La storia dell'arte
Comunale. pittore Andrea Delitio, verso la metà del Quattrocento, decorò il presbiterio con un affollato e affascinante ciclo di affreschi. In uno di essi
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sacri verso cui rivolgono la propria devozione. La rivoluzione prospettica non ammette scarti dimensionali e salti di scala che non siano motivati da
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voluto esibire tutta la sua maestria prospettica, rappresentandolo in scorcio dal dietro, con la difficoltà supplementare di mostrarcelo inclinato verso
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renderemmo facilmente conto che esse non convergono tutte verso un unico punto di fuga, ma verso fuochi prospettici differenziati, seppur tutti
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Di norma dobbiamo evitare di considerare la storia dell’arte come un processo che implica una continua evoluzione verso forme via via più complesse
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, ancora verso il 1430, un anonimo ma raffinato pittore tardogotico di area franco-tedesca, il cosiddetto Maestro del giardino dell’Eden, dipingeva una
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delle chiavi (fig. 113), capolavoro eseguito da Pietro Perugino verso il 1480, sulla parete destra della Cappella Sistina in Vaticano. La scena
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della mano destra verso il basso, dove spicca un’epigrafe in latino, in cui si celebrano le tante imprese edilizie del Pontefice: le chiese e i palazzi
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che scandiscono la prospettiva architettonica dell’affresco e la perfetta centralità della colonna che funge da asse visivo, verso il quale
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affacciano, guardando verso l’interno, putti potentemente scorciati di sottinsù, accanto ad un vaso con una pianta, ad un pavone e ad alcune figure
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inondato di luce verso cui s’invola la figura di Cristo nel suo moto ascensionale. Nella cupola Fig. 121. Antonio Allegri detto il Correggio, La
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L’ordine dei Gesuiti era nato verso la metà del Cinquecento e si era subito affermato come uno dei principali strumenti (e prodotti) della
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quinta rocciosa, e replicata verso l’esterno dalla curva del collo dell’asino. Quello che però manca del tutto, in questo bellissimo rilievo, è il senso
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precisione: il cosiddetto «sportello» (fig. 135), che rappresenta un notevole passo in avanti verso una delineazione quasi meccanica del disegno in
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sistematico uno strumento che era comparso già verso la fine del Cinquecento, ma che si era diffuso soprattutto a partire dal secolo successivo nei Paesi
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gli oggetti in primo piano sono quasi a tutto tondo; mano a mano che la scena digrada verso piani visivi che simulano una maggiore distanza dall
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. Fig. 160. Firenze, il loggiato degli Uffizi verso il Palazzo della Signoria. Fig. 161. Firenze, Galleria degli uffizi, prospettiva verso l'Arno. Fig
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è quanto mai utile incrociarli anche con tutti gli altri eventuali dati, documentari o tecnici, di cui siamo in possesso) ci indirizzano verso un’area
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. Qualcuno guarda verso l’alto, altri verso il basso, sporgendosi come a guardare i visitatori della Cappella. Si tratta di figurazioni in trompe-l’oeil
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Ma la qualità figurativa delle teste dipinte negli esagoni di Orvieto subisce una brusca impennata verso l’alto, come abbiamo anticipato, in una
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Nessuno di questi tre disegni sul verso possiede la purezza e l’elevatissima qualità formale in grado di candidarlo ad una paternità dell’Angelico
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accomuna i tre disegni. I tre fogli, infatti, sono disegnati sia sul recto che sul verso. Dietro il «chierico» sono disegnate a penna e bistro, ma su
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’andamento del racconto procede da sinistra verso destra, seguendo il normale percorso cui è abituato il nostro occhio di lettori occidentali nel leggere
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propria destra. Seguendo l’indicatore vettoriale delle due mani tese (tav. 8c), lo spettatore può ora dirigere il suo sguardo verso sinistra, dove trova
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», verso la quale Mosè ha guidato il suo popolo in fuga dall’Egitto, ma dove egli apprende che non potrà tornare perché sarà ghermito dalla morte prima di
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verso la reggia di David, sale la scala ed infine raggiunge l’amante, con cui la vediamo abbracciata, al buio, nel letto. Perché si può parlare di
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equilibrio si piega verso il basso, in cerca di un appoggio, e contemporaneamente si bilancia, distendendo il braccio opposto in tutta la sua
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Con i Commentari di Lorenzo Ghiberti, redatti verso il 1450, e soprattutto con i trattati di Leon Battista Alberti il De pictura (1435) e il De
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, che si voltava indietro a guardare la Verità, rappresentata sotto forma di una donna nuda, che guarda verso l’alto e leva una mano ad indicare il cielo.
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due tele allo sguardo del visitatore, ma anche di adempiere al compito di far convergere le loro principali direttrici prospettiche verso la pala d
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sinistra verso destra e non da destra verso sinistra. Anch’egli paga il suo tributo a Puvis, modello ammiratissimo di una pittura allegorico
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alla Municipalità comunista di Montreuil, benché Signac non avesse mai aderito al Partito comunista, verso cui nutriva le prevedibili riserve di un
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edifici tardogotici innalzandosi verso il cielo. Si tratta di elementi architettonici e di decorazioni già timidamente presenti in epoca gotica, ma che
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rende evidente il peso di quel corpo senza vita, che grava verso il basso e, per dirla con Dante, «come corpo morto cade».
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, come i contrafforti e gli archi rampanti, le cattedrali esibiscono una tensione verso l’alto che può essere messa in relazione con l’aspirazione
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scaricando la tensione verso il basso, all’equilibrio dinamico di quello gotico, caratterizzato sia da spinte verticali che da spinte laterali contrastanti
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interni Fig. 66. Parigi, Cattedrale di Notre-Dame, veduta verso l'entrata, fine del XII sec. Fig. 67. Chartres, Cattedrale, navata centrale, prima metà
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interne, mentre la tensione dinamica di tutto l’edificio si scarica in alto con guglie e pinnacoli che salgono verso il cielo come fiamme
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tardogotico, che nella sua facciata rivolta verso la piazzetta San Marco risale al pieno Quattrocento. In genere, è la parte inferiore di una costruzione a
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