La storia dell'arte
Il tema del rapporto tra la narrazione di una sequenza di azioni che si svolgono in un arco temporale più o meno lungo e la loro rappresentazione
La storia dell'arte
Alcuni anni fa si tenne a Trento, nel Castello del Buonconsiglio, una bellissima mostra dedicata al ruolo chiave svolto dai territori alpini nella
Pagina 103
La storia dell'arte
Negli sproni esterni della sua pala, Gentile ha invece ricavato degli spazi in cui ha dipinto una serie di fiori (fig. 87), che hanno certamente un
Pagina 115
La storia dell'arte
), che faceva parte di un polittico destinato ad una chiesa di Pisa. L’interesse di questo confronto sta nel fatto che si tratta di due opere di ugual
Pagina 115
La storia dell'arte
Veniamo ora ad un utile confronto tra due dipinti. Il primo, datato 1423, è una tavola della Kunsthalle di Brema rappresentante una Madonna con il
Pagina 120
La storia dell'arte
La rappresentazione di un’illusoria tridimensionalità su una superficie bidimensionale costituisce una delle principali ambizioni della pittura
Pagina 131
La storia dell'arte
, sembra resistere a questo processo di bidimensionalizzazione: si tratta di quel catino absidale di color verde, profilato da una foglia dorata, che
Pagina 136
La storia dell'arte
a botte dipinta in modo da fingere l’intenso azzurro di una volta celeste cosparsa di stelle dorate. Le scene sulle pareti, tratte dalle Sacre
Pagina 137
La storia dell'arte
Lorenzetti ha costruito l’immagine dell’interno di un tempio, affollandolo di una selva di colonne che suddividono lo spazio in tre navate. Tuttavia l’effetto
Pagina 139
La storia dell'arte
affrescato da Masaccio su una parete della fiorentina Cappella Brancacci. La prospettiva conferisce profondità spaziale alla scena, guidando l’occhio dello
Pagina 146
La storia dell'arte
Siamo dunque di fronte ad una scena in cui l’organizzazione prospettica dello spazio è utilizzata non solo in funzione compositiva, per rene eie
Pagina 147
La storia dell'arte
Nel Medioevo vigeva una netta distinzione fra le cosiddette Arti liberali e le Arti meccaniche, intendendosi con queste ultime tutte quelle attività
Pagina 15
La storia dell'arte
Mantegna, in quegli anni, non si era limitato a fingere su una tela o su una parete piana uno spazio tridimensionale, ma aveva addirittura concepito
Pagina 150
La storia dell'arte
misure alquanto ridotte, ma grazie ai sapienti scorci appare invece profondo e monumentale. Sullo sfondo c’è una statua che, guardandola dall
Pagina 152
La storia dell'arte
tema è sempre stato identificato come una prefigurazione del sacrificio sulla croce di Cristo, figlio di Dio. In altri termini, per la teologia cristiana
Pagina 167
La storia dell'arte
Un dipinto basato sul sistema prospettico brunelleschiano è paragonabile ad una finestra spalancata sulla realtà visibile. La rappresentazione
Pagina 171
La storia dell'arte
Questi, ed altri analoghi tipi di strumenti, furono sicuramente molto usati dai pittori. Tuttavia, occorre tener presente che una simile, rigorosa
Pagina 174
La storia dell'arte
Ciò detto, resta una questione di fondo che abbiamo fin qui tralasciato, ma che è venuto il momento di affrontare. Mi riferisco al fatto che la messa
Pagina 176
La storia dell'arte
Possiamo vedere il modello più completo di camera ottica settecentesca in una tavola illustrativa dell’Encyclopédie di Diderot e d’Alembert. Come si
Pagina 177
La storia dell'arte
Nella letteratura artistica del Rinascimento maturo, questo svincolarsi dell’artefice da una misura del proprio compenso in termini di «ore lavorate
Pagina 18
La storia dell'arte
prospettica fu così accesa ed esclusiva da indurre Vasari, un secolo dopo, a descriverla come una sorta di innocente mania e a confezionare in proposito
Pagina 182
La storia dell'arte
geometrici e audaci scorci. Si osservi questo scomparto (fig. 144) di una predella, attualmente conservata ad Urbino nella Galleria Nazionale delle
Pagina 183
La storia dell'arte
Una seconda «scatola» geometrica, più piccola, è costituita dal bancone del mercante, che ha, tra l’altro, il compito di ribadire ulteriormente le
Pagina 184
La storia dell'arte
Palladio, che aveva studiato con molto impegno l’architettura antica e conosceva bene il trattato di Vitruvio, costruì una cavea semicircolare (per
Pagina 194
La storia dell'arte
allo spettatore, passando, ad esempio, dalla veduta di una città ad un paesaggio campestre, da una scena marina ad una montana, da atmosfere
