La storia dell'arte
Il ciclo deriva da un modulo iconografico che ha una lunga tradizione e prevede che ciascun mese sia contraddistinto dal segno zodiacale, dalle
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pertanto in sé sia la leggenda del crollo del Tempio della Pace che quella della fragilità del potere dell’impero romano, delle cui folgoranti glorie
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sembra ispirato, sia pur liberamente, all’Arco di Costantino.
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Gentile: questi, infatti, solo con il suo successivo soggiorno a Roma sarebbe entrato in diretto contatto con l’arte classica, mostrandosene, sia pur
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Bambino (fig. 90). Si tratta di un’opera eseguita da Masolino, che a questa data mostra di non aver ancora recepito le novità masaccesche. Sia la
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divergenza sulle parti da assegnare, rispettivamente, all’uno e all’altro. Che il gruppo della Madonna con il Bambino sia stato concepito ed eseguito da
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certo senso, di una vita autonoma, svincolata sia dal loro autore sia dall’epoca in cui nascono. Ce le ritroviamo di fronte tutti i giorni, nelle
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sopravvissuto un numero di esempi infinitamente minore di quanto non sia avvenuto per quella romana, i cui casi più noti sono quelli sopravvissuti nelle
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Fredi (fig. 112). Ma è illuminante il fatto che egli non si sia neppure lontanamente sognato di lasciarsi contaminare dalle cadenze stilistiche del
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della Caduta dei Giganti in Palazzo Te a Mantova. La particolarità di questa decorazione è che essa occupa interamente sia le pareti che la volta di una
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di personaggi mitologici e di personificazioni allegoriche eternamente sorridenti, estasiate e svolazzanti. Chiunque sia entrato in un palazzo o in una
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cosiddetto Spinano, attualmente conservato nei Musei Capitolini. Dunque, sia Ghiberti che Brunelleschi attingono spunti dall’arte classica, ma mentre
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specialità consisteva nel rappresentare monumenti, piazze, panorami cittadini e vedute paesaggistiche, sia reali che immaginarie. Il vedutismo prospettico
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ricerche spaziali e cartografiche del Quattrocento toscano (e, in forme diverse, della contemporanea civiltà fiamminga, anch’essa altrettanto dinamica, sia
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risultati prospettici abbia raggiunto questa tecnica di rappresentazione dello spazio, che fu messa a punto da Donatello e si diffuse largamente, sia
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Ignoriamo se l’aneddoto sia vero, ma è sicuramente verosimile. Ad ogni modo ciò che è interessante nell’affermazione di Donatello (o, più
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un tono fiabesco e irreale. Credo che gran parte di questa sorta di irrealismo magico sia determinato proprio dall’«ossessione» prospettica di Paolo
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sia i testi che le forme di rappresentazione scenica. Com’è noto, nel mondo classico il pubblico sedeva sulle gradinate di una cavea semicircolare
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di città appare assai più profonda di quanto non sia in realtà, grazie all’artificio prospettico di Fig. 151. Andrea Palladio, Teatro Olimpico, 1580
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le quinte di una veduta prospettica. Nell’incisione illustrativa (fig. 155) vediamo sia la pianta che uno spaccato del teatro. Al centro della Fig
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triangolare, che consentivano l’alternarsi delle scene. Benché sia tuttora assai poco chiaro quale fosse il ruolo e il funzionamento di queste scenografie
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firma induce a far scartare l’ipotesi che sia stato uno scomparto di predella. Possibile, infatti, che sia sopravvissuto solo uno scomparto e per di
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si tengano rigorosamente al di fuori del Pretorio (per non contaminarsi: cfr. Giovanni, 18, 28), sia del perché siano così poco interessati al dramma
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finora non fosse stato fatto quale sia la sua più vera natura. Non si tratta, io credo, di un quadro-sciarada, che veicola un qualche messaggio
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, in quanto mette in luce sia i pregi che i limiti di tale approccio metodologico, presentando un enigma particolarmente intrigante e complicato, in cui
