La storia dell'arte
diverse, tanto da generare un quasi indistinguibile melting pot, in cui gli accenti delle singole regioni si stemperarono in una sorta di koinè
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di San Pietro in Vaticano, eretta sopra la presunta sepoltura dell’apostolo Pietro. Venerato quasi alla stregua di un santo, Costantino ha pertanto un
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conclusione della pala nel suo margine inferiore, di norma scompartito in vari riquadri, in cui sono quasi rappresentate figure di santi o, più
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, alimentati da alcune evidenti acerbità e incertezze prospettiche, sono stati quasi completamente fugati da recenti indagini scientifiche sulla tavola, che
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, vestita con un ampio manto rosso, che tiene quasi in grembo sua figlia, la Madonna, la quale a sua volta ha in braccio il Bambin Gesù. «Anna Metterza
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Nel battesimo dei neofiti (fig. 94), scena dipinta quasi interamente da Masaccio, è rappresentato san Pietro che battezza i nuovi convertiti al
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tridimensionale. Lo spazio alle spalle dei personaggi è indefinito, ed essi stessi, invece di piantare saldamente i piedi sul terreno, sembrano quasi danzarvi sulle
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(dunque quasi mezzo secolo prima) da Piero della Francesca per la Confraternita della Misericordia della sua città natale, Borgo Sansepolcro, risulta
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dell'abside. A dispetto delle tenui ombreggiature, le figure appaiono appiattite, quasi disincarnate, anche se sopravvive qualche sporadico accenno alla
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bizantine, esse non mostrano ancora di possedere un saldo e definito ancoraggio al pavimento e i loro piedi sembrano quasi scivolare su quel terreno
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dipinto da Ambrogio Lorenzetti, quasi un secolo prima, sulla facciata dell’Ospedale senese di Santa Maria della Scala. Quasi certamente quell’artista
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della Biblioteca, fondata quasi trent’anni prima da Niccolò V, e il compito di sovrintendere alla sua ristrutturazione ed ampliamento. Con le mani
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quello di realizzare una terza porta, la cosiddetta Porta del Paradiso, e la formella presentata da Filippo Brunelleschi (fig. 130). Quasi coetanei
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costituito dal dorso dell’asino, che forma un blocco quasi compatto con le rocce che servono da piano d’appoggio ad Abramo e all’ara sacrificale. I
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viene riportata con particolare enfasi e quasi con stupore, a conferma che artisti come Zeusi, Apelle o Fidia erano considerati eccezioni, rispetto alla
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precisione: il cosiddetto «sportello» (fig. 135), che rappresenta un notevole passo in avanti verso una delineazione quasi meccanica del disegno in
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quasi inevitabilmente una serie di complicazioni compositive e di vere e proprie aberrazioni ottiche, che vanno a scapito della leggibilità e della
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gli oggetti in primo piano sono quasi a tutto tondo; mano a mano che la scena digrada verso piani visivi che simulano una maggiore distanza dall
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e la testa di un negro. Paolo Uccello ha costruito questa scena, in cui le piccole figure della donna e del mercante sono quasi ridotte ad elementi
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prospettico» rientra a pieno titolo tra i tanti disegni di cui ci parla anche Vasari, nei quali Paolo ritraeva quasi ossessivamente forme più o meno
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caso. Trovò similmente il modo di girare le crociere e gli archi delle volte [...] Per le quali considerazioni si ridusse a starsi solo e quasi salvatico
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accessorio e puramente evocativo, diversamente da quanto avvenne nel teatro rinascimentale. Nel Rinascimento, d’altronde, non ci si propose quasi mai di
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Gli intermezzi avevano quasi sempre una funzione allegorica a sfondo encomiastico, con allusioni alle virtù e ai meriti del principe nella cui reggia
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nitidissima verosimiglianza ottica ed una quasi ossessiva finitezza artigianale, come in questo dipinto di uno dei componenti della Confraternita, John
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che sembravano invadere e minacciare lo spazio riservato al pubblico. A quell’epoca, ormai, vi erano parecchi edifici teatrali, ma quasi sempre si
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politico, ma se mai di un quadro dimostrativo: la folgorante, quasi provocatoria, dimostrazione di una maestria prospettica e luministica che a quell’epoca
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ipotetica datazione, quasi si trattasse di un’intuizione divinatoria o una sentenza oracolare.
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cui non si conosce nessuna opera ad affresco, abbia imparato questa difficile tecnica, praticata quasi esclusivamente in Italia. Ma confesso che anche l
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gabelliere, che questa volta vediamo rappresentato quasi frontalmente (tav. 8e). Con una mano, dunque, il gabelliere mette in moto il racconto, e con l
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sofisticato e programmatico: quasi un intellettualistico ammiccamento ad un pubblico in grado di cogliere, in quest’allitterazione visiva, il sapore, tra
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Ma veniamo a David. Il Leonida alle Termopili (tav. 16b) è una grande tela la cui esecuzione, lenta e meditata, impegnò David per quasi quindici anni
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Il brano di Le Brun è particolarmente significativo perché in qualche modo anticipa quanto Gotthold Ephraim Lessing scriverà quasi un secolo dopo
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del creatore artistico. E se ne troviamo, non a caso si tratta quasi sempre di firme di artisti greci o appartenenti al mondo ellenizzato. L’unico
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partire dalla rigidità quasi egizia dei kouroi arcaici (fig. 13), dove un primo accenno di moto e di precisazione anatomica si sviluppa semplicemente con
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quale era stata appositamente concepita. Le architetture restano (quasi sempre) nel luogo in cui nascono, e spesso sono realizzate con materiale
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, compiuta quasi un secolo dopo dal Caravaggio in una tela per un altare della chiesa romana di Santa Maria in Vallicella (fig. 34). In questo dipinto il
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fra’ Giocondo si cimentavano con l’ardua prosa latina del De Architectura di Vitruvio, l’unico trattato di architettura sopravvissuto al quasi totale
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acciaio, permettendo di realizzare pareti quasi esclusivamente formate da specchianti superfici in vetro brunito.
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fantastici (i cosiddetti gargouille), quasi fossero presenze diaboliche che vengono espulse, a viva forza, dallo spazio sacro.
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