La storia dell'arte
attività che popolano ogni singola scena, così come cambiano, più o meno vistosamente, le condizioni meteorologiche e quelle relative alla vita
Pagina 104
La storia dell'arte
sua stessa passione per la cura dei particolari narrativi di una scena.
Pagina 107
La storia dell'arte
, però, fa parte di un ciclo affrescato in una chiesa di Sanseverino Marche, paese natale dei Salimbeni. Si tratta di un particolare di una scena sacra
Pagina 108
La storia dell'arte
, infatti, la scena raffigurata non è suddivisa in tre scomparti distinti, ma si articola in uno spazio unitario, la cui antica tripartizione sopravvive
Pagina 110
La storia dell'arte
, ma ad una spazialità di tipo empirico. Al centro, in primo piano, il giovane Re Mago biondo svolge la funzione di spartire la scena sacra, con la
Pagina 112
La storia dell'arte
ciascun corpo proietta sul terreno, individuando i diversi piani di profondità determinati dalla disposizione di ciascun gruppo sulla scena. Siamo agli
Pagina 116
La storia dell'arte
Lippi). La scena più famosa della Cappella è quella in cui Masaccio ha rappresentato II tributo (fig. 92). L’episodio centrale costituisce una delle
Pagina 121
La storia dell'arte
Nel battesimo dei neofiti (fig. 94), scena dipinta quasi interamente da Masaccio, è rappresentato san Pietro che battezza i nuovi convertiti al
Pagina 123
La storia dell'arte
profondità spaziale. La scena che Masaccio è stato incaricato di dipingere comporta, ovviamente, un tono altamente drammatico, diversamente da quella
Pagina 126
La storia dell'arte
loro ideazione e la direzione dei lavori esecutivi. Questa scena rappresenta San Francesco che realizza il primo presepio a Greccio (fig. 106): in essa
Pagina 136
La storia dell'arte
spaziale, della tavola di Ambrogio. Si tratta di un trittico, ma che rappresenta una scena unitaria. Sfruttando la tripartizione scandita dalle
Pagina 143
La storia dell'arte
tavola con la Natività della Vergine (fig. Ili), ambientando la scena in un sofisticato dispositivo spaziale prelevato di peso da un perduto affresco
Pagina 144
La storia dell'arte
delle chiavi (fig. 113), capolavoro eseguito da Pietro Perugino verso il 1480, sulla parete destra della Cappella Sistina in Vaticano. La scena
Pagina 146
La storia dell'arte
Siamo dunque di fronte ad una scena in cui l’organizzazione prospettica dello spazio è utilizzata non solo in funzione compositiva, per rene eie
Pagina 147
La storia dell'arte
tanto meno il Platina, che è invece l’unico dei personaggi in scena ad avere la bocca socchiusa dettaglio tutt’altro che trascurabile e punta l’indice
Pagina 148
La storia dell'arte
scena affrescata e più imponenti i personaggi che la abitano: è il cosiddetto «scorcio di sottinsù», ovvero la rappresentazione di una scena come se
Pagina 150
La storia dell'arte
Mantegna, che non erano certamente abituati a questa messa in scena così radicale della salma di Cristo, impietosamente scorciato perché preso da un punto di
Pagina 151
La storia dell'arte
sommerge (fig. 120). Ma la finzione messa in scena da Giulio Romano implica che anche il visitatore abbia la sensazione di vedersi crollare addosso la
Pagina 156
La storia dell'arte
(Brunelleschi era nato nel 1377, Ghiberti un anno dopo), entrambi erano destinati a sostenere un ruolo di primissimo piano sulla scena artistica
Pagina 166
La storia dell'arte
, dimostra maggiore abilità nell’organizzare la scena in modo chiaro ed accattivante, alternando parti più lisce e levigate, su cui la luce scorre e risplende
Pagina 167
La storia dell'arte
gli oggetti in primo piano sono quasi a tutto tondo; mano a mano che la scena digrada verso piani visivi che simulano una maggiore distanza dall
Pagina 182
La storia dell'arte
che come scena in cui si svolge la narrazione di un evento miracoloso: la prospettiva racconta se stessa attraverso questo gioco di linee di fuga, di
Pagina 184
La storia dell'arte
e la testa di un negro. Paolo Uccello ha costruito questa scena, in cui le piccole figure della donna e del mercante sono quasi ridotte ad elementi
Pagina 184
La storia dell'arte
ardesia, rossastre, bianche o giallastre non perché l’artista intenda conferire alla scena un tono fiabesco, ma per differenziare bene un corpo dall
Pagina 189
La storia dell'arte
delle scene a seconda del genere di spettacolo rappresentato: scena tragica (edifici nobili e regali), scena comica (edifici privati comuni) e
Pagina 192
La storia dell'arte
