La storia dell'arte
fondamentalmente convinti che la qualità di un’opera artistica risieda nella sua forma e non nel suo contenuto. Il che, per tanti versi, è anche vero
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nella prima metà del Quattrocento, e pur provenendo da un ambiente totalmente differente rispetto a quello del pittore boemo Venceslao, condivisero la
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, come nel caso, già menzionato, del gioco delle palle di neve, o come nella rappresentazione del mese di Dicembre (fig. 82), dove il pittore ha
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solo nella forma tricuspidata della tavola.
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acuta rappresentazione di umili dettagli della vita quotidiana: anche nella pittura di Gentile da Fabriano convivono questi due aspetti del Gotico
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Vediamo qualche esempio di questa svolta epocale nella rappresentazione figurativa, preannunciata fin dal II-III secolo d.C. Fra il V e il VI secolo
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un appiattimento nella rappresentazione di figure ed oggetti, con conseguente rinuncia a simularne la concretezza plastica e la solidità
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al contributo dei fratelli Pietro e Ambrogio Lorenzetti, pittori nativi di Siena. Nella Presentazione di Gesù al tempio (fig. 109), Ambrogio
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Nella sala più ampia del piano nobile della Farnesina, Peruzzi ha dipinto un finto portico, scandito da filari di colonne marmoree, oltre il quale si
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. Nella cupola di San Giovanni Evangelista la cerchia di apostoli in basso funge da quinta ombrosa, che rende ancor più abbagliante lo squarcio tra le nubi
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Gesù, eseguito dal genovese Giovan Battista Gaulli detto il Baciccio nella volta della navata della chiesa del Gesù (fig. 124) e la Glorificazione di
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maggiori clan aristocratici, vi trovavano un punto di equilibrio ottimale. Nella navata e sotto la cupola le celebrazioni liturgiche più spettacolari
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Ma per concludere questa breve carrellata sulle vicende della decorazione illusionistica nella pittura italiana, piuttosto che dilungarci su tali
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, indifferenti e ignari al dramma che si sta compiendo a poca distanza. Nella formella ghibertiana le rocce fungono dunque, oltre che da piano d’appoggio per lo
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ricerca di precisione nella costruzione prospettica fu praticata soprattutto nella prima fase della «scoperta della prospettiva», ed in seguito, solo, o
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Nella letteratura artistica del Rinascimento maturo, questo svincolarsi dell’artefice da una misura del proprio compenso in termini di «ore lavorate
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prospettiva, mentre nelle assai più tarde formelle bronzee dell’Altare del Santo, nella Basilica di Sant’Antonio a Padova (fig. 143), vediamo quali complessi
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geometrici e audaci scorci. Si osservi questo scomparto (fig. 144) di una predella, attualmente conservata ad Urbino nella Galleria Nazionale delle
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primi passi della sua «invenzione». Nella sua biografia dell’artista quattrocentesco, Giorgio Vasari insiste molto su questa propensione di Paolo ai
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Gli intermezzi avevano quasi sempre una funzione allegorica a sfondo encomiastico, con allusioni alle virtù e ai meriti del principe nella cui reggia
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Gli «effetti speciali» degli scenografi italiani del passato rivivono oggi nella grande abilità scenotecnica che è universalmente riconosciuta ai
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collocata nell’Alta valle del Tevere, Piero si formò nella Firenze negli anni Trenta, collaborando con Domenico Veneziano. Ben presto Piero si emancipò
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Un’altra particolarità da rilevare in quest’opera è la presenza della firma OPUS PETRI DE BURGO S[an]c[t]i SEPULCRI che si trova nella base del trono
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nella memoria di chi pratica l’attribuzionismo. E anche in quella sorta di fulminea ricapitolazione mnemonica di tale mappa, che scatta nel
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La decorazione rimase pertanto interrotta allo stadio in cui l’aveva lasciata l'Angelico nella prima campagna estiva, quella del ’47, quando erano
