La storia dell'arte
agguerritissimi studiosi, sembrano esser rimasti inaccessibili e conservare gelosamente il proprio segreto. Più spesso, invece, il soggetto è palese e
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Come accade spesso nella cultura figurativa del Gotico cortese, nel Ciclo dei Mesi il gusto per l’eleganza sofisticata e per un mondo da favola s
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presenziano alla scena sacra come fossero testimoni diretti dell’evento. Il fatto più insolito, però, non è questo tipo di presenza spesso, anche nei
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Maria del Carmine, Cappella Brancacci. non si spinge oltre i primissimi decenni del Quattrocento. Spesso le griglie della storia dell’arte non
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contratti che spesso prescrivevano in modo assai puntiglioso qualità dei colori, numero dei personaggi da inserire nella composizione e a volte persino l
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profondità la fortuna (o la sfortuna) critica, cioè analizzarne l’apprezzamento, spesso altalenante, che hanno suscitato nel corso dei secoli: il
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obbediva a criteri puramente empirici che, pur essendo spesso molto efficaci, non erano privi di smagliature e incoerenze ottiche.
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tratta della formula della cosiddetta Dedicatio codicis, che Melozzo ha adottato, piegandola però ad altri scopi. Spesso nei frontespizi dei codici
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egli nutriva per le sue doti artistiche. Non a caso, quest’episodio è stato spesso rappresentato in pittura, specie nel corso del Rinascimento e in età
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motivo, questo, che ricorre spesso nelle rappresentazioni di eventi drammatici o miracolosi, allo scopo di porre l’accento sul diverso livello di
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godibilità dell’immagine, tanto che si rende spesso necessario apportare correttivi a tale applicazione rigida. Ciò ha spesso determinato deroghe più o
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» traspare da una serie di aneddoti, spesso del tutto fantasiosi, ma che risultano ugualmente, a saperli leggere in controluce, molto istruttivi
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, ma più spesso artigiani di buon livello, che traducevano in questa tecnica disegni e invenzioni altrui. La tarsia lignea consiste nell’accostare ad
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L’aneddoto si conclude, come spesso in Vasari, con un finale ridanciano: il pittore dichiara al duca che, alla lunga, non riuscendo ad immaginare di
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In generale, l’architettura effimera presenta caratteri più sperimentali ed eccentrici di quella permanente. Spesso la realizzazione di scenografie
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Vasari è stato spesso un ottimo architetto, ma in questo caso ha realizzato un vero capolavoro, che realizza una mirabile sintesi tra tre diversi
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considerata «divina» in quanto caratterizzata da una straordinaria armonia di carattere matematico, tanto che Piero la utilizza spesso nelle sue
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datazioni accertate di ciascuna opera. In assenza di cronologie accreditate da prove dirette, poiché lo stile degli artisti è spesso influenzato da
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problema che spesso viene, a torto, trascurato: e cioè che un artista può scegliere di variare il proprio stile in modo anche vistoso e sorprendente, a
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conoscitore quando getta lo sguardo su un’opera avvolta nell’anonimato o erroneamente attribuita, consentendogli spesso di esimersi dall’effettuare lunghi e
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caso spesso sono state messe a tacere solo dopo un ritrovamento documentario, che ha conferito il suo definitivo suggello ad una delle ipotesi in campo.
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adoperati, come spesso avveniva, anche modelli di carta, ovvero sagome utilizzabili a più riprese (i cosiddetti «patroni») che venivano appoggiate
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: la questione della firma. Nonostante la condizione «banausica» in cui si tendeva a relegarli, gli artisti greci spesso firmavano le proprie opere. Ne
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progetto, ma non era di norma l’esecutore materiale dell’opera, mansione spettante ai soprintendenti esecutivi che spesso erano scalpellini, maestri della
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. 16), la leggenda della figlia di Butade (spesso erroneamente denominata Dibutade) è, ovviamente, una ricostruzione arbitraria e poetica dell’origine
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Le prime pitture conosciute risalgono al Paleolitico Superiore e le troviamo spesso in grotte, dove il fuoco che proietta le ombre sulle pareti può
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quale era stata appositamente concepita. Le architetture restano (quasi sempre) nel luogo in cui nascono, e spesso sono realizzate con materiale
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naturale, e spesso è stata concepita in modo che lo spettatore possa girarle attorno, godendo di una molteplicità di visuali. La riproduzione ne falsa
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Spesso i tipi iconografici si arricchiscono di nuovi e diversi significati, modificandosi e contaminandosi l’uno con l’altro, ed è importante saper
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Odescalchi a Roma. Sulla base delle velenose e spesso false affermazioni di Giovanni Baglione che aveva più di un motivo per detestare il Caravaggio, che gli
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della realtà che lo circonda, ma anche e spesso soprattutto dalla sua memoria visiva, in cui ha immagazzinato, consciamente o inconsciamente
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È necessario, inoltre, tener presente che l’opera d’arte è una testimonianza molto peculiare, con una sua storia e una sua vita, spesso assai lunga e
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E interessante notare come gran parte di queste categorie storico-critiche nascano a posteriori e siano spesso il frutto di una reazione ostile alle
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Si badi bene, però: spesso si rischia di considerare queste categorie stilistiche come onnicomprensive delle tendenze di tutta un’epoca storica, ma
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. Gli artisti cominciarono a firmare sempre più spesso le proprie opere, a competere tra loro e ad ispirarsi, ma anche a rivaleggiare, con l’arte del
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tradizione sia iconografica che stilistica, il riflesso della cultura dell’epoca in cui è stata prodotta. Per comprenderne i significati è spesso
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pietrificate. Quanto ai doccioni, che incanalano e scaricano l’acqua piovana all’esterno dell’edificio, essi prendono spesso forma di mostruosi animali
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, presentando in basso bozze ostentatamente sporgenti spesso lasciate volutamente grezze che vanno poi progressivamente appiattendosi nei piani superiori. Nel
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spesso dalla mitologia classica o dai poemi cavallereschi e dai romanzi d’amore cari alla cultura cortese. Un altro potente veicolo di diffusione
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