di fabbrica, le cosiddette versurae. Il genere considerato più nobile dalla civiltà classica era la tragedia, che metteva in scena vicende drammatiche
Pagina 192
La storia dell'arte
attribuito al senese Baldassarre Peruzzi (fig. 152), che fu molto attivo in tale Fig. 152. Baldassarre Peruzzi (?), Scena prospettiva con edifici
Pagina 195
La storia dell'arte
dalla contemporanea pratica prospettica, abbia interpretato la scenae frons in maniera del tutto impropria. Nel teatro antico, infatti, la scena a
Pagina 195
La storia dell'arte
scena tragica, comica e satirica con altrettante incisioni (figg. 153-154). Inoltre ci mostra anche il modello di un teatro moderno, chiaramente
Pagina 196
La storia dell'arte
allo spettatore, passando, ad esempio, dalla veduta di una città ad un paesaggio campestre, da una scena marina ad una montana, da atmosfere
Pagina 197
La storia dell'arte
La scenotecnica cinquecentesca finge ogni sorta di fenomeno naturale. Rompendo la staticità della scena fissa, la mutazione a vista delle scene
Pagina 199
La storia dell'arte
, il Fig. 159. Baldassarre Lanci, Scena prospettica con edifici fiorentini, 1569, Firenze, Galleria degli Uffizi, Gabinetto dei Disegni e delle Stampe
Pagina 200
La storia dell'arte
rivelare l’architettura della scena, mettendo in evidenza certi particolari e lasciandone in ombra altri, mentre il pavimento tassellato accentua l
Pagina 205
La storia dell'arte
formulata da Charles Hope e Paul Taylor, che interpretano la scena in primo piano come il Rilascio di Barabba. Secondo tale interpretazione, il personaggio a
Pagina 206
La storia dell'arte
della storia con il «filo d’Arianna» costituito dalla riconoscibilità dei protagonisti che si presentano più di una volta sulla scena, dove appaiono
Pagina 229
La storia dell'arte
tiro di pietra» per pregare da solo. Duccio rappresenta al centro della scena Gesù che parla con Pietro, Giacomo e Giovanni (tav. 7b), mentre sulla
Pagina 229
La storia dell'arte
spaziale che è propria dell'immagine: se vediamo un personaggio che compare due o anche più volte in una stessa scena, esso deve essere rappresentato in
Pagina 230
La storia dell'arte
’Angelico, l'Annunciazione del Museo Diocesano di Cortona (tav. 7e). La scena ci mostra l’arcangelo Gabriele che porta il suo annuncio divino alla Vergine
Pagina 231
La storia dell'arte
una scena e l’altra non solo attraverso la dislocazione spaziale e un’accorta distanziazione prospettica, ma anche usando i gesti e gli sguardi dei
Pagina 231
La storia dell'arte
sopra ogni scena sottolineano i significati teologici di tale confronto, che si svolge nel segno della tradizionale concordantia tra Vecchio e Nuovo
Pagina 232
La storia dell'arte
Ma vediamo come Luca Signorelli e Bartolomeo della Gatta hanno organizzato il racconto per immagini della scena mosaica (tav. 9a). In un paesaggio
Pagina 233
La storia dell'arte
parallelismo con quelli della scena mosaica che è di fronte. Egli ha disposto in modo che la fastosa sala ottagonale in cui ha ambientato l'Ultima Cena si apra
Pagina 233
La storia dell'arte
ultimo episodio occupa gran parte della zona a destra e in alto della scena, dispiegandosi lungo la scala curva e nella camera da letto circolare
Pagina 235
La storia dell'arte
mostrarci una sequenza di azioni correlate in cui compare il medesimo protagonista. Una finalità che definirei di carattere espressivo. La scena
Pagina 236
La storia dell'arte
battaglia. Io invece voglio conferire a questa scena un che di più grave, di più meditato, di più religioso [...]. Voi l’avete fatto animato e deciso a
Pagina 240
La storia dell'arte
Tutto ciò non poteva dunque non provocare una profonda crisi nel mondo dell’arte, che reagì all’entrata in scena della fotografia in due modi opposti
Pagina 25
La storia dell'arte
essere tra i più integri che ci siano pervenuti con questa scena, poiché quel che conta è che la descrizione fornita dall’Alberti corrisponda
Pagina 50
La storia dell'arte
riferisco Fig. 39. Nicolas Poussin, L'inverno o Il diluvio, 1660-64, Parigi, Musée du Louvre. Fig. 40. Anne-Louis Girodet-Trioson, Scena di diluvio, 1806
Pagina 59
La storia dell'arte
fossero grida l’uniforme e sordo grigiore della scena segnalando i guizzi di vita non ancora spenti, in Girodet è appesa ad un ramo che appare
Pagina 61
La storia dell'arte
una scena che, per la sua impressionante miseria, incita alla rivolta. Immaginiamo invece l’epoca sognata della felicità e del benessere e
Pagina 63