La storia dell'arte
di San Pietro in Vaticano, eretta sopra la presunta sepoltura dell’apostolo Pietro. Venerato quasi alla stregua di un santo, Costantino ha pertanto un
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hanno permesso di prendere visione del sottostante disegno Fig. 89. Masaccio, Trittico di San Giovenale, 1422, Cascia di Reggello, Pieve dei Santi Pietro
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Nel battesimo dei neofiti (fig. 94), scena dipinta quasi interamente da Masaccio, è rappresentato san Pietro che battezza i nuovi convertiti al
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’attribuzione ad artisti romani della cerchia di Pietro Cavallini. Personalmente concordo con altri studiosi che, pur ammettendo che l’esecuzione materiale
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al contributo dei fratelli Pietro e Ambrogio Lorenzetti, pittori nativi di Siena. Nella Presentazione di Gesù al tempio (fig. 109), Ambrogio
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L'exploit prospettico compiuto da Pietro Lorenzetti nella sua Natività della Vergine (fig. 110) è senz’altro più perspicuo, sul piano della chiarezza
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delle chiavi (fig. 113), capolavoro eseguito da Pietro Perugino verso il 1480, sulla parete destra della Cappella Sistina in Vaticano. La scena
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Fig. 113. Pietro Perugino, La consegna delle chiavi, 1480 ca., Città del Vaticano, Cappella Sistina. il significato letterale con dotte allusioni
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nipoti cardinali, Pietro Riario e Giuliano Della Rovere (il futuro papa Giulio II), e da due suoi nipoti laici, Girolamo Riario e Giovanni Della Rovere
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più grandiose ed imitate del Barocco romano, va ricordato anche il Trionfo della Divina Provvidenza (fig. 123) eseguito da Pietro da Cortona nella
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avevano come fondale scenico le mirabolanti visioni celesti apprestate da Baciccio Fig. 123. Pietro da Cortona, Trionfo della Divina Provvidenza, 1633
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geometrico già largamente collaudato dalle costruzioni «proto-prospettiche» di Ambrogio e Pietro Lorenzetti, ma che Paolo Uccello sa definire con ancor
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, la statua di Cosimo I di Pietro Francavilla e la chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri visti dall'Arco della Torre dei Gualandi. Campanile di Giotto
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come si risolse nel nulla anche il tentativo, compiuto nel 1489, di ingaggiare Pietro Perugino, che era allora al vertice della fama. Infine l’Opera
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recarono ad Orvieto e sulle impalcature della Cappella salì solo un modesto pittore locale, Pietro di Nicola Baroni, che si limitò ad eseguire lavori di
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della presenza nel cantiere, nell’estate del ’48, di un pittore locale, Pietro di Nicola Baroni, intento a completare l’incorniciatura ornamentale delle
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alcune teste, quelle di fattura più modesta, sono attribuibili a Pietro d Nicola Baroni, mentre quelle di tono più elevato sono da assegnare a
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apparta con tre di essi, Pietro e i due figli di Zebedeo, Giacomo e Giovanni, mostrandosi solo con loro particolarmente afflitto, quindi si sposta «ad un
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seguente: Gesù e i suoi discepoli giungono a Cafarnao e incontrano il gabelliere, che chiede a Pietro di versare un tributo. Il discepolo è
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Poco più di mezzo secolo dopo, un'équipe di pittori toscani o di formazione toscana, tra cui Pietro Perugino, Sandro Botticelli, Cosimo Rosselli
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teorico dell’arte seicentesco Giovan Pietro Bellori, intuendo la novità caravaggesca che aboliva la tradizionale «durata» spazio-temporali del racconto
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Basilica di San Pietro in Vaticano. Nella sua lode, Biondo Flavio mette a confronto l’opera di Filarete con le antiche porte argentee della Basilica di San
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comperate, sarebbero state esposte. La Crocifissione di san Pietro e la Conversione di Saulo di Michelangelo da Caravaggio (fig. 12) sono invece state
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San Pietro. Pietro in Vaticano. In alcuni Vesperbilder e nella stessa Pietà michelangiolesca (fig. 38) compare un braccio pendulo e inerte molto simile
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, ha le sue abitudini percettive e queste, bene o male, hanno Fig. 1. Michelangelo da Caravaggio, La crocifissione di san Pietro, 1600-01, Roma
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sfrenato mecenatismo artistico di papi come Giulio II e Leone X. Ponendosi come continuatori della missione di Roma, quei successori di Pietro fecero
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di San Pietro, la cui prima pietra era stata posata da Bramante e da Giulio II nell’aprile del 1506. Nel comunicare per lettera ad un parente la
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’arte e biografo Giovan Pietro Bellori nella seconda metà del Seicento (si legga in proposito il mio saggio, La bella maniera. Artisti del Cinquecento
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da quel genio del Barocco romano nel glorioso teatro architettonico della Basilica di San Pietro in Vaticano: il Baldacchino bronzeo (fig. 48), che
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monumenti Fig. 48. Gian Lorenzo Bernini, Baldacchino, 1623-34, Città del Vaticano, Basilica di San Pietro. Fig. 49. Gian Lorenzo Bernini, Cattedra di San
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Non diversamente, in pittura, accanto all’esuberanza barocca e al turbinoso dinamismo di un Pieter Rubens o di un Pietro da Cortona (fig. 52
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tradizione che risaliva al Cinquecento. Prendendo spunto da queste concrezioni Fig. 52. Pietro da Cortona, Ratto delle Sabine, 1627-29, Roma, Pinacoteca
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