La storia dell'arte
opere destinate a durare nel tempo. A sopravvivere, se non in eterno, ben oltre la breve esistenza di chi le ha generate e commissionate. Ma anche se
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. Ma nelle opere d’arte del passato la forma interpreta e media un contenuto ben preciso, risultandone necessariamente condizionata. Pertanto
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figurativa sovranazionale: il Gotico cortese, appunto. Quasi duecento opere, tra dipinti, sculture, arazzi, affreschi, sontuose oreficerie, codici miniati
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distribuzione delle opere in sezioni tematiche evocava l’atmosfera delle corti signorili, ma anche quella dei piccoli borghi alpini, illustrando i principali
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diretta o mediata dalle opere di altri artisti), Delitio rimase fondamentalmente legato all’immaginario tardogotico. Per un’arte come la sua che introdusse
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), che faceva parte di un polittico destinato ad una chiesa di Pisa. L’interesse di questo confronto sta nel fatto che si tratta di due opere di ugual
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quella delle opere certe di Masaccio. Caratteristico, in particolare, l’uso di costruire i volumi per mezzo di forti ombreggiature.
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’ il giudizio di «arretratezza» che pesa su Masolino. Anche nelle sue opere emergono aspetti «moderni», sebbene privi di quella prepotente carica
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Se è vero che le opere d’arte sono il prodotto del proprio tempo e ne portano impresse tutte le stimmate, è altrettanto vero che esse godono, in un
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Prendendo in prestito il titolo di una fondamentale raccolta di saggi giovanili di Umberto Eco (1962), possiamo senz’altro affermare che tante opere
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. 125. Andrea Pozzo, Glorificazione di Sant'Ignazio di Loyola e le opere missionarie dell'Ordine Gesuita, 1691-94, Roma, chiesa di Sant'Ignazio, volta
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Dalle opere di Paolo Uccello traspare questa scelta di privilegiare la rappresentazione prospettica sopra ogni cosa, esibendo complicati virtuosismi
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Le opere più famose di Paolo Uccello sono le tre tavole dipinte con scene della battaglia di San Romano. Commissionate a Paolo da un Bartolini
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zappatore («arebbe voluto, come faceva dell’opere che zappavano nell’orto, che egli non avesse mai fermo il pennello»), a sollecitarlo di continuo a
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» sono innanzi tutto le opere d’arte quadri, affreschi, statue, edifici -, i nostri «archivi» sono le chiese, i musei, i palazzi, le raccolte. La città
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e le opere degli artisti, sui loro committenti, sui collezionisti e sui contesti sociali, economici e politici in cui affondano le radici le opere d
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alimentata ed esercitata giorno dopo giorno con lo studio diretto delle opere d’arte (e anche con lo studio indiretto, tramite le loro riproduzioni
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numero di opere giunte fino a noi nell’anonimato o con attribuzioni errate. Innumerevoli sono i casi in cui queste nuove acquisizioni hanno
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Tuttavia, al di là del fatto che la cornice fiorentina è scolpita e non dipinta come quella orvietana, c’è una profonda differenza tra le due opere
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bottega dell’Angelico (tavv. 3a-e). Non hanno la nobiltà formale e il meditato equilibrio luminoso delle opere autografe del frate pittore, ma
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di capire che anche lui ora non è più convinto della sua attribuzione ed accetta la supposizione che si tratti di opere di Benozzo. Benché anche io
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Abbiamo già chiarito, grazie ai documenti che parlano dei suoi lavori ornamentali sulla volta e a confronti stringenti con sue opere indubitabili che
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Personalmente sono convinto che Fouquet, come del resto anche altri autori ed opere provenienti da Oltralpe, abbia avuto un ruolo importante nella
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artigianali, di cui costituivano una sorta di paradigma supremo, votato non alla produzione di oggetti d’uso comune, utili alla vita di ogni giorno, ma di opere
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: la questione della firma. Nonostante la condizione «banausica» in cui si tendeva a relegarli, gli artisti greci spesso firmavano le proprie opere. Ne
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collezionismo che si compiaceva di accumulare le opere d’arte migliori, pagandole a prezzi da capogiro. Ci sono giunte molte invettive di oratori di epoca
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recarsi ad osservare direttamente, negli edifici e nelle raccolte più disparate, le opere d’arte che formavano l’oggetto dei suoi studi.
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pluralità di modelli e di maestri, scegliendo ciò che di meglio ciascuno di essi può offrirgli? E poi: è giusto ispirarsi alle opere di altri artisti o
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. Anche le opere d’arte possono essere riprodotte, tanto più oggi con le straordinarie tecnologie digitali ed elettroniche di cui disponiamo. Ma anche la
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infatti a nuove conoscenze, che poi metteva al servizio della sua pittura, realizzando opere capaci, con la loro bellezza, di coinvolgere ed
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Le opere d’arte mobili, come le pitture o le sculture, generalmente nascono per un determinato ambiente, anche se esistevano piccole ancone portatili
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recentissima del grande videoartista Bill Viola, che non è nuovo al dialogo con opere d’arte del passato, e che nel caso di questa scena (fig. 36), tratta dal
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ogni probabilità, derivava a sua volta da altre e precedenti opere d’arte antica). In altri termini, è probabile che Caravaggio conoscesse tanto il
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, immagini di opere d’arte di altri artisti che lo hanno preceduto. Ogni opera d’arte, in altri termini, è la risultante del rapporto che si instaura tra
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Naturalmente non sempre le opere d’arte sono rimaste, come in questo caso, nei luoghi per i quali sono state concepite, ma se uno storico dell’arte
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Anche per le etichette storico-artistiche, come per le opere d’arte, può essere quanto mai istruttivo ripercorrerne le alterne fortune critiche nel
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, il Barocco è divenuta la categoria storico-critica con cui si designa l’arte del Seicento, ed in particolare quelle opere che sono animate da una
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facile constatare come opere che in tutto e per tutto corrispondono ai canoni estetici e ai precetti neoclassici non solo continuino a nascere anche
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impronta che i modelli culturali delle corti europee conferiscono alle opere d’arte ascrivibili a questa tendenza, siano esse di destinazione profana o
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dei materiali da lui utilizzati. All’autore delle opere non si chiedeva di apportare cambiamenti nello stile o nell’iconografia, ma di fare del proprio
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. Gli artisti cominciarono a firmare sempre più spesso le proprie opere, a competere tra loro e ad ispirarsi, ma anche a rivaleggiare, con l’arte del
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periodica «manutenzione» delle opere d’arte, per rallentarne il più possibile l’invecchiamento, paragonando il restauro ad un drastico ed irreversibile
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«Gotico cortese», che non si riferisce alle sole opere effettivamente commissionate e circolanti all’interno delle corti, ma anche a tutte quelle che ne
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circolazione di oggetti lussuosi ed opere d’arte portatili, di piccolo formato. In ambito religioso circolavano soprattutto oreficerie, libri miniati e
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