La storia dell'arte
chiarezza e lucidità solo attorno alla metà del XVIII secolo, perché prima, a partire dal mondo greco-romano, il problema è stato sostanzialmente rimosso
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Prima di cedere lo scettro ai canoni razionalizzanti del Rinascimento, il Gotico indugiò a crogiolarsi nella luce fiammeggiante di questo lussuoso
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nella prima metà del Quattrocento, e pur provenendo da un ambiente totalmente differente rispetto a quello del pittore boemo Venceslao, condivisero la
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Prima di arrivare a Roma, però, Gentile fu a Firenze, dove lasciò quello che oggi è certamente il suo più celebre capolavoro: la pala con l
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e colla, che crea sulla tavola dipinta un risalto sporgente. Tale impasto veniva ulteriormente lavorato prima che si solidificasse con l’applicazione
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la prima opera frutto della collaborazione tra Masolino e Masaccio. Su questo, tutti gli studiosi sono concordi, anche se c’è tra di essi qualche
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(dunque quasi mezzo secolo prima) da Piero della Francesca per la Confraternita della Misericordia della sua città natale, Borgo Sansepolcro, risulta
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giardino con alberi da frutta e popolato d’uccelli (fig. 103), dipinto sulle pareti della villa della moglie di Augusto, Livia, a Prima Porta: pitture
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spicchi, entro cui sono rappresentati i simboli dei quattro Evangelisti. Fig. 103. Decorazione pittorica del «terzo stile», dalla Villa di Livia a Prima
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dipinto da Ambrogio Lorenzetti, quasi un secolo prima, sulla facciata dell’Ospedale senese di Santa Maria della Scala. Quasi certamente quell’artista
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della Biblioteca, fondata quasi trent’anni prima da Niccolò V, e il compito di sovrintendere alla sua ristrutturazione ed ampliamento. Con le mani
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godette il loro operato specie nei maggiori centri dell’Italia rinascimentale, fino a trovare una prima e significativa sanzione istituzionale nella
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dipingeva prima la cupola della chiesa di San Giovanni Evangelista (fig. 121 ) e poi quella del Duomo (fig. 122), aprendo un filone illusionistico destinato
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del Disegno (1563), la cui prima grande manifestazione pubblica fu proprio in occasione della realizzazione di un grande apparato per le onoranze
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’alba del nuovo secolo, nel 1401: il concorso per assegnare l’incarico di esecuzione della seconda porta del Battistero (la prima era stata realizzata da
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svolgimento di tutta la scena, anche da elemento di suddivisione dell’episodio biblico in due azioni, una principale ed una secondaria. Nella prima
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recto attraverso il riflesso che ne offriva uno specchio posto ad una determinata Fig. 132. Prima tavoletta prospettiva di Filippo Brunelleschi. Il
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ricerca di precisione nella costruzione prospettica fu praticata soprattutto nella prima fase della «scoperta della prospettiva», ed in seguito, solo, o
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. Giorgio Vasari, ad esempio, nelle sue Vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architettori (prima edizione, 1550; seconda edizione, molto ampliata
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spazi. Il congegno spaziale escogitato da Paolo Uccello finisce così per apparirci come una sorta di racconto dello spazio prospettico, prima ancora
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su’ piani dove elle posano i piedi e di mano in mano dove elle scortassino e diminuendo a proporzione sfuggissino; il che prima si andava facendo a
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più ampia e rigorosa applicazione delle leggi prospettiche. Leggi che, come abbiamo già precisato, dopo la prima fase dell’«invenzione della prospettiva
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romani, prima metà del XVI sec., Firenze, Galleria degli Uffizi, Gabinetto dei Disegni e delle Stampe. campo. Si tratta di una scena in cui compaiono
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intitolato Notturno in blu e oro: il vecchio ponte di Battersea (fig. 8): «Prima di adesso ho visto e sentito tante di quelle impudenze, ma non mi
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maiuscole ad imitazione delle epigrafi latine, questa tavoletta che è tutto sommato molto piccola e potrebbe sembrare, a prima vista, lo scomparto di
