La storia dell'arte
fondamentalmente convinti che la qualità di un’opera artistica risieda nella sua forma e non nel suo contenuto. Il che, per tanti versi, è anche vero
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Come accade spesso nella cultura figurativa del Gotico cortese, nel Ciclo dei Mesi il gusto per l’eleganza sofisticata e per un mondo da favola s
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Questo gusto per il dettaglio realistico e per la saporita descrizione di attività quotidiane non lo si ritrova, però, esclusivamente negli ambienti
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ben presto, tanto da esser conteso dai più illustri committenti di tutta l’Italia centro-settentrionale: lo troviamo a lavorare per un Malatesta a
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oro incenso e mirra a Gesù Bambino, per adorarlo e compiere un atto d’umiltà nei confronti del figlio di Dio che si è voluto incarnare per la salvezza
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Gusto per la divagazione fiabesca, ma anche per l’osservazione analitica della realtà naturale, ostentazione di eleganza e di fasto profano, ma anche
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, Cappella Brancacci. senza diminuirne arbitrariamente le proporzioni per ragioni di ordine gerarchico. Un’altra caratteristica da sottolineare è l
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Siamo dunque di fronte ad una scena in cui l’organizzazione prospettica dello spazio è utilizzata non solo in funzione compositiva, per rene eie
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di un titolo errato, perché il vero soggetto del dipinto è un altro, e per decifrarlo occorre rifarsi alla formula iconografica cui esso s’ispira. Si
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Perfino nell’antica Grecia, che per la civiltà occidentale rappresenta uno dei luoghi dove maggiormente eccelsero le arti visive e l’architettura
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Ma per concludere questa breve carrellata sulle vicende della decorazione illusionistica nella pittura italiana, piuttosto che dilungarci su tali
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Com’è noto, il soggetto della formella è tratto dalla Bibbia. Per mettere alla prova Abramo, Dio gli ordina di immolare il figlio Isacco. Abramo, pur
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d’arte capace di non badare a spese pur di ottenere un’opera degli artisti più celebrati, riversò nelle loro tasche somme inavvicinabili per la gente
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Parlando di protagonisti della rivoluzione prospettica toscana non si può non accennare a Paolo Uccello, la cui passione per la rappresentazione
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Nel bassorilievo posto sul basamento della statua del San Giorgio, dov’è rappresentato il Combattimento di San Giorgio con il drago per liberare la
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Marche, che fu eseguita da Paolo Uccello per la pala con la Comunione degli apostoli, realizzata per la chiesa urbinate del Corpus Domini da un pittore
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La grande abilità degli scenografi italiani nel riprodurre suoni, colori e Fig. 157. Bernardo Buontalenti, Ninfa marina, costume per un Intermezzo
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ed apparati effimeri è vissuta come una sorta di ghiotta opportunità per sperimentare forme e invenzioni che, una volta realizzate e assimilate, è
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romana. L’unificazione fu realizzata, ma solo per pochi anni, e Bessarione, rimanendo in Italia, divenne un cardinale della Chiesa romana, ma continuò a
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Per la verità, anche noi storici dell’arte abbiamo a che fare con testimonianze scritte ed orali: fonti letterarie e documenti d’archivio sulla vita
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decisione dell’Angelico di accettare la proposta orvietana, che egli orientò in modo da approfittare dell'intervallo estivo nei lavori vaticani per dedicarsi
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Nel 1446, fra’ Giovanni da Fiesole si trovava a Roma al servizio di papa Niccolò V, per il quale dipingeva, tra l’altro, la cappella «parva et
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Durante il processo, di fronte alle perplessità suscitate dalla sproporzione tra il prezzo che egli aveva preteso per il Notturno e la rapidità con
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po’ imbalsamato, scelto per le grandi figure dipinte nelle vele è cosa diversa d quello scelto per gli ornati scarsamente visibili, dove il pittore ha
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e dei primi secoli dell’età moderna, per forzare i limiti narrativi delle arti figurative e intrappolare, nello spazio, una porzione di tempo.
