La storia dell'arte
I Salimbeni hanno lasciato il loro capolavoro ad Urbino, sulle pareti dell’Oratorio di San Giovanni Battista. Il dettaglio figurativo qui riportato
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Negli sproni esterni della sua pala, Gentile ha invece ricavato degli spazi in cui ha dipinto una serie di fiori (fig. 87), che hanno certamente un
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fiorentino. Occorre però precisare una cosa: sebbene abbiano lo stesso soggetto, i due dipinti hanno, per così dire, uno statuto molto diverso, e questo
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hanno permesso di prendere visione del sottostante disegno Fig. 89. Masaccio, Trittico di San Giovenale, 1422, Cascia di Reggello, Pieve dei Santi Pietro
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Madonna che il Bambino possiedono una loro consistenza plastica, ottenuta attraverso la modulazione chiaroscurale, ma non hanno quella soda e massiccia
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Cristianesimo. Sulla sinistra, il pittore ha inserito due personaggi con turbante che hanno tutta l’aria di essere membri della famiglia Brancacci, o
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Cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre di Masaccio (fig. 96). I progenitori rappresentati da Masolino hanno un aspetto gentile ed elegante
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massiccia e i loro corpi hanno un forte rilievo tridimensionale, suggerito da un modellato potente, che alterna colori intrisi di luce a zone d’ombra. Lo
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Il confronto è tanto più illuminante perché ci mostra due dipinti che hanno un medesimo soggetto: la Madonna della Misericordia. Si tratta di un
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sinestetica (ovvero che coinvolge simultaneamente diversi organi sensoriali: vista, udito, ecc.), cui ci hanno abituato i mass media, dalle quantità
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. Com’è noto, a dispetto del Vasari e della consolidata tradizione storiografica che li attribuisce a Giotto, questi affreschi hanno offerto agli storici
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Scritture, hanno una loro ben precisa e calibrata spazialità, ma le due immagini che più interessano ai fini del nostro discorso sono quelle che simulano due
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sui Giganti ribelli che hanno osato sfidarlo, e costoro, incalzati anche dagli altri dei, vengono investiti da una valanga di massi che crolla e li
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ritmica eleganza di movenze e panneggi che hanno ancora un sapore tardogotico. La curva del corpo di Abramo è enfatizzata dall’analogo andamento della
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geometria (1525). a quello dell’unificazione del punto di fuga. I pittori hanno presto imparato ad operare tali correttivi con aggiustamenti empirici
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affermato che queste, come in genere tutte le scene figurate di Paolo Uccello, hanno un rigoroso impianto prospettico, ma a dispetto di ciò presentano
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La tradizione esegetica del quadro è quanto mai ampia ed eterogenea: tutti gli studiosi che si sono occupati di Piero hanno formulato ipotesi, molto
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’hanno accompagnata. Essi infatti mettono in rapporto la tavoletta di Piero con analoghe esercitazioni prospettiche che prendono a pretesto, per l’appunto
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numero di opere giunte fino a noi nell’anonimato o con attribuzioni errate. Innumerevoli sono i casi in cui queste nuove acquisizioni hanno
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ufficiale di pictor papalis, ha assunto un tono più aulico e magniloquente di quanto non lo fosse in precedenza. Gli storici dell’arte hanno cercato di
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dipinte per essere osservate ed apprezzate una per una e nei dettagli, ma hanno un carattere squisitamente accessorio ed ornamentale, avendo come
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bottega dell’Angelico (tavv. 3a-e). Non hanno la nobiltà formale e il meditato equilibrio luminoso delle opere autografe del frate pittore, ma
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manciata di casi, in cui le effigi hanno un inequivocabile sapore ritrattistico e appaiono dipinte con una freschezza di pennellata ed un’incisività
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, attutito e non dà luogo ad evidenti difformità tra il lato destro e quello sinistro: ogni dettaglio è rigidamente simmetrico ed anche le pupille hanno
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ritratti dal vivo che hanno un’audacia sperimentale e una freschezza esecutiva che ci ha tanto colpito, da chi sono stati eseguiti? Nel 1989, quando li vidi
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parsimoniosa e al tempo stesso raffinatissima, con punta d’argento e biacca su carta leggermente colorata, hanno la strepitosa qualità naturalistica e la
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Ma vediamo come Luca Signorelli e Bartolomeo della Gatta hanno organizzato il racconto per immagini della scena mosaica (tav. 9a). In un paesaggio
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Ma il gusto sperimentale e il sottile intellettualismo che gli sono propri, hanno indotto il Pontormo ad utilizzare il metodo della «narrazione
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parte quei movimenti, quelle espressioni teatrali, a cui i moderni hanno dato il titolo di peinture d’expression. A imitazione degli artisti dell
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Vaticani. hanno programmaticamente forzato il sorvegliato equilibrio chiastico del canone policleteo.
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Ma oltre alle questioni connesse al tempo, e dunque alla cronologia, anche quelle legate allo spazio e alla geografia hanno a che fare, e parecchio
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proposto dagli artisti? Queste sono alcune delle domande più pressanti a cui i trattatisti hanno cercato di rispondere nel corso dei secoli
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esistita in una villa di Napoli. Nel corso dei secoli, dalle varie ekphráseis antiche e moderne hanno tratto ispirazione molti artisti, tra cui Sandro
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corso, preferì vendicarsi con un dipinto allegorico, di cui le antiche fonti ci hanno tramandato il contenuto e che Alberti così descrive: a destra vi
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quella tipologia di artista «saturnino», cui i coniugi Rudolf e Margot Wittkower, hanno dedicato il loro celebre libro: Nati sotto Saturno (1968
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modificando a proprio vantaggio il mondo fisico. I suoi strumenti, i suoi macchinari, le sue invenzioni hanno avuto origine dai suoi studi di fisica e di
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, immagini di opere d’arte di altri artisti che lo hanno preceduto. Ogni opera d’arte, in altri termini, è la risultante del rapporto che si instaura tra
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Torneremo su questo tema anche in altri capitoli del libro, per ora limitiamoci ad un paio di esempi concreti, che hanno il pregio di mostrare come
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, ha le sue abitudini percettive e queste, bene o male, hanno Fig. 1. Michelangelo da Caravaggio, La crocifissione di san Pietro, 1600-01, Roma
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corso dei secoli. Nate in molti casi con un intento dispregiativo, molte di esse hanno stentato parecchio a liberarsene e solo dopo svariate
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Leone XI dell’Algardi (fig. 51) è realizzato esclusivamente in marmo bianco e le sue statue non hanno la foga impetuosa di quelle berniniane; tutto l
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Gli evidenti limiti di tali definizioni hanno innescato e periodicamente alimentano tra gli storici dell’arte (come del resto anche negli altri
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lontana dalla tradizione classica, ma è come se questa si fosse andata prosciugando e disseccando. Sotto la lunga tunica le membra di Cristo non hanno
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nero, mentre in Cina è il bianco. Perfino i gesti non hanno un significato univoco, ed un gesto che da noi, ad esempio, esprime aperto dileggio, può
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