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La decorazione rimase pertanto interrotta allo stadio in cui l’aveva lasciata l'Angelico nella prima campagna estiva, quella del ’47, quando erano
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per la prima volta, espressi una convinzione che, a mio avviso, ha trovato conferme in indagini e riflessioni da me compiute successivamente: anche
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Ma prima di approfondire questo tema, passeremo in veloce rassegna i principali espedienti usati dai pittori e dagli scultori, nel corso del Medioevo
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protagonista: quella che compare al centro del dipinto e che, con ogni probabilità, rappresenta il momento in cui Gesù si stacca per la prima volta dal
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perspectiva artificialis non sarà più possibile raccontare in un’immagine dipinta o scolpita ciò che «viene prima» e ciò che «viene dopo» in una sequenza
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scalate in profondità raccorda il «prima» con il «dopo», fungendo da indicatore vettoriale che aiuta l’osservatore a connettere i due poli
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chiariscono il parallelismo teologico istituito dal programma iconografico. Sulla prima corre, infatti, la scritta REPLICATIO LEGIS SCRIPTAE A MOISE («Mosè
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», verso la quale Mosè ha guidato il suo popolo in fuga dall’Egitto, ma dove egli apprende che non potrà tornare perché sarà ghermito dalla morte prima di
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, definendo la prima «arte dello spazio» e la seconda «arte del tempo». Anch’egli insiste sulla «staticità situazionale» delle arti visive, che non possono
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a promettersi l’immortalità prima della battaglia [...]. Ricordatevi di quell’antica pietra incisa che rappresenta la follia d’Aiace: non lo si vede
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moti dell’animo, compendiando in un solo «momento pregnante» il «prima» e il «dopo» dell’azione. Da una parte lo sdegno, lo slancio dell’assalto, che
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Quest’asserzione di Whistler è stata forse la prima formulazione teorica di quella che sarebbe presto divenuta una delle più grandi avventure dell
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italiana in molteplici volumi (13, nella prima edizione, che è del 1772-82; addirittura 16, nella seconda, del 1787-94), poté realizzarla grazie agli studi
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categoria di artisti che si emancipò per prima fu quella degli architetti. Già in epoca medievale, del resto, l’architetto era colui che concepiva il
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ekphráseis: le Imagines (prima metà del III sec. d.C.), in cui lo scrittore Filostrato descrive una collezione privata di pitture, forse realmente
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. Fig. 30. Leonardo da Vinci, Acqua che percuote un argine, Manoscritto A, f. 63v, Parigi, Institut de France. e di Lascaux che millenni prima aveva
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muoversi entro il suo angusto spazio. Com’è noto esiste una prima versione, su tavola, della Conversione di Saulo, che è oggi nella collezione
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Una decina d’anni prima Seurat, con Un dimanche à la Grande Jatte (fig. 43), aveva dato vita al suo grande manifesto di pittura monumentale e
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Il termine Gotico, ad esempio, compare per la prima volta nel linguaggio critico del pieno Rinascimento italiano come termine dispregiativo per
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«Stare a paragone con l’Antico» è proprio l’espressione che Baldassarre Castiglione usò in occasione della prima rappresentazione teatrale, tenutasi
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Neoclassicismo tedesco come il Walhalla di Leo von Klenze, che fu costruita esattamente un secolo prima.
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’architettura gotica delle origini. Prima di approfondire i caratteri del Tardogotico è perciò necessario richiamare in breve le principali caratteristiche del
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di Santa Croce (foto prima dell'alluvione del 1966). pittori come Cimabue, e ancor più Giotto, tornarono a confrontarsi con la realtà naturale e con
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interni Fig. 66. Parigi, Cattedrale di Notre-Dame, veduta verso l'entrata, fine del XII sec. Fig. 67. Chartres, Cattedrale, navata centrale, prima metà
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