La storia dell'arte
posto speciale e privilegiato nella storiografia ecclesiastica d’impronta cattolico-romana, che infatti lo celebra come colui che «traghettò» il
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, infatti, la scena raffigurata non è suddivisa in tre scomparti distinti, ma si articola in uno spazio unitario, la cui antica tripartizione sopravvive
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Gentile: questi, infatti, solo con il suo successivo soggiorno a Roma sarebbe entrato in diretto contatto con l’arte classica, mostrandosene, sia pur
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soggetto, dipinte a Firenze nello stesso giro di anni: la pala di Gentile, infatti, fu eseguita tra il 1420 e il 1423, mentre il polittico cui
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’ultima, infatti, è basata su un sistema organico e rigoroso, fondato sull’unicità del punto di fuga e sul presupposto che l’immagine sia costruita in
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stanza da letto e la relativa anticamera, ma si è voluto spingere oltre: ha infatti rappresentato anche parte dell’esterno dell’edificio, usando la porta
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celebrare la vittoria su Massenzio, ottenuta esibendo sulle insegne del proprio esercito il «segno di Cristo», la croce. Tale richiamo, infatti
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nel proprio stemma la vigorosa solidità della rovere. La colonna è, infatti, il più comune attributo della Fortezza, ma la Fortezza, o fortitudo, ha un
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pittori, che, nella stragrande maggioranza dei casi, non conoscevano il latino. Lo scopo principale del trattato, infatti, era proprio di spiegare e
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proprio nella natura della prospettiva artificiale. Come abbiamo già detto, infatti, per poter dispiegare a pieno il proprio effetto di verosimiglianza
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«sportello» risiede nel fatto che esso consente di ottenere disegni prospettici solo di oggetti vicini. Oltre ad una certa distanza, infatti, lo spago
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basati sul trompe-l’œil. Con l’andar del tempo, infatti, gli artisti, nella loro pratica quotidiana, si accontentarono di accorgimenti meno rigorosi ma
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sostanze chimiche, riproducendo l’immagine filtrata dall’esterno. La parola fotografia, infatti, deriva dal greco e significa «disegno di luce», a
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novità più grossa è un’altra, ed è racchiusa proprio nelle due ultime parole della frase leonardesca: «prospettiva aerea». A Leonardo, infatti, non si
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inequivocabile significato antisemita: essa infatti racconta di una donna cristiana che, per riscattare un mantello perduto dal marito al gioco, vendette ad un
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sacrilego cui alludono simbolicamente gli stemmi che adornano il camino. In essi, infatti, sono rappresentati due consueti emblemi di eresia: lo scorpione
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dalla contemporanea pratica prospettica, abbia interpretato la scenae frons in maniera del tutto impropria. Nel teatro antico, infatti, la scena a
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a questo proposito c’era la convinzione di ricalcare le orme del teatro antico. Vitruvio, infatti, nel suo trattato, parla di periaktoì a sezione
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obbedisce ad una logica scenografico-prospettica: esso, infatti, costituisce il baricentro e il fuoco prospettico della piazza, spettacolarmente
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di Pilato: è abbastanza singolare, infatti, che Piero della Francesca abbia sentito il bisogno di firmare e datare, e per di più in lettere capitali
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la colonna di destra della loggia del Pretorio, sta infatti in rapporto proporzionale di sezione aurea con la parte destra. La luce contribuisce a
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’hanno accompagnata. Essi infatti mettono in rapporto la tavoletta di Piero con analoghe esercitazioni prospettiche che prendono a pretesto, per l’appunto
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storico dell’arte non ha bisogno di evocare o narrare gli eventi di cui si occupa, ma può limitarsi ad interpretarli. Infatti i nostri «documenti
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L’attribuzionismo ha radici nella natura visiva dell’oggetto delle nostre ricerche: si tratta infatti di un metodo di lavoro che mira ad identificare
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estendere questa mappa all’intero scibile della storia dell’arte. Ciascun conoscitore ha infatti un suo raggio specialistico d’azione più o meno ampio