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protagonista: quella che compare al centro del dipinto e che, con ogni probabilità, rappresenta il momento in cui Gesù si stacca per la prima volta dal
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continua» non per semplificare e chiarire i nessi tra i diversi episodi, ma al contrario, per moltiplicare le ambiguità e le «trappole» visive tese all
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Ma veniamo a David. Il Leonida alle Termopili (tav. 16b) è una grande tela la cui esecuzione, lenta e meditata, impegnò David per quasi quindici anni
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pittore greco Timomaco, la Follia di Aiace, che è per l’appunto uno degli esempi dall’Antico citati da Lessing per chiarire cosa egli intendesse per
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Perseo trionfante (tav. 17c), un’opera che lo scultore completò nel 1801 e che, dopo essere stata in predicato per essere esposta a Milano, nel Foro
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di graduale liberazione dalla schiavitù delle apparenze, che funge da innesco e da vitale, insostituibile nutrimento per l’immaginazione dell’artista
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romana che si scagliano contro i collezionisti disposti a spendere un patrimonio per l’acquisto di opere di artisti famosi. Queste invettive sono tutte
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figlia di Butade, un vasaio di Corinto, che per conservare un ricordo del suo amato in procinto di partire, ne aveva tracciato sul muro il ritratto
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Questo topos dell’artista mago e veggente, che agisce in preda ad un’ispirazione e cade in trance per risvegliare la sua attività oracolare, si
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riproduzione più perfetta non potrà mai sostituire la visione diretta dell’opera d’arte. Per quanto utilissime per i nostri studi, le fotografie, le
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’esse all’origine del «fare arte», come ad esempio l’impulso ad analizzare e a riprodurre la realtà fenomenica per meglio conoscerla. L’uomo impara a
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Imitare e riprodurre è dunque anche una forma di conoscenza, e conoscere equivale, per certi aspetti, a possedere. L’artista-scienziato Leonardo non
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Per tali ragioni possiamo senz’altro dire che Leonardo era al tempo stesso scienziato ed artista: come scienziato indagava la realtà per conoscerla
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Dico composizione essere quella ragione di dipignere, per la quale le parti si compongono nell’opera dipinta. Grandissima opera del pittore sarà l
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Naturalmente non sempre le opere d’arte sono rimaste, come in questo caso, nei luoghi per i quali sono state concepite, ma se uno storico dell’arte
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La vostra idea per una grande tela è perfetta [...] Fino ad oggi, i disegni relativi all’espressione dell’anarchia o rappresentano la rivolta, oppure
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Nonostante l’impegno profuso, la grande tela-manifesto di Signac non ebbe il successo sperato. Per qualche tempo l’artista vagheggiò di poterla
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alcune delle più comuni definizioni, quali Gotico, Manierismo, Barocco, Rococò, Impressionismo o Cubismo, che nate per esprimere riprovazione o addirittura
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Il termine Gotico, ad esempio, compare per la prima volta nel linguaggio critico del pieno Rinascimento italiano come termine dispregiativo per
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Anche per le etichette storico-artistiche, come per le opere d’arte, può essere quanto mai istruttivo ripercorrerne le alterne fortune critiche nel
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, secolo del Barocco per eccellenza, esistono anche correnti più moderate, in cui la ribollente esuberanza barocca è temperata e arginata da una
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. Come per il Barocco, anche per il Rococò si potrebbero proporre Fig. 55. Nicolas Poussin, Morte di Narciso, 1627 ca., Parigi, Musée du Louvre. Fig
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Per esemplificare la compresenza in uno stesso periodo cronologico di tendenze stilistiche diverse, anzi, addirittura contrapposte, tratteggeremo nel
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buone ragioni per cui Giovanni Urbani, che diresse l’istituto Centrale del Restauro negli anni Ottanta, indicò la strada della prevenzione e della
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-romana discende il gusto per la preziosità e la policromia dei rivestimenti marmorei, ma anche per i giochi di trasparenze e di trafori, che
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