La storia dell'arte
Una questione di fondo da affrontare in via preliminare è legata al fatto che la storia dell’arte, come dichiara la denominazione stessa di questa
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figurativa nello spazio unitario di un dipinto o di una scultura è una questione fondamentale per la storia dell’arte, eppure a tutt’oggi è poco
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, dove si stagliano le figure dei protagonisti della storia, minuscole dal punto di vista del formato, ma imponenti sul piano dell’effetto percettivo
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prospettiva e dunque mescolandole ai personaggi della storia sacra, Fig. 92. Masaccio, Il tributo, 1425 ca., Firenze, chiesa di Santa Maria del Carmine
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Maria del Carmine, Cappella Brancacci. non si spinge oltre i primissimi decenni del Quattrocento. Spesso le griglie della storia dell’arte non
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Il ciclo affrescato con le Storie di San Francesco nella Basilica superiore di San Francesco ad Assisi è uno dei momenti cruciali di questa storia
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, i singoli atti della storia di Cristo). Una suggestione, questa voluta da Giotto, che implica, in qualche modo, un ruolo attivo svolto dallo
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iconografica, l’analisi del contesto culturale e della committenza, della storia del gusto e della fortuna critica al fine di rendere tale
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Di norma dobbiamo evitare di considerare la storia dell’arte come un processo che implica una continua evoluzione verso forme via via più complesse
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ingannare lo spettatore è connaturato alla storia della prospettiva e trovò applicazione un po’ dappertutto nella pittura, nelle tarsie lignee, nell
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Dopo essere giunti, con questa nostra breve storia della rappresentazione illusionistica, fino al Settecento inoltrato, torniamo adesso sui nostri
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e foglia d'argento su tavola, Firenze, Istituto e Museo di Storia della Scienza. distanza (fig. 133). La ragione di questa complicata manovra sta
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La storia della prospettiva è parte integrante anche della storia della «veduta», un genere artistico praticato da pittori e incisori, la cui
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La storia dell’arte è una branca della storia: affermazione che può sembrare ovvia ma è tutt’altro che scontata, tanto che non so quanti dei miei
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storici. Ma per quel che riguarda i nostri «documenti» più peculiari, la storia dell’arte ha in serbo una metodologia che le è propria: l’attribuzionismo
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estendere questa mappa all’intero scibile della storia dell’arte. Ciascun conoscitore ha infatti un suo raggio specialistico d’azione più o meno ampio
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Grazie all’attribuzionismo la storia dell’arte ha ampliato enormemente le proprie conoscenze, acquisendo al catalogo degli artisti un incalcolabile
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condensato un istante del racconto. Scorrendo da sinistra a destra ciascun riquadro e aiutati dalla riconoscibilità di ciascun protagonista della storia
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Buoninsegna, la grande pala con la Maestà della Vergine destinata all’altare maggiore del Duomo di Siena (1308-11). La storia è nota: Gesù, dopo l’«ultima
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della storia con il «filo d’Arianna» costituito dalla riconoscibilità dei protagonisti che si presentano più di una volta sulla scena, dove appaiono
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personaggi come indicatori vettoriali che aiutano a connettere i diversi fili del racconto. La storia raccontata dai Vangeli, in estrema sintesi, è la
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Procediamo per ordine. La storia, per la verità, comincia in modo semplice e diretto. In primo piano, sulla sinistra, vediamo Giuseppe, che in Egitto
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come la storia, poiché talvolta è necessario che il pittore congiunga insieme accadimenti diversi («Il n’est pas dans la peinture comme dans l
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, con la storia dell’arte. Un grande storico e filologo, Carlo Dionisotti, autore di Geografia e storia della letteratura italiana (1967) uno dei saggi
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la tendenza, che comincia a farsi strada a partire dal Quattrocento, a considerare la cosiddetta «pittura di storia» come il genere pittorico di
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nozioni di mitologia, letteratura e storia antica. Tutto ciò garantiva un apprendistato che andava ben oltre la pratica manuale, assimilando l
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lettera a Teodoro Amayden, in cui la pittura di storia è indicata come il genere artistico di maggior pregio, seguito dalla ritrattistica, dalla
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ripercorrere, sia pure in estrema sintesi, la storia di questo tipo iconografico della donna seduta, in posizione meditativa con una mano che sorregge Fig
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Nel prosieguo del suo discorso sulla «pittura di storia» Alberti esemplifica ciò che intende a proposito dell’articolazione dei membri in un istoria
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’arte di rappresentare visivamente una «istoria» e l’arte di comporre un’orazione in prosa, adattando alla «pittura di storia» la terminologia in uso
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Lodasi una storia in Roma nella quale Meleagro morto, portato, aggrava quelli che portano il peso, e in sé pare in ogni suo membro ben morto: ogni
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La rappresentazione della storia di Meleagro, articolata nelle diverse e drammatiche scene del suo mito (Meleagro caccia e uccide il cinghiale
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La storia della figura allegorica della Malinconia, con le sue curiose vicissitudini e metamorfosi, così come quella delineata dalla «ripetizione
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È necessario, inoltre, tener presente che l’opera d’arte è una testimonianza molto peculiare, con una sua storia e una sua vita, spesso assai lunga e
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’assegnazione di un premio nella categoria dei quadri di storia, prende spunto proprio dalla sineddoche visiva del dipinto di Poussin, ma, per così dire
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La storia dell’arte fa un largo uso di definizioni concettuali per classificare linguaggi figurativi e tendenze artistiche di lungo periodo: Romanico
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ragionamento tortuoso, capzioso e poco convincente, o anche soltanto eccessivo, sovrabbondante, pletorico. Ma di fatto, nell’ambito della storia dell’arte
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comodo che sono però utili per far ordine nel gremito e variegato panorama della storia dell’arte. Non vanno dunque scambiate per entità concrete, né
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