La storia dell'arte
artistici alpini, ma anche altrove. Si veda, ad esempio, il caso dei fratelli Jacopo e Lorenzo Salimbeni, due pittori marchigiani che furono attivi
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capanna, la Sacra Famiglia e gli altri due Magi, dall’animato corteo composto da animali, cavalieri, staffieri e in cui sono sicuramente presenti in
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acuta rappresentazione di umili dettagli della vita quotidiana: anche nella pittura di Gentile da Fabriano convivono questi due aspetti del Gotico
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), che faceva parte di un polittico destinato ad una chiesa di Pisa. L’interesse di questo confronto sta nel fatto che si tratta di due opere di ugual
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Veniamo ora ad un utile confronto tra due dipinti. Il primo, datato 1423, è una tavola della Kunsthalle di Brema rappresentante una Madonna con il
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Masaccio è opinione condivisa da tutti, così come si concorda nell’attribuirgli i due angeli in primo piano e l’angelo reggicortina di destra, che ha un
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che non metta a confronto queste due immagini che si fronteggiano nella Cappella Brancacci: il Peccato originale di Masolino ( fig. 95 ) e la
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Toscana all’alba del Quattrocento, proponiamo un confronto inusuale, ma stringente, che illustra in modo esemplare la contrapposizione tra questi due
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Il confronto è tanto più illuminante perché ci mostra due dipinti che hanno un medesimo soggetto: la Madonna della Misericordia. Si tratta di un
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assenza di profondità prospettica, a ergi ne allarga le sue braccia e due santi che l'affiancano, in secondo piano, so levano le estremità del suo
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analogia tra i due dipinti. Questo tipo di scelte, infatti, non era nella disponibilità del pittore. Noi siamo abituati a pensare erroneamente alla
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Altre immagini musive ravennati ancor più note sono quelle dei due cortei di dignitari, guidati, rispettivamente, dall’imperatore Giustiniano e da
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Scritture, hanno una loro ben precisa e calibrata spazialità, ma le due immagini che più interessano ai fini del nostro discorso sono quelle che simulano due
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comunicanti. O meglio, in due spazi comunicanti, uno dei quali occupa i due terzi della tavola. A sinistra vediamo l’anticamera in cui staziona Gioacchino, il
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Sullo sfondo della Consegna delle chiavi si staglia, al centro, un grande tempio a pianta ottagonale, coronato da una cupola e affiancato da due
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allontanano dal primo piano e rendendo in tal modo verosimile l’illusione di profondità prospettica. La figura di Cristo torna altre due volte in
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Pinacoteca Vaticana perché nel XIX secolo fu staccato dalla parete originaria) rappresenta papa Sisto IV Della Rovere in trono, circondato da due suoi
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Ma vediamo ora come i due artisti, Ghiberti e Brunelleschi, abbiano ricavato da questo tema due composizioni molto diverse, pur adattandole entrambi
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Leon Battista Alberti nel 1435, ma da lui tradotto anche in volgare. Diversamente dagli altri due suoi trattati sulle arti - il De statua, dedicato
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, che rimangono esclusi dalla rivelazione del divino, sottolineandone in questo modo l’eccezionalità. Anche queste due figure di Brunelleschi sono di
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Le antiche biografie brunelleschiane collegano la messa a punto del sistema prospettico alla realizzazione da parte di Filippo di due tavolette
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dispositivo occorreva essere in due. Uno dei due operatori, in piedi, tira lo spago fino a farlo toccare un qualsiasi punto dell’oggetto da disegnare (lo
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Il legame che univa Toscanelli ai due grandi architetti toscani e il nesso storico che è possibile stabilire tra l’attività di costoro e le grandi
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sacrilego cui alludono simbolicamente gli stemmi che adornano il camino. In essi, infatti, sono rappresentati due consueti emblemi di eresia: lo scorpione
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Il Quattrocento e il Cinquecento sono due secoli in cui la tarsia lignea godette di grande diffusione e impegnò artisti anche di notevole caratura
