La storia dell'arte
pittore bolognese Amico Aspertini (fig. 4), dove la canonica capanna di legno si appoggia agli archi e alle colonne dirute di un antico tempio? E perché in
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cortese alpino, con la sua ordinata successione di mutevoli paesaggi, dove convivono, e talvolta si mescolano, i riti sociali svagati e piacevoli di
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, come nel caso, già menzionato, del gioco delle palle di neve, o come nella rappresentazione del mese di Dicembre (fig. 82), dove il pittore ha
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, dove il Fig. 83. Lorenzo (e Jacopo) Salimbeni, Storie di San Giovanni Evangelista, particolare, 1416, Sanseverino Marche (Macerata), Pinacoteca
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Cinquecento a causa di un incendio, e infine a Roma, dove si recò, chiamato dal papa Martino V Colonna, per decorare a fresco la navata maggiore di
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Prima di arrivare a Roma, però, Gentile fu a Firenze, dove lasciò quello che oggi è certamente il suo più celebre capolavoro: la pala con l
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, dove si stagliano le figure dei protagonisti della storia, minuscole dal punto di vista del formato, ma imponenti sul piano dell’effetto percettivo
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Ma veniamo agli affreschi nella Cappella fiorentina dei Brancacci al Carmine, dove Masolino e Masaccio lavorano fianco a fianco nel 1424-25, Fig. 91
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nel centro, essa funge da indicatore dell’eminenza del personaggio, come una sorta di aureola, che connota il luogo dove si manifesta il potere in tutta
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, dove l’artista, con uno sfoggio di maestria prospettica non dissimile da quello mostrato ad Assisi, ha voluto riprodurre in scorcio dal basso una lampada
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della mano destra verso il basso, dove spicca un’epigrafe in latino, in cui si celebrano le tante imprese edilizie del Pontefice: le chiese e i palazzi
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e maestro della prospettiva che fu Piero della Francesca. Egli poi si spostò in Lombardia, dove assorbì la lezione di Mantegna e di altri protagonisti
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Perfino nell’antica Grecia, che per la civiltà occidentale rappresenta uno dei luoghi dove maggiormente eccelsero le arti visive e l’architettura
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, quella nordica, dove si era sviluppato, come abbiamo visto, il gotico anche nella sua versione fiammeggiante e dove avrà origine, a fine Seicento, l
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su’ piani dove elle posano i piedi e di mano in mano dove elle scortassino e diminuendo a proporzione sfuggissino; il che prima si andava facendo a
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spettacoli si svolgevano o nelle piazze, dove venivano eretti teatri provvisori in legno, oppure nelle sale o nei grandi cortili di regge e palazzi
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spettacolari coreografie, che dilagavano nella platea, lo spazio compreso tra il palcoscenico e le gradinate dove sedeva il pubblico (fig. 156). Ci sono
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po’ imbalsamato, scelto per le grandi figure dipinte nelle vele è cosa diversa d quello scelto per gli ornati scarsamente visibili, dove il pittore ha
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a Benozzo Gozzoli, che si tenne, a cura di Giovanna Capitelli e Bruno Toscano, a Montefalco, in Umbria, nella chiesa-museo di San Francesco, dove si
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un ragazzo (tav. 6c), proviene dalla Royal Library di Windsor, mentre il terzo (tav. 6e), dove è rappresentata la testa paffuta di un bambino, fa
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della storia con il «filo d’Arianna» costituito dalla riconoscibilità dei protagonisti che si presentano più di una volta sulla scena, dove appaiono
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propria destra. Seguendo l’indicatore vettoriale delle due mani tese (tav. 8c), lo spettatore può ora dirigere il suo sguardo verso sinistra, dove trova
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scena (tav. 9b). Su quella rupe un angelo sta mostrando al vecchio Mosè la Terra Promessa, quella terra agognata dove «scorrono il latte e il miele
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, dove Giacobbe giace in attesa della morte. Sulla scala Giuseppe sale in compagnia di un bambino biondo con il vestito verde (tav. 11d). È uno dei suoi
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, di essere ammesso dal maestro nel suo atelier privato, dove poté ammirare la grande tela davidiana con il Leonida.
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idealmente in un mondo dove l’arte non era stata scalzata dal suo piedistallo sociale, ponendosi come modello e vertice della produzione dominante, l
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partire dalla rigidità quasi egizia dei kouroi arcaici (fig. 13), dove un primo accenno di moto e di precisazione anatomica si sviluppa semplicemente con
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Le prime pitture conosciute risalgono al Paleolitico Superiore e le troviamo spesso in grotte, dove il fuoco che proietta le ombre sulle pareti può
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forma dell’ambiente, era possibile per un normale visitatore solo sostando davanti alla balaustra posta all’entrata della Cappella Cerasi (fig. 3), dove
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nella Pietà di Michelangelo. Un fatto, comunque, è indubbio: diversamente da quanto accade in tutti i Versperbilder nordici, dove il corpo di Cristo è
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’accento è posto sulla beata armonia di un luminoso paesaggio mediterraneo, quello di Saint-Tropez, dove lavoro e tempo libero s’intrecciano
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mer», dove regnano «harmonie» e «joie de vivre», realizzando in pittura (e visualizzando sulla tela) quell’imperturbata âge d’or di cui l’utopia
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