La storia dell'arte
I Salimbeni hanno lasciato il loro capolavoro ad Urbino, sulle pareti dell’Oratorio di San Giovanni Battista. Il dettaglio figurativo qui riportato
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San Giovanni in Laterano. Quando il pittore morì a Roma, nel 1427, gli succedette nell’impresa proprio Pisanello, che completò il ciclo lateranense, di
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ca., Siena, chiesa di San Domenico. imperatore dei Romani, Costantino favorì apertamente i cristiani, emanando un anno dopo l’editto di Milano, che
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a quell’epoca. Ne troviamo un’eco anche nelle descrizioni medievali e quattrocentesche dei cortei festivi fiorentini in onore di San Giovanni Fig. 87
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Tommaso di ser Giovanni detto Masaccio nacque a San Giovanni Valdarno nel 1401 e morì a Roma a soli ventisette anni, nel maggio 1428. Il suo è uno
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di San Giovenale del ’22, e non c’è dubbio che le due Madonne abbiano una comune ascendenza, ma quella degli Uffizi è caratterizzata da un linguaggio
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Nel battesimo dei neofiti (fig. 94), scena dipinta quasi interamente da Masaccio, è rappresentato san Pietro che battezza i nuovi convertiti al
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Arcivescovile, volta a mosaico. Fig. 105. L'imperatrice Teodora e il suo seguito, 522-547 ca., mosaico, Ravenna, Basilica di San Vitale, parete sud-est
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Il ciclo affrescato con le Storie di San Francesco nella Basilica superiore di San Francesco ad Assisi è uno dei momenti cruciali di questa storia
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sua moglie Teodora, che si fronteggiano sulle pareti dell’abside della Basilica di San Vitale (fig. 105). Le figure, rigide e allungate, perdono di
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, San Francesco, Basilica superiore. in modo illusorio, l’interno dell’edificio. Si tratta di uno spazio architettonico completamente privo di figure
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nella celebre Camera pietà o Camera degli Sposi, che egli affrescò nel Castello di San Giorgio a Mantova (1465-74), rappresentando sulle pareti
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Fig. 115. Andrea Mantegna, Camera degli Sposi, oculo del soffitto, 1474 ca., Mantova, Castello di San Giorgio. profondità. L’impatto di questo corpo
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presso San Satiro a Milano (fig. 117). Bramante nacque presso Urbino e si formò pertanto in un’area profondamente influenzata da quel grande teorico
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Brera. Fig. 117. Donato Bramante, Coro di Santa Maria presso San Satiro, 1482-86, Milano. Fig. 118. Francesco Borromini, Galleria prospettica, 1652
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dipingeva prima la cupola della chiesa di San Giovanni Evangelista (fig. 121 ) e poi quella del Duomo (fig. 122), aprendo un filone illusionistico destinato
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, architetto e storiografo dell’arte Giorgio Vasari, seguì, qualche decennio più tardi, l’istituzione a Roma dell’Accademia di San Luca su iniziativa del
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Battistero di San Giovanni. Ricostruzione. Fig. 133. Filippo Brunelleschi, Tavoletta prospettiva con il Battistero di San Giovanni, ricostruzione, tempera
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Nel bassorilievo posto sul basamento della statua del San Giorgio, dov’è rappresentato il Combattimento di San Giorgio con il drago per liberare la
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mercante ebreo un’ostia consacrata. Questi la profanò, mettendola Fig. 142. Donatello, San Giorgio e il drago, dalla base del San Giorgio in una nicchia
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Le opere più famose di Paolo Uccello sono le tre tavole dipinte con scene della battaglia di San Romano. Commissionate a Paolo da un Bartolini
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. 150. Paolo Uccello, Battaglia di San Romano, Il disarcionamento di Bernardino della Ciarda, 1456 ca., Firenze, Galleria degli Uffizi. ragione tali
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delle porte della scenae frons. Proprio come il coro bramantesco di Santa Maria presso San Satiro o la Galleria prospettica del Borromini, questa veduta
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coro della chiesa di San Francesco ad Arezzo intorno alla metà del secolo. Piero non si limitò ad esercitare la pittura, ma fu anche matematico e
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dei due protomartiri santo Stefano e san Lorenzo, che sono tuttora visibili e, complessivamente, ben conservate. Ad Orvieto, città appartenente ai
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alla decorazione della Cappella di San Brizio esclusivamente nei mesi che vanno da giugno a settembre. L’abilità mostrata dal pittore nel
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La Cappella di San Brizio è coperta da una volta a crociera in due campate (figg. 167-168). Nel giugno del 1447 l’équipe dell’Angelico cominciò la
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. 167. Orvieto, Duomo, interno della Cappella di San Brizio. Fig. 168. Orvieto, Duomo, volta della Cappella di San Brizio. proprio stile esecutivo da
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questa derivazione delle fasce ornamentali delle vele della Cappella di San Brizio dalle porte ghibertiane. Il primo è di carattere iconografico
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perizia ritrattistica negli esagoni della Cappella di San Brizio.
