La storia dell'arte
Quanto alla variante iconografica con l'arco di trionfo in rovina, che godette di una certa fortuna tra fine Quattrocento e primo Cinquecento, specie
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, ma ad una spazialità di tipo empirico. Al centro, in primo piano, il giovane Re Mago biondo svolge la funzione di spartire la scena sacra, con la
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sparendo nel corso del Quattrocento e del primo Cinquecento. Uno degli ultimi artisti ad adoperarla copiosamente fu il Pinturicchio, che proprio per
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figurativo del Gotico cortese, l’altra, quella masaccesca, decisamente improntata alla grande rivoluzione culturale e figurativa del primo Rinascimento
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corpo si dispone nello spazio, diminuendo proporzionalmente in funzione della distanza dal primo piano. Rilevante è anche il fatto che due di questi
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prestissimo nel campo della pittura di maggior rango, entrando immediatamente in contatto con gli altri due grandi protagonisti del primo Rinascimento
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Veniamo ora ad un utile confronto tra due dipinti. Il primo, datato 1423, è una tavola della Kunsthalle di Brema rappresentante una Madonna con il
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Masaccio è opinione condivisa da tutti, così come si concorda nell’attribuirgli i due angeli in primo piano e l’angelo reggicortina di destra, che ha un
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tratta della cosiddetta Venus pudica che, sorpresa durante il lavacro, si copre con le mani i seni e il pube (fig. 97). Masaccio non è il primo grande
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si allontana dal primo piano, si distribuisce, allo scopo di non sfuggire alla vista, come se poggiasse lungo e pendici di due simmetriche collinette
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esita, ad esempio, a celare alla nostra vista i volti dei due fedeli in primo piano, pur di rispettare l’impostazione spaziale che ha concepito: all
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classificate in base ad una suddivisione in quattro diversi stili («primo», «secondo», «terzo» e «quarto stile»), tali pitture parietali sono tutte variamente
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loro ideazione e la direzione dei lavori esecutivi. Questa scena rappresenta San Francesco che realizza il primo presepio a Greccio (fig. 106): in essa
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cui si affacciano le bifore di un primo e di un secondo piano.
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Archeologica, Medievale, Moderna. della nascita della prospettiva rinascimentale ad opera di Brunelleschi e dei suoi compagni d’avventura del primo
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dalla caratterizzazione di tipo ritrattistico di molte figure del gruppo in primo piano. Percepiamo un’eco, lontana ma inequivocabile, del Tributo
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che tutti sanno, ebbe un ruolo di primo piano anche nel campo dell’urbanistica in qualità di sovraintendente alla ristrutturazione dell’acropoli di
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che aveva portato in primo piano, a fini di edificazione e di divulgazione delle verità della fede, l’uso delle immagini, della musica sacra e di
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Già a partire dal primo Seicento erano cominciate a svilupparsi le specializzazioni, con artisti che si dedicavano esclusivamente alla progettazione
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il primo si limita a riecheggiarne motivi la cui eleganza formale arricchisce ed impreziosisce la sintassi ancora tardogotica del suo linguaggio, ma
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gli oggetti in primo piano sono quasi a tutto tondo; mano a mano che la scena digrada verso piani visivi che simulano una maggiore distanza dall
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, con quei tre personaggi in primo piano sulla cui controversa identificazione si sono esercitati e accapigliati plotoni di storici, storici dell’arte ed
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personaggi in primo piano, ruota attorno al rapporto politico tra Occidente ed Oriente e sulla sollecitazione a restaurare a Costantinopoli l’impero cristiano
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formulata da Charles Hope e Paul Taylor, che interpretano la scena in primo piano come il Rilascio di Barabba. Secondo tale interpretazione, il personaggio a
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spiccano quella di Carlo Ginzburg e quella di Silvia Ronchey. Ginzburg sostiene che i tre personaggi in primo piano stiano discutendo sulla necessità
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non aveva assolutamente rivali. Quelle tre figure in primo piano, quella estremizzata inversione tra il soggetto principale che appare
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collaboratori, strappava per sé un compenso di ben 200 ducati annui per tre anni, mentre per il suo primo aiutante, Benozzo Gozzoli, sulle cui spalle
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questa derivazione delle fasce ornamentali delle vele della Cappella di San Brizio dalle porte ghibertiane. Il primo è di carattere iconografico
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settecentesche, ma colui che per primo impostò con grande lucidità e nettezza il problema della distinzione tra narrazione visiva e narrazione verbale fu il
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. Lontano, sullo sfondo, è rappresentato l’episodio della cacciata di Adamo ed Eva dall’Eden. In primo piano, l’annuncio e il concepimento divino
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unitario, ma molto vario e articolato, la composizione presenta un primo piano affollato da figure di grandi dimensioni, mentre sullo sfondo sono
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Procediamo per ordine. La storia, per la verità, comincia in modo semplice e diretto. In primo piano, sulla sinistra, vediamo Giuseppe, che in Egitto
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Lessing, come abbiamo già anticipato, nel suo libro intitolato Laocoonte (1766), opera per primo una netta distinzione tra pittura e poesia
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partire dalla rigidità quasi egizia dei kouroi arcaici (fig. 13), dove un primo accenno di moto e di precisazione anatomica si sviluppa semplicemente con
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del primo Quattrocento, tributa ad Antonio Averulino detto il Filarete, lo scultore ed architetto fiorentino autore di una porta bronzea della
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tramato contro il loro comune mecenate, il re d’Egitto Tolomeo IV. In un primo momento Tolomeo prestò fede alla calunnia, ma poi si convinse dell
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ignorando il primo. Lo stesso dicasi per David, che certamente derivò il tema del «braccio della morte» dalla pala di Caravaggio, opera a lui ben nota
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Il primo esempio ce lo forniscono due quadri famosi, che sono entrambi conservati al Louvre. Per la verità, essi sono separati, in quell’immenso
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Da questo primo esempio, che ci ha mostrato un caso di filiazione diretta di un quadro da un altro (anche se Girodet ha sottoposto lo spunto tratto
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(una zona d ombra in primo piano, il resto inondato di luce, sulla sinistra lo specchio scintillante dell’acqua), ma ne inverte il senso di lettura: da
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definire spregiativamente, in quanto frivole, artificiose e vanamente capricciose, le tendenze artistiche in auge nel primo Settecento cui esso
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