La storia dell'arte
l’orizzonte dell’arte si estende al di là dei confini cronologici di chi la produce, è dentro quei confini che essa affonda le sue radici e da cui ha
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che nasceva da un’attenta osservazione della realtà nelle sue mutevoli parvenze e quella che invece amava inoltrarsi negli incantati territori della
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studi cerchiamo un collegamento tra il gusto, la cultura di un committente e le sue scelte in campo artistico; in questo caso, però, è davvero
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questa ragione sarà aspramente censurato da Vasari nelle sue Vite. Vasari considerava l’uso della pastiglia una pratica decisamente sorpassata, prerogativa
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antagonismo: il più anziano Masolino, con le sue figure e le sue scene ancora impregnate di aggraziate reminiscenze tardogotiche, contrapposto al più giovane e
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fisicità che Masaccio conferisce sempre alle sue figure. La Vergine siede su un cuscino, ma questa sua posa manca di una sua fisica concretezza: è
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assenza di profondità prospettica, a ergi ne allarga le sue braccia e due santi che l'affiancano, in secondo piano, so levano le estremità del suo
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sala circolare, presentandosi come uno spettacolo totale che coinvolge lo spettatore a 360 gradi. Zeus, dall’alto dell’Olimpo, lancia le sue saette
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esemplare anche per il virtuosismo con cui Pietro da Cortona profonde tutte le sue capacità mimetiche, imitando una varietà di tecniche e di materiali
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scenografici apparati festivi. Con la sua ampia navata unica e le sue cappelle laterali, la chiesa del Gesù costituiva un modello funzionale a tali scopi
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egli nutriva per le sue doti artistiche. Non a caso, quest’episodio è stato spesso rappresentato in pittura, specie nel corso del Rinascimento e in età
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rifletteva il cielo reale con le sue nuvole in movimento. La tavola, inoltre, non doveva essere guardata direttamente, ma se ne doveva osservare l’immagine
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a punto di un metodo rigoroso di rappresentazione prospettica affonda le sue radici in un contesto sociale, economico e culturale caratterizzato da
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specchio, ottenendo cosi una fedelissima rappresentazione delle sue linee di contorno. Esisteva anche una camera ottica più maneggevole, «da passeggio
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Bassi: la «camera ottica», che possiamo considerare, per le sue caratteristiche tecniche, l’antenata della macchina fotografica. Nella macchina
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. Giorgio Vasari, ad esempio, nelle sue Vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architettori (prima edizione, 1550; seconda edizione, molto ampliata
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Il principale elemento dello spettacolo teatrale nell’età della Maniera e poi in quella barocca fu proprio la scenografia, con le sue spettacolari
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vitruviane, il teatro cinquecentesco, con le sue quinte girevoli su un perno centrale, si proponeva di imitare i periaktoi del teatro classico.
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che non era rozza sbrigatività, come sosteneva Ruskin nelle sue critiche, bensì esibizione di virtuosismo, di una disinvolta ma calcolata «prestezza».
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geniale scenografo. In alcune sue commedie egli si divertì a creare «effetti speciali» particolarmente impressionanti, fingendo incendi o inondazioni
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considerata «divina» in quanto caratterizzata da una straordinaria armonia di carattere matematico, tanto che Piero la utilizza spesso nelle sue
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studiosi ricostruiscono il contesto culturale e tipologico in cui la Flagellazione di Piero affonda le sue radici, chiarendo così assai meglio di quanto
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il celestiale splendore delle sue figure si sarebbe guadagnato, subito dopo morto, l’appellativo di Angelico?