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Lorenzo Ghiberti ha inserito tanto nella seconda che nella terza porta del Battistero fiorentino, di cui riproduco quello in assoluto più noto: il tondo
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giornata di lavoro, sottolineando così, in modo provocatorio, l’impossibilità di Fig. 9 John Everett Millais, Cristo nella casa dei suoi genitori, 1850
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De Marchi ha comunque avuto il merito di aver inserito nella discussione critica questo bel disegno di Windsor, che, come vedremo, era destinato ad
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Nella chiesa-museo di San Francesco, infatti, erano presenti, tra gli altri, tre importantissimi disegni: uno lo abbiamo già incontrato, è quello con
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spettatore a riconnettere la sequenza degli eventi, spostando il proprio sguardo ora qua, ora là sulla superficie del dipinto, e aiutandosi nella decifrazione
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tra le varie figure dislocate nella simulata tridimensionalità dell’immagine dipinta. In altri termini, dopo la messa a punto brunelleschiana della
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Nel Tributo della moneta della Cappella Brancacci, nella chiesa fiorentina di Santa Maria del Carmine (tav. 8a), Masaccio ci dà un saggio
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moto repentino; con una mano si aggrappa alla sedia, che nell’impeto traballa, mentre con l’altra si rinserra a riccio nella protezione del mantello: è
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), Nicolas Poussin, capofila del classicismo seicentesco, si compiace di aver inserito nella composizione una varietà di espressioni e di atteggiamenti che
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nella fabbricazione degli oggetti di uso comune, l’artigianato, da forma di produzione esclusiva e dominante quale era stato nella società
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Canova ha dunque realizzato il capolavoro che Diderot aveva preconizzato: ha saputo rappresentare nella marmorea fissità spaziale di questa statua
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. Nella lettera ad un amico, scritta nel 1878, Whistler sostiene che il suo dipinto intitolato Accordo in grigio e nero (fig. 11), deve essere
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Il Libro dell’arte di Cennino Cennini, ristudiato anche da quei pittori novecenteschi che si applicavano nella ricerca e nello studio delle tecniche
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Secondo una leggenda tramandata da Plinio nella sua Naturalis Historia, i Greci attribuivano l’invenzione della pittura ad una donna innamorata, la
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notte dei tempi, ma è presente anche nella Grecia antica ed è tornato in auge durante il Rinascimento, che ha codificato il topos della genialità
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amaro monumento celebrativo, la sconfitta subita dai contadini tedeschi nella rivoluzione da loro scatenata sull’onda della «protesta» luterana (fig. 23).
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Lodasi una storia in Roma nella quale Meleagro morto, portato, aggrava quelli che portano il peso, e in sé pare in ogni suo membro ben morto: ogni
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San Pietro. Pietro in Vaticano. In alcuni Vesperbilder e nella stessa Pietà michelangiolesca (fig. 38) compare un braccio pendulo e inerte molto simile
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, a quanto hanno immagazzinato nella propria memoria visiva non riguardi solo la sfera dell’iconografia, ma possa investire anche quella, più
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Per la verità, nella tela di Signac non mancano specifici richiami al repertorio simbolico della tradizione anarchica (il gallo, il seminatore), ma l
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acquistare per esibirlo nella sua sala da pranzo, pagandolo 500 franchi in contanti e 500 en peinture (Matisse scelse il quadro di Signac La maison verte
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sistemare nella Maison du Peuple di Bruxelles, che proprio in quegli anni il grande architetto Victor Horta, protagonista dell’Art Nouveau, andava
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sé, proprio nella Firenze dei primi anni del XV secolo, quella rivoluzione prospettica brunelleschiana che ne avrebbe messo in crisi i presupposti per
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I primi esempi di architettura gotica apparvero intorno agli inizi del XII secolo in Francia e nella Renania, per poi diffondersi nel resto d’Europa
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Nella Ca’ d’Oro (fig. 74), così chiamata perché un tempo rifulgeva c dorature oggi non più visibili, il Gotico fiorito si arricchisce di suggestioni
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