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, distribuite in modo simmetrico, da cui entravano e uscivano gli attori. Nei teatri più monumentali la scenae frons si protendeva ai lati con due corpi
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Ludovico il Moro che gli restavano da eseguire solo due teste: quella di Cristo, per la quale non voleva ispirarsi a modelli terreni e quindi doveva
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, l’artista aretino ha rimodellato l’organizzazione spaziale di Piazza dei Cavalieri, eliminando due delle sette vie medievali che vi confluivano
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due parti tali da far sì che la parte maggiore corrisponda alla media proporzionale tra l’intero segmento e la parte minore. La sezione aurea era
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, come non ne avevano avute le due tavolette con cui Filippo Brunelleschi aveva dato dimostrazione della perspectiva artificialis. La mia ipotesi è
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analitici confronti a tavolino tra fotografie e inducendolo a «battezzare» su due piedi la new entry, pronunciando il nome del suo autore e la sua
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dei due protomartiri santo Stefano e san Lorenzo, che sono tuttora visibili e, complessivamente, ben conservate. Ad Orvieto, città appartenente ai
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state eseguite solo due vele raffiguranti rispettivamente il Cristo giudice fra gli angeli e i Profeti (figg. 169-170).
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La Cappella di San Brizio è coperta da una volta a crociera in due campate (figg. 167-168). Nel giugno del 1447 l’équipe dell’Angelico cominciò la
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Tuttavia, al di là del fatto che la cornice fiorentina è scolpita e non dipinta come quella orvietana, c’è una profonda differenza tra le due opere
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analogie tra le due figure, ma dall’altra, che scarto impressionante tra la spirante energia vitale trasmessa dal ritratto colto dal vivo e l’ottusa
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due maggiori protagonisti, rispettivamente, della pittura e della scultura neoclassiche Jacques-Louis David e Antonio Canova mostrano di aver
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spaziale che è propria dell'immagine: se vediamo un personaggio che compare due o anche più volte in una stessa scena, esso deve essere rappresentato in
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scalate in profondità raccorda il «prima» con il «dopo», fungendo da indicatore vettoriale che aiuta l’osservatore a connettere i due poli
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Per esemplificare due modi diversi di articolare un racconto costituito da una sequenza di episodi compresenti in un singolo riquadro, possiamo
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due figli; l’altro sta inerpicandosi in cima alla scala, è anch’egli vestito di verde e ha gli stessi riccioli biondi del fratello. Il Pontormo gioca
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A ben vedere, tuttavia, Canova una differenza tra le due statue l’ha introdotta. Benché identiche, infatti, le gambe del Perseo e dell'Apollo
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Tutto ciò non poteva dunque non provocare una profonda crisi nel mondo dell’arte, che reagì all’entrata in scena della fotografia in due modi opposti
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si vedeva re Mida con due lunghe orecchie d’asino che tendeva la mano al Livore, un uomo pallido e ripugnante, il quale, a sua volta, guardava una
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Annibale. Il committente gli affidò l’esecuzione dei due dipinti laterali della Cappella, la cui visuale oltre ad essere fortemente limitata dalla
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invenzione e memoria, due termini che solo in apparenza sono contraddittori, ma in realtà sono due facce della stessa medaglia.
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Il primo esempio ce lo forniscono due quadri famosi, che sono entrambi conservati al Louvre. Per la verità, essi sono separati, in quell’immenso
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, tanto che anche i contemporanei considerarono, di fatto, i due scultori come rivali in competizione tra loro. Confrontiamo questi due celebri
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. 56. Jean-Antoine Watteau, Le due cugine, 1716 ca., Parigi, Musée du Louvre. Fig. 57. François Boucher, L'odalisca bruna, 1745, Parigi, Musée du Louvre
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, Portogallo, Germania esistono numerosi esempi non meno arditi e spettacolari. Ci accontentiamo di mostrarne due, uno a carattere profano ed uno
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