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cui, secondo le sue dichiarazioni, aveva dipinto quella tela, Whistler non esitò a vantarsi di aver eseguito quadri analoghi addirittura in una sola
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’inconfondibile impronta conferita da Benozzo alle sue figure di repertorio in questa fase strettamente angelichiana della sua carriera. Si potrebbero fare
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Abbiamo già chiarito, grazie ai documenti che parlano dei suoi lavori ornamentali sulla volta e a confronti stringenti con sue opere indubitabili che
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palesato inclinazioni ritrattistiche in tutta la sua operosa carriera, contrariamente a Benozzo che ha inserito molti e splendidi ritratti nelle sue
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che è capace di evocare ciò che lo precede e ciò che seguirà: l’antefatto di un’azione e le sue conseguenze.
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prontezza del «colpo di pennello» (fig. 10). Ed è forse il caso di chiedersi se, date le sue ben note e ampie letture di testi orientali, anche Whistler non
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Angelico, a rendere ancora più evidente questo collegamento di causa-effetto, ha inserito il portico in prospettiva, che con le sue bianche colonne
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allora era allievo del Pontormo). Riconosciamo però Giuseppe, grazie ai colori delle sue vesti e al copricapo, nella figura che siede su un carro, ai
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sulla distinzione tra arti della parola e arti visive. Lessing, d’altronde, non fu il solo ad interrogarsi su tale distinzione. Nelle sue Réflexions
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scelta di un «momento pregnante». Il soggetto è noto: morto Achille, Aiace, che è il più valoroso tra gli eroi greci, reclama le sue armi come
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Quanto a Canova, le sue scelte in merito al «momento» da rappresentare di un determinato soggetto possono essere esemplificate dalla statua del
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dell’eroe, e registra con docile inerzia l’esatto diagramma di questi due impulsi in conflitto, imprimendolo indelebilmente nelle sue turgide pieghe.
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alle sue personali qualità stilistiche e non per il valore intrinseco delle materie (ad esempio, l’oro, l’argento, il marmo, l’avorio, ecc.) da lui usate
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potenzialità. Ne risulta una forma che dipende, oltre che dall’immaginazione dell’artista, dalle sue capacità tecniche e dal loro interagire con le
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più noti, quello di Erwin Panofsky e quello di Maurizio Calvesi). Tuttavia, piuttosto che soffermarmi sulle sue diverse interpretazioni, preferisco
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della realtà, la comprensione delle sue leggi e dei suoi comportamenti e la sua riproduzione grafica, era in grado d’intervenire, manipolando e
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quale egli fissava le sue osservazioni, imitando attentamente tutto ciò che vedeva, non limitandosi alla superficie delle cose, ma indagandole in
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tende sempre a caricarsi di una forte componente espressiva, e quella italiana, che affonda le sue radici nell’antichità classica e tende perciò ad
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La storia della figura allegorica della Malinconia, con le sue curiose vicissitudini e metamorfosi, così come quella delineata dalla «ripetizione
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, ha le sue abitudini percettive e queste, bene o male, hanno Fig. 1. Michelangelo da Caravaggio, La crocifissione di san Pietro, 1600-01, Roma
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far rinascere Roma dalle sue stesse ceneri. «Stare a paragone» con la magnificenza dell’antichità classica fu infatti la parola d’ordine che animò lo
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con le sue colonne tortili è una visionaria rievocazione ingigantita del ciborio dell’antica San Pietro costantiniana di cui è e vuol programmaticamente
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Leone XI dell’Algardi (fig. 51) è realizzato esclusivamente in marmo bianco e le sue statue non hanno la foga impetuosa di quelle berniniane; tutto l
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mercantile, che andava sviluppando rapidamente i commerci e la capacità produttiva delle sue manifatture, dando vita a città prospere e popolose
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Rispetto alla tipologia dell’architettura romanica, l’edificio gotico è assai più verticale e, al tempo stesso, meno massiccio. Le sue pareti perdono
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che da un punto di vista progettuale è sostanzialmente un’architettura che ha le sue radici nel gusto del Gotico internazionale. In Inghilterra, Francia
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’Alessandria, con le sue dita affusolate, la corona tempestata di gemme, le maniere aggraziate sembra in tutto e per tutto una dama di corte.
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