’imprimitura facevasi
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contengono, in liquidi adatti, dai quali per sublimazione o precipitate si ricavano le materie coloranti in forma di polveri inconsistenti e bisognevoli di
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Sostanze vegetali colorate si estraggono dalla radice di robbia, dai semi di guado, dal legno di campeggio, dal verzino, dalla grana d’Avignone
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La ragione di richiedere la massima intensità nei colori da porsi sulla tavolozza si spiega abbastanza riflettendo come dai colori intensi col
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luce. Questo effetto però è indubbiamente condizionato alla costituzione fisica e chimica dei corpi, vedendosi dai cambiamenti portati su l’uno o l
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. Ciò permette di approssimarsi a questa semplicità di forme da esaminare, perchè nei minerali, salivo pochissimi dai quali non si ritraggono colori, la
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Il cristallo dai caratteri salienti, dalle forme geometriche bene distinte come quelli del quarzo, della pirite, ecc., dipende da circostanze esterne
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preparati ad olio, o per la tempera o l’acquerello, procedere dapprima ad una perfetta depurazione dai conglutinanti sino al primitivo stato secco e
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I riflessi di cielo che irradiano dai principi pittorici di Leonardo rimasero così intercetti allo sguardo degli artisti sperduto nel più tenue lume
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Il cadmio si ricava principalmente dai prodotti di sublimazione dello zinco, ha il colore e lo splendore dello stagno, la sua frattura è fibrosa, ed
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fra i colori adoperati dai Greci e dai Romani, confermati dall’uso sempre più divulgatosi, fra i più solidi della pittura, ad eccezione della terra
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Ocrie rosse. — Le ocrie rosse o terre sono pure un prodotto naturale o artificiale a seconda che si ricavano dai giacimenti naturali di alcune
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L’estrazione del principio colorante dai fiori, dal legno o dalle radici delle piante, si ottiene coll’ebullizione nell’acqua o la semplice
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barite, la magnesia, il bismuto e l’amido, possono servire a dare tale corpo alla sostanza colorante estratta dai vegetali come a qualunque colore in
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di un valore inestimabile per le preparazioni al dipinto, e fu specialmente usata dai vecchi maestri nelle carni, ed anche da sola facendosene dei
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Terra verde naturale di Verona. — Si ritiene questo colore come un’argilla colorata dai solfuri di rame. Si trova in Tirolo, in Polonia, in Ungheria
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Verde di cobalto o verde di zinco (ossido di zinco ed ossido di cobalto). — La preparazione di questo colore, del quale si danno dai vari autori
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si comporti adoperato denso e perchè si veda colare dai quadri, come lo si vede sempre sgocciolante dalle tavolozze tenute qualche tempo in posizione
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, che derivassero, insieme ad altre pratiche, dai migliori tempi dell’arte greca.
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Giudicando dai caratteri esterni che le resine presentano in natura, la copjpale e l’ambra furono sempre reputate quelle che avrebbero meglio
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dai rami dell’arboscello, solidificandosi sul tronco in gocciole o lacrime d’un colore giallo citrino, brillanti e trasparenti, talvolta però anche
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facilità di levarsi dai dipinti è da alcuni autori anteposta alla mastice.
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D’altronde non si vorrebbe prestare fede assoluta soltanto nei processi degli antichi, che fosse poi logico allontanarsi dai loro metodi di
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quelle cognizioni, a quegli esperimenti, che si compendiano nel sussidio nuovo portato dalla scienza a benefizio dell’arte, dai quali solo può scaturire
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L’olio di lino si estrae dai semi di lino per mezzo della compressione. È di colore giallo carico, fluido, di nauseante odore. Si solidifica o
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Per ricavare l'olio dai semi di lino bisogna prima torrefarli per distruggere la grande quantità di mucillaggine che contengono, poi triturarli
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L’olio di papavero. — Si spreme dai semi del papavero bianco triturandoli e comprimendoli al torchio. Quando è puro, l’olio di papavero è meno
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L’olio di canepa. — L’olio di canepa si estrae dai semi della pianta di tal nome. I semi devono essere grassi, levigati, nerastri e pesanti.
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dalla preparazione o dai fermenti spontanei, gli oli seccativi si devono sempre provare colla carta di tornasole, prima di adoperarli per l’arte.
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acquose. La preferenza data alla gomma arabica, proveniente dalle acacie dell’Egitto, dell’Arabia e del Senegai, in confronto delle gomme scolanti dai
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la fortuna di conservare, sono pur troppo la maggior parte così vergognosamente conciate dai così detti restauratori, che il piacere di vederle è di
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quale i colori, per quanto disposti abilmente, pure sempre si manifestano diversi in modo fondamentale dai colori del vero, mantiene persistente nel
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La rimozione completa di una vernice, tanto avvenuta senza offrire fianco alla critica, quanto se accompagnata dai più deplorevoli risultati, finchè
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A spiegare la notevole assenza di screpolature dai dipinti egiziani, proprietà che non si può ottenere da glutini che essiccandosi assumano
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I primi tentativi di dipingere a cera si iniziarono a Parigi. «Poche parole di Vitruvio e di Plinio, e queste oscure a’ dì nostri e dai critici
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considerazioni suggeritegli dai vari sistemi di pittura encaustica che dalla Francia facevano capolino in Italia, per tentare le prove che diffusamente
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notare come dalle tavole bizantine pervenute sino a noi quanto nelle ultime lavorate dai Vivarini e dal Bellini l’inalterabilità del metodo tecnico della
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, che tutto seppero imitare dai maestri, fuor che la sterminata potenza del genio; l’unico enigma che veramente essi lasciassero insoluto alla
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Infine sapevasi dai predecessori di Van-Eych la proprietà degli ossidi metallici per aumentare l’essiccabilità degli oli, e generale essendo l’uso
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trovandosi usata dai pittori antichi la malachite; e la terra verde, troppo fiacca fra quelle intense tonalità dai colori pressochè puri ed aumentati d
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carbone di terra compiono infine la serie dei colori principali usati dai pittori fiamminghi.
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Nelle varie scuole italiane, il metodo trasportato o dai Fiamminghi Ruggero di Bruggia, Memling e Van Ghent, prima dell’andata di Antonello da
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La grande difficoltà di distinguere dai dipinti ad olio dei primi oleanti le tempere aride che subirono verniciature, senza preventivo strato di
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dar frutto, i rapporti mai interrotti che l’arte ebbe coi chiostri, sino dai primi secoli dell’era cristiana, focolari d’ogni umano sapere. Dai
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tempo mostrassero spaccature mostruose dai labbri arrovesciati, rugosità e rigonfi incredibili, aggravati delle colature dell’asfalto e dell’annerimento
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