Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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La storia dell'arte

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Pinelli, Antonio 42 occorrenze

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, rivolgendosi in modo più diretto e colloquiale al pubblico, mentre il linguaggio della pala è sempre più aulico e compassato, più ufficiale ed

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fisicità che Masaccio conferisce sempre alle sue figure. La Vergine siede su un cuscino, ma questa sua posa manca di una sua fisica concretezza: è

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linguaggi figurativi ed ha anche il pregio di ribadire che non sempre la cronologia si adatta agli schematismi manualistici in base ai quali il Gotico

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succedersi nel tempo di valutazioni a volte sorprendentemente discordanti, ma sempre spiegabili, sempre in relazione con il variare dei gusti, delle

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prospettico della pittura italiana. Un illusionismo che, fin dall’antichità classica, ha sempre fatto perno sull’attiva complicità dello spettatore

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, organizzate in corporazioni. A partire dal XV secolo ma a ben vedere le prime avvisaglie sono già presenti in Giotto gli artisti svilupparono una sempre

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vertiginose visioni celesti che irrompono dall'alto delle cupole e delle volte barocche e post-barocche, dando vita a finzioni spettacolari sempre

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tema è sempre stato identificato come una prefigurazione del sacrificio sulla croce di Cristo, figlio di Dio. In altri termini, per la teologia cristiana

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Sempre attraverso il trattato di Dürer veniamo a conoscenza di un altro dispositivo usato per delineare rappresentazioni prospettiche con assoluta

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Torniamo ora indietro di un paio di secoli. Sempre a proposito di strumenti di percezione e di resa del visibile, ecco un disegno di Leonardo che ci

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sorta di sfocatura dell’immagine, che appare sempre più evanescente mano a mano che tale distanza (virtuale) cresce e, con essa, cresce la «grossezza dell

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Paulo dunque andò [...] dietro sempre alle cose dell’arte più difficili, tanto che ridusse a perfezzione il modo di tirare le prospettive dalle

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momenti diversi di una battaglia che si svolse nella piana dell’Arno, nel 1432, e che vide prevalere l’esercito fiorentino su quello senese. Si è sempre

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Gli intermezzi avevano quasi sempre una funzione allegorica a sfondo encomiastico, con allusioni alle virtù e ai meriti del principe nella cui reggia

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primaverili a paesaggi estivi o invernali, con un gusto sempre più pronunciato per la sorpresa, tanto che questo tipo di spettacolo, il cui scopo principale

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che sembravano invadere e minacciare lo spazio riservato al pubblico. A quell’epoca, ormai, vi erano parecchi edifici teatrali, ma quasi sempre si

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forme e della gamma cromatica, un approccio che Roberto Longhi ha definito «sintesi prospettica di forma e colore». Il colore, in Piero, è sempre

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, ma la sua mappa, sempre rivedibile, sempre aggiornabile ed estendibile, ha come punti fermi le opere certe dei diversi autori ed anche le principali

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documentarie inoppugnabili, possono sempre essere confutati e messi in discussione, generando a volte dispute sterili ed inconcludenti, che non a

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, compiendo con essa quello che è ritenuto da sempre il suo massimo capolavoro. Oltre alle sei rimanenti vele della volta, infatti, egli dipinse sulle

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contorno e solo ad Orvieto e a Montefalco, per poi sparire per sempre? ma si limita a concludere il suo saggio con questa frase: «L’apparire qua e là, nelle

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in semiprofilo», sono disegnate, sempre su carta lasciata bianca, quattro figure di santi seduti e panneggiati (tav. 6d), anch’essi facenti parte del

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, ovviamente, richiede allo spettatore un certo sforzo di decifrazione, anche perché la sintesi compiuta può comportare lacune narrative non sempre

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gli ha consegnato sul Monte Sinai. Restando sempre sul primo piano del dipinto, ma spostando il nostro sguardo sul lato opposto (tav. 9e), troviamo l

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figurativo, definirà non a caso i quadri del Caravaggio «historie senza attione». Una definizione che non sempre è stata bene intesa dalla storiografia

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preindustriale, scadeva al rango di attività produttiva sempre più marginale, di cui si poteva addirittura immaginare una possibile, futura estinzione. L’arte

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del creatore artistico. E se ne troviamo, non a caso si tratta quasi sempre di firme di artisti greci o appartenenti al mondo ellenizzato. L’unico

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contenuti tipici delle Arti liberali all’interno dell’operatività del pittore e dello scultore. Anche lo studio sempre più approfondito dell’anatomia

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bloccare per sempre, sul muro o su un altro supporto, ciò che per sua natura è transitorio, mutevole, mortale e caduco, è certamente una caratteristica

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quale era stata appositamente concepita. Le architetture restano (quasi sempre) nel luogo in cui nascono, e spesso sono realizzate con materiale

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diapositive o le immagini scansionate che possiamo ormai ottenere con un semplice click, facendo ricorso ai sempre più forniti database di Internet, e

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tende sempre a caricarsi di una forte componente espressiva, e quella italiana, che affonda le sue radici nell’antichità classica e tende perciò ad

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Naturalmente non sempre le opere d’arte sono rimaste, come in questo caso, nei luoghi per i quali sono state concepite, ma se uno storico dell’arte

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delicato, più accuratamente «scientifico», è un fattore di cambiamento sostanzialmente irreversibile, e l’opera rischia sempre di riflettere qualcosa

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monumentali (cm 441 x 341). In altri termini, sempre per riferirsi alle modalità della retorica, opera una sineddoche di una sineddoche, potenziandone l

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si affacciano su mari in cui regna per sempre calma piatta, luoghi sereni popolati da figure nude o panneggiate, le cui pose studiatissime declinano

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una propria legittimità e utilità storico-critica sempre che si abbia ben chiaro la loro natura di astrazioni concettuali ad uso classificatorio.

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Limitiamoci pertanto a ribadire come ciascuna grande «etichetta» rischia sempre di essere troppo generica se non si procede ad ulteriori suddivisioni

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di primissimo piano perfettamente «etichettabili» come rococò, che operano quando già sta decollando e conquistando sempre più favore il Neoclassicismo

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La pittura bizantina, com’è noto, discende dai modelli dell’arte classica, che però, col tempo, si erano andati riducendo a formule sempre più

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. Gli artisti cominciarono a firmare sempre più spesso le proprie opere, a competere tra loro e ad ispirarsi, ma anche a rivaleggiare, con l’arte del

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. La cattedrale gotica veniva sempre concepita come una struttura di imponenti dimensioni, che doveva dominare l’ambiente circostante. Ancora oggi, in

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