La storia dell'arte
fiorentino, l’architetto e scultore Filippo Brunelleschi e lo scultore Donatello, entrambi più anziani di lui. Nel giro di cinque anni o poco più
Pagina 117
La storia dell'arte
una determinata opera d’arte, quella progettata dal suo autore soprattutto in funzione del pubblico a lui contemporaneo. In questo quadro, non mi
Pagina 14
La storia dell'arte
lui, mentre a destra e a sinistra si dispongono gli altri apostoli, ma anche alcuni personaggi contemporanei al Perugino, come risulta chiaramente
Pagina 146
La storia dell'arte
grande pittore prospettico, risentì certamente della lezione di Piero ed anche di quella del padovano Andrea Mantegna, che praticò anche lui assiduamente
Pagina 150
La storia dell'arte
Leon Battista Alberti nel 1435, ma da lui tradotto anche in volgare. Diversamente dagli altri due suoi trattati sulle arti - il De statua, dedicato
Pagina 170
La storia dell'arte
atmosfere diverse, con l’intervento di macchine sceniche e automi, analoghi a quelli da lui stesso escogitati per le fontane del giardino mediceo
Pagina 197
La storia dell'arte
artistica sosteneva Leonardo, e con lui tutti i grandi artisti della sua epoca è regolata da un tempo non quantificabile in termini di stretta equivalenza
Pagina 20
La storia dell'arte
Palazzo del Pretorio, legato ad una colonna. Attorno a lui, i suoi aguzzini e, su un trono, Pilato. Ma è la parte destra del dipinto la più enigmatica
Pagina 204
La storia dell'arte
supremazia prospettica, che Piero volle forse portare con sé alla corte di Urbino. Per far vedere di che cosa lui, e lui solo, era capace.
Pagina 208
La storia dell'arte
pittore ha sicuramente scelto in funzione del tipo di incarico ricevuto e di quanto si attendevano da lui i suoi committenti.
Pagina 214
La storia dell'arte
angelichiana possa essere stato proprio lui. Ipotesi che trova piena conferma da un confronto con un suo polittico della Galleria Nazionale di Perugia (tav. 2d
Pagina 220
La storia dell'arte
maniera» (è un termine usato in questo senso anche da Vasari, che lo alternava alla locuzione, per lui equivalente, «lavorare di pratica»), ossia a memoria
Pagina 223
La storia dell'arte
di capire che anche lui ora non è più convinto della sua attribuzione ed accetta la supposizione che si tratti di opere di Benozzo. Benché anche io
Pagina 223
La storia dell'arte
formazione di Benozzo come ritrattista, ma francamente l’idea che un personaggio come lui abbia fatto una gita ad Orvieto e abbia lasciato qualche
Pagina 225
La storia dell'arte
grembo (tav. 9d). È la scena di Mosè che legge il proprio testamento al suo popolo, ovvero della «replica», da lui pronunciata, delle leggi che Dio
Pagina 233
La storia dell'arte
complottato contro di lui e lo avevano venduto, facendo credere ai genitori che era morto (tav. 11b). Giuseppe è riconoscibile per il berretto rosso che ha
Pagina 235
La storia dell'arte
donna, arrivata finalmente in cima alla scala, s’introduce nella camera dell’amante per giacere con lui (tav. 12e).
Pagina 236
La storia dell'arte
sia, anche lui comincia a riflettere sul fatto che esistono soggetti più vantaggiosi per la poesia ed altri più vantaggiosi per le arti visive.
Pagina 239
La storia dell'arte
(1751-72), mostra di aver riflettuto su questi temi (forse anche lui stimolato dallo scritto di Lessing), quando nella voce Composizione dell
Pagina 239
La storia dell'arte
venire alle mani; il mio sarà calmo, penserà con dolce gioia alla morte gloriosa che attende lui e i suoi compagni [...]. Voglio provare a mettere da
Pagina 240
La storia dell'arte
da lui compiuti in un unico luogo, l’immensa e fornitissima Biblioteca Estense di Modena, di cui era il direttore (o meglio, come si diceva allora, il
Pagina 3
La storia dell'arte
alle sue personali qualità stilistiche e non per il valore intrinseco delle materie (ad esempio, l’oro, l’argento, il marmo, l’avorio, ecc.) da lui usate
Pagina 32
La storia dell'arte
Uberti, il Dittamondo. Ricalcando lo schema della Commedia dantesca, Fazio immagina di compiere un viaggio, non nell’aldilà ma nell’Italia a lui
Pagina 43
La storia dell'arte
fisiologia, verificati attraverso la rappresentazione grafica, e sono stati essi stessi da lui progettati e perfezionati per mezzo dello
Pagina 48
La storia dell'arte
ignorando il primo. Lo stesso dicasi per David, che certamente derivò il tema del «braccio della morte» dalla pala di Caravaggio, opera a lui ben nota
Pagina 54
La storia dell'arte
-Trioson, e che fu da lui presentata al Salon parigino del 1806 con il titolo line scène de déluge (fig. 40).
Pagina 59
La storia dell'arte
anche lui ad elaborare un analogo tema in un tela che s’intitola Hair du soir (fig. 42), chiarisce alla perfezione questa volontà di discostarsi dalla
Pagina 62
La storia dell'arte
divenuto impossibile sia usare che abbandonare». In pieno accordo con lui, io ritengo che, a dispetto della loro genericità e del loro essere troppo
Pagina 80
La storia dell'arte
dei materiali da lui utilizzati. All’autore delle opere non si chiedeva di apportare cambiamenti nello stile o nell’iconografia, ma di fare del proprio
Pagina 84