La tecnica della pittura
della prima superfice con cui si inizia il dipinto.
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Se si opera con un composto impermeabile, si viene a rendere inutile il potere assorbente del gesso; se con un composto, che secco, indurisca troppo
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L’abbozzo non si potrebbe intendere con miglior criterio pratico di quello suggerito dal Vibert: «Abbozzare coi colori ad olio come sono macinati
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Quando tutti i colori dell’abbozzo sono secchi, tolta per quanto è possibile, ogni grossezza soverchia, e spolverata con cura tutta la superfice da
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Gli antichi si valevano di una spalmatura di olio di oliva, togliendo il soverchio con una pezzuola di lino o cotone, oppure passando prima l’abbozzo
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Un foglio di carta sottile steso con colla su di un cartone, offre un esempio analogo.
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Tutti gli oli essenziali bene rettificati, anche la benzina e l’essenza di petrolio, inducono una opacità equivalente, poichè con un processo diverso
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ogni parte della composizione con carbone di salice, adombrando pieghe e visi come se il disegno si dovesse condurre a termine col solo carbone, si
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Oltre che sulle tavole, colla tempera ad uovo si dipingeva sul muro, preparandolo con una leggera spalmatura di torlo d’uovo colla sua chiara
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vedersi davvicino. A facilitare gl’impasti, dipingendo sulla tela si può bagnarla di dietro, ma sul muro a meno di agire con un polverizzatore ed anche
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Per la tempera che ora si prepara per lo più con colla di pelle, notato che in proporzioni eccessive si scaglia, ed in quantità troppo tenue lascia
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Tuttavia l’uso di confricare i colori colle dita o con lo sfumino infesta questo scorrevole mezzo di dipingere, quanto e peggio non lo si pratichi
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I colori esaminati da M. Chaptal (1) furono sette, trovati a Pompei nella bottega di un mercante di colori e indicati con numero progressivo per la
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nitro facevano deflagrazione, stimò che si mostravano con tutte le proprietà di una materia carbonifera pura.
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nei paesi nordici e più rosso in quelli meridionali. Soggiunge pure che fi preparava il colore battendo le conchiglie con istrumenti di ferro e che
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Più spesso l’industria rifacendo con processi più rapidi il lento lavorìo che si compie nelle viscere della terra o creando nuove combinazioni
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l’inerzia di fronte ai veicoli occorrenti per l’impiego dei colori e nei miscugli di colore con colore nell’infinità di combinazioni fatte dall
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guisa da modificarla sia con un atto meccanico come il triturarle, quanto con una combinazione come il fonderle con altro corpo, l’effetto immediato
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Le questioni tecniche non si risolvono nè con silenzi sdegnosi, nè con frasi sentimentali, nè con motti di spirito, ed occorre ben altro a percorrere
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Le adulterazioni più comuni dell’ossido di zinco sono fatte con solfato di barite, amido, creta, biacca, carbonato di calce, e si rintracciano
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conferita artificiosamente con colori d’anilina.
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È pure da notare che con la semplice triturazione di mercurio, zolfo e potassa, prolungata a freddo, per molto tempo si ottiene il cinabro.
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Il cinabro, se in pezzi, si deve scegliere molto pesante, brillante, con cristalli agati lunghissimi e di un bel colore rosso vivo. Il vermiglione è
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soluzione acquosa, ma l’allumina sola si presta con sicurezza pei colori che si devono usare con solventi diversi dall’acqua pura.
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Nel 1829 M. Robiquetet Collin ricavarono dal trattamento della radice della Robbia, con due terzi del suo peso d’acido solforico, una sostanza
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Queste lacche possono essere mescolate con lacca di legno del Brasile o di cocciniglia, o rialzate di tono con colori d’anilina. Il Vibert insegna
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Si imita facilmente questo verde decomponendo il solfato di rame con una soluzione di carbonato di soda, per cui può essere sofisticato con questo
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Verde smeraldo (ossido di cromo idrato). — Anche con la soluzione neutra di nitrato di protossido di mercurio col bicromato di potassa scaldato sino
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Le sofisticazioni con altri colori azzurri sono moltissime, ma l’alluminato di cobalto puro rimane inalterato in una soluzione d’acido nitrico.
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Questa resina arde con fiamma chiara, emanando odore aromatico piacevole. Ha perfetta affinità per l’alcool e si scioglie negli oli seccativi e nelle
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Si riconosce la mastice anche pel suo sapore astringente, e quando è falsificata colla sandracca, questa si scopre trattando la mastice in esame con
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le resine nell'olio essenziale in bottiglie o palloni di una capacità doppia della materia postavi dentro. Poi il recipiente di vetro, chiuso con
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Quando la vernice sarà completamente fredda, si tappa la bottiglia e si lascia riposare due o tre giorni, dopodichè si potrà adoperare la vernice con
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bottiglia all’aria per vario tempo, bisogna coprirla leggermente, mettendo una garza sul collo della bottiglia e sulla garza un coperchio di cartone con
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ricavano con differenti processi da molte piante e da certe parti di animali.
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fassi bollire tanto con acqua chiara che torna men che per mezzo. Poi la metti ben colata in certi vasi piani come conche da gialatina o bacini
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groppi saltati, con mastice di colla forte e segatura di legno, si commettevano le asse con colla di formaggio e calce, senza sprangature fisse in legno
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Seccato il gesso all’aria, riparandolo dal sole, ciò che richiedeva alcuni giorni, la tavola veniva passata con un raschiatoio piano, non più largo
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precedente, con un pennello di setola se ne dava uno strato generale spianando in tondo col palmo della mano per incorporare il gesso sottile con quello più
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Avendo dunque scoperto quei segni manifesti d’essere quelle pitture dipinte a buon fresco, guardai con maggior diligenza ancor quelle che si
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«Fa meraviglia come sotto l’intonaco nei pezzi scoperti dell’arricciato apparisca tutto il composto del quadro schizzato con pennello tinto di rosso
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uguali. Poi piglia un pennello piccolo e pontìo di setole con un poco d’ocria senza tempera, liquida come acqua, e va ritraendo e disegnando le tue
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i contorni con spillo, passarla sull’ intonaco tamponando leggermente con uno straccio contenente polvere di carbone — però tutte le fondamentali
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con questo essergli intorno poi molto netto e delicato acciò si conservino schietti e distinti, imperocchè per ogni poca altra mistione che vi vada
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Messe tutte le ombre, si dipingevano le parti chiare alla prima con colore sottile e con parsimonia perchè rimanessero, seccando, lucide e
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Gli oli adoperati furono quelli di lino, di noce e di canape, che si facevano più seccativi con la copparosa bianca (solfato di zinco) calcinata.
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«Il modo poi di dipingere sembra che fosse con dei colori molto liquidi e ben macinati ad olio, ai quali univano della vernice ad essenza, e così
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«Vi sono stati anche dei Fiamminghi che hanno dipinto con colori macinati a vernice, servendosi dello spirito di trementina per farli rinvenire e per
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L’armonia che davano alle loro opere proveniva dal servirsi di colori lucidi, e le velature erano date con artificio, servendosi delle tinte locali
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Ma indipendentemente dal dipingere sulle tavole o sulle tele fu carattere perspicuo differenziale dell’arte italiana dalla fiamminga l’abbozzare con
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