Pagina 197
La storia dell'arte
fronde. Dietro l’arco scenico, una complessa e invisibile strumentazione, ricca di mastodontici macchinari ma anche di esili e ingegnosi trucchi
Pagina 199
La storia dell'arte
Ruskin, forse il più celebre critico d’arte dell’epoca. Quest’ultimo aveva pubblicato sul «Times» una violenta stroncatura di un dipinto di Whistler
Pagina 20
La storia dell'arte
ed apparati effimeri è vissuta come una sorta di ghiotta opportunità per sperimentare forme e invenzioni che, una volta realizzate e assimilate, è
Pagina 200
La storia dell'arte
Questo disegno (fig. 159) è una scenografia prospettica realizzata da Baldassarre Lanci per una commedia, La Vedova, allestita in Palazzo Vecchio nel
Pagina 200
La storia dell'arte
una sorta di affascinante scenario, che ha ricondotto ad unità una piazza molto dispersiva e frammentata. Anche l’inserimento del monumento a Cosimo I
Pagina 203
La storia dell'arte
Vasari è stato spesso un ottimo architetto, ma in questo caso ha realizzato un vero capolavoro, che realizza una mirabile sintesi tra tre diversi
Pagina 203
La storia dell'arte
tecniche, è emerso che tutti e quattro i lati della tavoletta erano stati predisposti per il suo inserimento in una cornice: quindi il dipinto dovevi
Pagina 205
La storia dell'arte
di organizzare una crociata contro i Turchi che, com’è noto, nel 1453 avevano conquistato Costantinopoli abbattendo definitivamente l’impero romano d
Pagina 206
La storia dell'arte
Tuttavia, al di là del fatto che la cornice fiorentina è scolpita e non dipinta come quella orvietana, c’è una profonda differenza tra le due opere
Pagina 220
La storia dell'arte
Ma la qualità figurativa delle teste dipinte negli esagoni di Orvieto subisce una brusca impennata verso l’alto, come abbiamo anticipato, in una
Pagina 222
La storia dell'arte
In ultima analisi, nella virtuosistica «prestezza» del Notturno di Whistler va individuata una programmatica volontà di riecheggiare il concetto di
Pagina 23
La storia dell'arte
della «narrazione continua», imponendone una revisione che tenga conto dell’esattezza matematica con cui la prospettiva gestisce i rapporti spaziali
Pagina 230
La storia dell'arte
quel fuggitivo, fatidico istante «che segna il passaggio dell’anima da una passione ad un’altra».
Pagina 243
La storia dell'arte
queste, figura un tema che ha innescato una delle dispute più accese e diffuse nella trattatistica d’arte: quali siano i modelli cui un giovane artista
Pagina 31
La storia dell'arte
L’equivalenza tra pittura e poesia fu alla base, nel Seicento, di una vera e propria graduatoria, stilata da Vincenzo Giustiniani in una sua ben nota
Pagina 33
La storia dell'arte
Secondo una leggenda tramandata da Plinio nella sua Naturalis Historia, i Greci attribuivano l’invenzione della pittura ad una donna innamorata, la
Pagina 35
La storia dell'arte
Nel Rinascimento si codificò anche una vera e propria iconografia della Malinconia, legata alla tipologia dell’artista di genio, con un’immagine resa
Pagina 39
La storia dell'arte
, rilancia, raddoppiando la posta: ne isola un frammento, quello del gruppo che tenta un problematico salvataggio di un bambino avvolto in una veste
Pagina 61
La storia dell'arte
Tra il 1893 e il 1895 Paul Signac eseguì una grande tela di più di tre metri per quattro che si intitola Au temps d’harmonie (l’âge d’or n’est pas
Pagina 62
La storia dell'arte
La vostra idea per una grande tela è perfetta [...] Fino ad oggi, i disegni relativi all’espressione dell’anarchia o rappresentano la rivolta, oppure
Pagina 63
La storia dell'arte
Ma una volta appurato che accanto alla categoria critica del Barocco è necessario aggiungere quella del Classicismo seicentesco o Classicismo barocco
Pagina 76
La storia dell'arte
Introducendo l’arco ogivale (ovvero «a sesto acuto») e i grandi pilastri a fascio (detti anche «polistili»), l’architettura gotica fa sfoggio di una
Pagina 87
La storia dell'arte
. La cattedrale gotica veniva sempre concepita come una struttura di imponenti dimensioni, che doveva dominare l’ambiente circostante. Ancora oggi, in
Pagina 88
La storia dell'arte
Il Gotico internazionale moltiplicherà le guglie, i pinnacoli e gli ornati sia all’esterno che all’interno, in una proliferante e fiammeggiante
Pagina 94
La storia dell'arte
cui vediamo un bellimbusto e una dama che incedono eleganti, pavoneggiandosi nei loro raffinati abiti alla moda, come fossero modelli ad una sfilata di
Pagina 99