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La storia dell'arte

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Pinelli, Antonio 40 occorrenze

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gli avvenimenti artistici, sforzandosi di collocarli nel contesto temporale nel quale sono stati concepiti e per il quale, in via privilegiata, sono

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fiaba. Come abbiamo già detto, si trattava di un’arte improntata soprattutto ai sofisticati ideali della vita di corte, la quale, a sua volta, era

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luminosità splendente come quella dell’oro e un risalto tridimensionale quale si poteva ottenere ricorrendo alla pastiglia dovevano essere perseguiti

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grandezza. Masaccio, dunque, si è attenuto all’applicazione integrale del metodo prospettico e non ha agito come un pittore medievale, il quale avrebbe

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, vestita con un ampio manto rosso, che tiene quasi in grembo sua figlia, la Madonna, la quale a sua volta ha in braccio il Bambin Gesù. «Anna Metterza

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, di essere sopravvissute al contesto storico nel quale e per il quale furono prodotte, esse si presentano di fronte a noi al tempo stesso invitanti e

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grazie agli «aggiustamenti» empirici operati da Pietro Lorenzetti. Il quale non si è limitato a rappresentare l’interno di un’abitazione con la sua

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che scandiscono la prospettiva architettonica dell’affresco e la perfetta centralità della colonna che funge da asse visivo, verso il quale

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Nella sala più ampia del piano nobile della Farnesina, Peruzzi ha dipinto un finto portico, scandito da filari di colonne marmoree, oltre il quale si

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Battista Tiepolo, del quale ci limiteremo ad illustrare uno dei più grandiosi esempi di «sfondato»: quello che deflagra nella volta dello scalone

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’Oltralpe di impadronirsi del «segreto italiano» della prospettiva, delle proporzioni e dunque, in altri termini, della Bellezza quale era teorizzata e

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prospettiva. Tale strumento consisteva in un telaio con uno sportello girevole, sul quale era applicato un foglio da disegno. Il punto di osservazione

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semiaperta, al di là della quale si spalanca una veduta di città (fig. 149). Giocando sulla giustapposizione di legni di diversa tonalità cromatica (varietà

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, davanti alla quale si ergeva il palcoscenico dominato dalla scenae frons, un monumentale scenario in muratura che rappresentava la facciata di un palazzo

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triangolare, che consentivano l’alternarsi delle scene. Benché sia tuttora assai poco chiaro quale fosse il ruolo e il funzionamento di queste scenografie

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Ludovico il Moro che gli restavano da eseguire solo due teste: quella di Cristo, per la quale non voleva ispirarsi a modelli terreni e quindi doveva

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inquadrato da un arco, dal quale si gode una scenografica veduta angolare della piazza (fig. 163).

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La complessità del discorso prospettico di Piero emerge nel suo trattato De prospectiva pingendi, del quale vediamo una delle tante tavole

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sull’altare di una chiesa. E allora, quale poteva essere la sua destinazione?

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allusiva alla cosiddetta congiura dei Serafini (22 luglio 1444), durante la quale il duca Oddantonio da Montefeltro, fratellastro di Federico, fu assassinato

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finora non fosse stato fatto quale sia la sua più vera natura. Non si tratta, io credo, di un quadro-sciarada, che veicola un qualche messaggio

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Nel 1446, fra’ Giovanni da Fiesole si trovava a Roma al servizio di papa Niccolò V, per il quale dipingeva, tra l’altro, la cappella «parva et

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La riflessione di Lessing ebbe un enorme impatto sul piano teorico, ma poiché includeva anche una puntualizzazione su quale fosse il miglior modo di

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», verso la quale Mosè ha guidato il suo popolo in fuga dall’Egitto, ma dove egli apprende che non potrà tornare perché sarà ghermito dalla morte prima di

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Quale miglior dimostrazione della orgogliosa irriducibilità del lavoro artistico ai tempi misurabili (e alle modeste pretese economiche) del lavoro

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nella fabbricazione degli oggetti di uso comune, l’artigianato, da forma di produzione esclusiva e dominante quale era stato nella società

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. Dopo averne elogiato la prova, David affronta con il giovane la questione della scelta di quale aspetto rappresentare di un determinato soggetto.

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meccanicamente. Ed è quanto, per l’appunto, fece Canova, il quale studiò a fondo l’Apollo, come mostra un’incisione della statua (tav. 17d), in cui l’artista ha

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considerato esclusivamente come tale e non come un ritratto della propria madre, quale in effetti è sotto l’aspetto meramente contenutistico. Per chiarire

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, riflettendo al tempo stesso su quale ruolo spettasse all’artista all’interno della società.

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, ékphrasis (plurale: ekphràseis). La tradizione dell’ékphrasis risale nientemeno che ad Omero, il quale, nel XVIII libro dell'Iliade, dedica parecchi

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si vedeva re Mida con due lunghe orecchie d’asino che tendeva la mano al Livore, un uomo pallido e ripugnante, il quale, a sua volta, guardava una

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’artista. E ben nota la teoria secondo la quale gli animali selvatici dipinti nelle grotte di Lascaux e di Altamira andrebbero interpretati come

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quale era stata appositamente concepita. Le architetture restano (quasi sempre) nel luogo in cui nascono, e spesso sono realizzate con materiale

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quale egli fissava le sue osservazioni, imitando attentamente tutto ciò che vedeva, non limitandosi alla superficie delle cose, ma indagandole in

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Dico composizione essere quella ragione di dipignere, per la quale le parti si compongono nell’opera dipinta. Grandissima opera del pittore sarà l

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Lodasi una storia in Roma nella quale Meleagro morto, portato, aggrava quelli che portano il peso, e in sé pare in ogni suo membro ben morto: ogni

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e compianto sul corpo dell’eroe), è un tema molto frequente nei rilievi dei sarcofagi romani e non è facile risalire a quale specifico rilievo

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della catena fosse consapevole di tutti quelli che lo avevano preceduto e, in particolare, dell’anello di origine, cioè il sarcofago antico (il quale, con

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rappresentazione dell’immagine di Dio, e quella che affonda nell'humus della civiltà classica greco-romana, la quale ha invece dato forma e figura alle proprie

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