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, compiendo con essa quello che è ritenuto da sempre il suo massimo capolavoro. Oltre alle sei rimanenti vele della volta, infatti, egli dipinse sulle
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causa delle particolari circostanze di «scarsa visibilità» previste per esse fin dal progetto originario. Infatti, contrariamente a quel che si
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avere un peso rilevante nel successivo dibattito sulle teste orvietane. Nel 2002, infatti, la discussione si riaccese a seguito di una mostra dedicata
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Nella chiesa-museo di San Francesco, infatti, erano presenti, tra gli altri, tre importantissimi disegni: uno lo abbiamo già incontrato, è quello con
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, ma tutti e tre sono stati a suo tempo convincentemente attribuiti a Benozzo, e presentano infatti quel carattere più opaco e «di maniera» che
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rappresentare un soggetto letterario forzando i limiti sincronici delle arti figurative, ebbe un’eco immediata anche presso gli artisti. Ed infatti i
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sinistra vediamo invece il gruppo degli altri discepoli, che sono caduti in un sonno profondo (tav. 7d). I Vangeli raccontano infatti che Gesù
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, prospetticamente distanziata o ravvicinata, ha infatti lo scopo di segnalare inequivocabilmente allo spettatore che i diversi episodi compresenti nella scena non
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chiariscono il parallelismo teologico istituito dal programma iconografico. Sulla prima corre, infatti, la scritta REPLICATIO LEGIS SCRIPTAE A MOISE («Mosè
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discutere sul rapporto tra letteratura ed arti visive e sulle loro eventuali differenze. Infatti Charles Le Brun, il grande pittore francese che fu a
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era del resto peregrina. Canova, infatti, aveva concepito la statua come imitazione dell’Apollo, tanto che, quando l’ebbe completata, la esibì nel suo
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, infatti, non ci ha lasciato un elogio del sole, come avrebbe fatto un qualsiasi adepto della pittura en plein air, ma al contrario un suggestivo aforisma
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maggior livello e prestigio. Essa, infatti, è quel tipo di pittura che più si avvicina alla letteratura, in quanto rappresenta favole mitologiche, eventi
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Botticelli. Infatti, come avrete sicuramente già capito, a quest'ékphrasis dell’Alberti, il cui scopo era esortare gli artisti a dipingere quadri che
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cui essa è costituita. L’artista, infatti, opera dando forma alla materia bruta attraverso strumenti e procedimenti tecnici che ne sfruttano le
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sottovalutato. Di norma, infatti, ci si serve del materiale più vicino, comodo da trasportare e dunque più a buon mercato.
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). Fu facile, infatti, far slittare il significato allegorico di quella donna afflitta, piegandolo a simboleggiare la dolorosa sottomissione delle
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del trasferimento ad Avignone della sede papale. Il Dittamondo fu infatti scritto intorno alla metà del Trecento, e dunque nel pieno di quel periodo
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infatti a nuove conoscenze, che poi metteva al servizio della sua pittura, realizzando opere capaci, con la loro bellezza, di coinvolgere ed
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presso le scuole di retorica. Scrive infatti Alberti:
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formazione e di elaborazione di ogni singola opera d’arte. Queste infatti dipendono non solo dall’immaginazione dell’artista e dalla sua osservazione
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del gusto e delle abitudini visive, non dell’epoca in cui è stata compiuta, ma di quella in cui subisce l’intervento di restauro. Ogni epoca, infatti
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figura retorica della sineddoche: sceglie, infatti, di rappresentare la parte in luogo del tutto. Agendo «per via di levare», imprime il massimo di risalto
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far rinascere Roma dalle sue stesse ceneri. «Stare a paragone» con la magnificenza dell’antichità classica fu infatti la parola d’ordine che animò lo
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trasformano la pietra in una sorta di trina o merletto. Nell’architettura veneziana il vuoto svolge un ruolo non meno importante del pieno: gli edifici, infatti
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