La tecnica della pittura
’ di acqua su di un tavolo di legno non verniciato e ben pulito. L'acqua in breve si adagia e dilata senza scongiungersi, assumendo nei suoi margini l
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sottratto, l’aspetto del colore verso il suo stato originario di polvere asciutta o alla stessa opacità cui pervengono i colori mescolati ad acqua quando l
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ritornarla in uso si ragiona sempre di torlo d’uovo, ma in pratica si lavora... coll’acqua.
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’acqua a 70° dà uno splendido colore porpureo, ma tutto ciò è ben lontano dalla porpora di Tiro che rimane per noi un colore puramente storico.
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Nei colori invece che hanno bisogno di idratarsi continuamente, come il cinabro pel quale è pure dimostrato che sotto l’azione dell’acqua in parte
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mezzo della battitura, e le squame raccolte e macinate ad acqua formano la cerusa o biacca comune.
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bianco di zinco. Queste sofisticazioni si scoprono sciogliendo il bianco di piombo in piccola quantità d’acqua forte (acido nitrico allungato coll
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, di gran peso e di tessitura compatta. Sottoposto alla triturazione e lavatura ad acqua infine si modella in trocischi che si essiccano alla stufa.
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Artificiosamente le ocrie gialle di varie gradazioni si ottengono sciogliendo il solfato di ferro in acqua di calce o precipitando il solfato di
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L’estrazione del principio colorante dai fiori, dal legno o dalle radici delle piante, si ottiene coll’ebullizione nell’acqua o la semplice
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che a quantità uguale di lacca e cristalli di soda sciolti in trenta volte lo stesso volume d’acqua si scopre la cocciniglia per la colorazione violetta
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Per la pittura si scelgono i pezzi del colore più bello, polverizzandoli e macinandoli lungamente ad acqua essendo difficile ridurli in polvere fina.
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raffreddamento, trattati con acqua calda, che dà per residuo la polvere verde di tal nome e ricchissima di colore.
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’acido nitrico e acqua, che si colora in roseo. Delle materie estranee farebbero sedimento.
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combinazioni azzurre del rame, si può verificarne la purezza facendoli bollire nell’acido nitrico, che aggiuntovi acqua e filtrato dovrà restare
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una di olio di lino che in vaso verniciato, a lento fuoco si fa liquefare versandolo in acqua fredda affinchè si congeli. Si prende allora tanto del
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Scorso questo tempo e preparate due catinelle d’acqua tiepida, colle mani si maneggia entro l’una il pastello finchè l’acqua resti carica di colore
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La stessa vernice si fa pure a bagno-maria; la sola differenza consiste nel porre il matraccio nell’acqua bollente, invece che collocarlo sul fuoco
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mastice si scioglierà più lentamente che non col fuoco diretto, ma finirà per sciogliersi benissimo, purchè si abbia cura di mantenere l’acqua del
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Gli Oli seccativi. — Col nome generico di oli si abbracciano diversi fluidi combustibili, grassi, untuosi al tatto, più leggeri dell’acqua, che si
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, scaldarli con un po’ d’acqua calda e sottoporli allo strettoio. Il colore dell’olio che cola, se la torrefazione si è mantenuta nei giusti limiti, è di un
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Sbucciate le noci e scelte le più sane e belle si tengono nell’acqua finchè si possa togliere la pelle giallognola che le riveste, quindi si
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rubinetto di metallo o di caoutchouc. Riempito a due terzi circa d’acqua e il rimanente coll’olio da purificare, si rimesta nell’imbuto con un legnetto
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Leonardo da Vinci insegna pure un modo di avere, per mezzo dell’acqua, un olio di noce puro; ed afferma che «tutti gli oli in sè stessi sono limpidi
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Per la densità alcune sono più leggere dell’acqua, altre vi precipitano; ma in generale sono insolubili nell’acqua, mentre hanno grande affinità per
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L’essenza di lavanda o di spico, si estrae distillando ad acqua i fiori di lavanda o di spico, varietà questa di lavanda a proprietà simili sotto
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Scelte, delle parti animali descritte, le quantità che si desidera di trasformare in colla si lavano da ogni impurità sciacquandole in acqua corrente
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Quando si devono ridurre in soluzione acquosa i pezzi secchi di colla, si mettono in molle per una notte con tanta quantità d’acqua che basti solo a
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Differiscono le gomme dalle resine per essere solubili nell’acqua e null’affatto nell’alcool, che ànzi, questo le precipita dalle loro soluzioni
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acqua calda spremendo finchè non n’esca più alcuna grassezza. Il residuo, che è caseina si macina sulla pietra con un po’ di calce viva sino alla
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colore sciolto nell’acqua pura e senz’ombra di gomma. Trovandosi perciò a dover scegliere fra gomme di qualità inferiore non rimane che da preferire
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colla stessa colla allungata di un terzo d’acqua e calda.
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Calcinata questa pietra per toglierle l’acqua di cristallizzazione prende il nome di gesso da stuccatori o da formatori per l’uso che se ne fa nelle
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Lo stesso gesso polverizzato, lasciato macerare in acqua, macinato e ridotto in pani, che si lasciano ben seccare, forma il gesso così detto da
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Il gesso per l’uso delle imprimiture deve essere bianchissimo, ed opaco, non presentare granulazioni di sorta e sciogliersi compiutamente nell’acqua
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, che il primo mescolato coll’acqua, della quale è avidissimo, fa presa rapidamente acquistando una grande durezza, mentre il gesso dei doratori, per
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della cera in ranno, ovvero, in termini più generali, in qualunque mezzo che valga ad incorporare la cera coll’acqua; la liquefazione al fuoco in olio
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Il calore ritarda l’azione dissolvente che l’acqua produce sulla calce viva o caustica.
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maestri suoi coetanei, bene riflette come non si potesse fidare della calce spenta così rapidamente, essendo nullo l’effetto dell’acqua bollente.
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Si è notato come nell’acqua a 15 gradi la solubilità della calce sia di a 54 gradi di ed a 100 di e la lunga immersione nell’acqua abbia appunto per
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Tutto il processo dell’affresco si compenetra nell’usufrutto della proprietà della calce di dare luogo in unione alla sabbia e l’acqua ad un cemento
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Come procedimento per dipingere non è dei più difficili, non avendosi che da sciogliere i colori coll’acqua; nè richiedendo speciale maneggio di
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La calce grassa è pressochè pura. Posta a contatto coll’acqua si scalda, si fende, aumenta molto di volume e forma una pasta che non si discioglie
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che trattiene saldamente i colori sull’intonaco di calce proteggendoli colla sua insolubilità all’acqua.
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Gli affreschi non si fanno per il puro compiacimento di potervi passare delle spugnature d’acqua e verificare sempre che nessuna parte dei colori vi
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difendere le pitture dall’acqua.
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da un disegno già fatto e si ripassava diligentemente ogni tratto a matita, ombreggiando con nero di carbone minerale macinato ad acqua.
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La biacca si serbava sempre sott’acqua, credendosi che così imbianchisse maggiormente. Pei gialli usavano il massicotto, la lacca gialla, l’ocria
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Il metodo per purgare gli oli dalla mucillaggine era il lavaggio ad acqua e l’esposizione, o cottura, al sole, questa preferendosi come mezzo più
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guazzo, le quali poi le discioglievano in una terrina con molt’acqua: quando in questi credevano che le parti più grosse fossero depositate al fondo
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