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una conclusione sicura in proposito, sia perché proprio la figura del Cristo è quella che ha subito maggiori danni e conseguenti restauri nel corso dei
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della Cappella, sia stato utilizzato da Angelico o da uno dei suoi collaboratori come una sorta di laboratorio sperimentale in cui mettersi alla prova
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affreschi benozzeschi. Toscano è consapevole di quanto sia ardua tale ipotesi come mai un autore di questa levatura compare solo in poche figure di
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bottega, un foglio sia disegnato su un lato da un artista e sull’altro da un suo compagno di lavoro. Ma è mai possibile che questa singolare circostanza si
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accomuna i tre disegni. I tre fogli, infatti, sono disegnati sia sul recto che sul verso. Dietro il «chierico» sono disegnate a penna e bistro, ma su
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angosciato al Padre se sia possibile evitare l’amaro calice che lo aspetta (tav. 7c). In alto, a destra, è parzialmente rappresentato anche un messo
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»). Poco prima di morire, sia Mosè che Cristo confermano ai propri seguaci le verità rivelate, ribadendo, rispettivamente, gli articoli della fede
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sia, anche lui comincia a riflettere sul fatto che esistono soggetti più vantaggiosi per la poesia ed altri più vantaggiosi per le arti visive.
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parte aggirare l’ostacolo, scegliendo di rappresentare il «momento pregnante» di un racconto, ovvero un momento che sia capace di «usurpare una durata
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l’Aiace di Timomaco (tav. 17a), ed è facile constatare come David si sia platealmente ispirato a quella gemma per impostare la figura del suo Leonida
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fuoco ogni sia pur minimo dettaglio.
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troviamo perfino su alcune statue di età arcaica e in parecchi vasi, in cui a volte compare sia la firma di chi li ha modellati sia quella di chi ne
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ripercorrere, sia pure in estrema sintesi, la storia di questo tipo iconografico della donna seduta, in posizione meditativa con una mano che sorregge Fig
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La letteratura è fatta di parole e queste non perdono nulla delle proprie qualità essenziali, qualunque sia il libro in cui le si trovi riprodotte
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cose terrene, si sia insinuato nel tipo iconografico della Maddalena o del san Girolamo in meditazione, colorandosi di sfumature ascetiche e
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collocazione dei due quadri e dalla visuale cui è di fatto costretto il visitatore della Cappella, anche nel caso che gli sia concesso di entrarvi e di
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, benché sia probabile che conoscesse sia il Trasporto raffaellesco che il rilievo antico.
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. È superfluo sottolineare quanto tutto ciò sia in contrasto con le condizioni visuali e la sensibilità percettiva delle epoche passate.
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realizzare edifici ispirati all’Antico sia nelle dimensioni colossali che nello sfarzo decorativo, in modo da rendere manifesta la rinascita dell
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carattere dispregiativo. Esso deriva dal termine barrucco, che in spagnolo antico stava a designare sia quelle perle «mostruose» che, non avendo la canonica
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divenuto impossibile sia usare che abbandonare». In pieno accordo con lui, io ritengo che, a dispetto della loro genericità e del loro essere troppo
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direttamente alla scultura classica. Inoltre, sia i Pisano ed Arnolfo di Cambio che Giotto aggiornarono il loro linguaggio figurativo, già rigenerato dal
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scaricando la tensione verso il basso, all’equilibrio dinamico di quello gotico, caratterizzato sia da spinte verticali che da spinte laterali contrastanti
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tradizione sia iconografica che stilistica, il riflesso della cultura dell’epoca in cui è stata prodotta. Per comprenderne i significati è spesso
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Il Gotico internazionale moltiplicherà le guglie, i pinnacoli e gli ornati sia all’esterno che all’interno, in una proliferante e fiammeggiante
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