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a Benozzo Gozzoli, che si tenne, a cura di Giovanna Capitelli e Bruno Toscano, a Montefalco, in Umbria, nella chiesa-museo di San Francesco, dove si
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Nella chiesa-museo di San Francesco, infatti, erano presenti, tra gli altri, tre importantissimi disegni: uno lo abbiamo già incontrato, è quello con
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causato dalla fulminea reazione della Vergine è un’inequivocabile citazione da un quadro del Caravaggio: la seconda versione del San Matteo e l’angelo
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Basilica di San Pietro in Vaticano. Nella sua lode, Biondo Flavio mette a confronto l’opera di Filarete con le antiche porte argentee della Basilica di San
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cose terrene, si sia insinuato nel tipo iconografico della Maddalena o del san Girolamo in meditazione, colorandosi di sfumature ascetiche e
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comperate, sarebbero state esposte. La Crocifissione di san Pietro e la Conversione di Saulo di Michelangelo da Caravaggio (fig. 12) sono invece state
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Pietà italiane, sia in pittura che in scultura, tra le quali anche la ben nota Pietà giovanile di Michelangelo che si conserva in una cappella di San Fig
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, ha le sue abitudini percettive e queste, bene o male, hanno Fig. 1. Michelangelo da Caravaggio, La crocifissione di san Pietro, 1600-01, Roma
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di San Pietro, la cui prima pietra era stata posata da Bramante e da Giulio II nell’aprile del 1506. Nel comunicare per lettera ad un parente la
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da quel genio del Barocco romano nel glorioso teatro architettonico della Basilica di San Pietro in Vaticano: il Baldacchino bronzeo (fig. 48), che
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monumenti Fig. 48. Gian Lorenzo Bernini, Baldacchino, 1623-34, Città del Vaticano, Basilica di San Pietro. Fig. 49. Gian Lorenzo Bernini, Cattedra di San
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, Città del Vaticano, Basilica di San Pietro. Fig. 51. Alessandro Algardi, Monumento funebre di Leone XI, 1644-52, Città del Vaticano, Basilica di San
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di San Nilo, Cappella dei Santissimi Fondatori. Fig. 54. Guido Reni, Apollo guida il carro del Sole preceduto da Aurora, 1612-14, Roma, Casino di
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Tretjakov. Fig. 63. Cimabue, Crocifisso, 1265 ca., Arezzo, chiesa di San Domenico. Fig. 64. Cimabue, Crocifisso, 1275 ca., Firenze, Museo dell'Opera
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tardogotico, che nella sua facciata rivolta verso la piazzetta San Marco risale al pieno Quattrocento. In genere, è la parte inferiore di una costruzione a
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. Fig. 78. Ludovico Urbani (notizie dal 1460 al 1493), San Sebastiano e Santa Caterina d'Alessandria; il profeta Daniele, Matelica (Macerata), chiesa di
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