La storia dell'arte
Inoltre non va sottovalutato il problema dell’iconografia, cioè non va sottovalutata la necessità di decifrare il soggetto di un’opera d’arte del
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Come accade spesso nella cultura figurativa del Gotico cortese, nel Ciclo dei Mesi il gusto per l’eleganza sofisticata e per un mondo da favola s
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, come nel caso, già menzionato, del gioco delle palle di neve, o come nella rappresentazione del mese di Dicembre (fig. 82), dove il pittore ha
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nella prima metà del Quattrocento, e pur provenendo da un ambiente totalmente differente rispetto a quello del pittore boemo Venceslao, condivisero la
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Gesù, che ha per protagonista Ottaviano Augusto. Essa narra che quel dominatore di popoli, fiero del suo immenso potere e della pace che aveva saputo
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La scelta del soggetto, molto diffuso in quegli anni, rifletteva non casualmente l’attività del committente. I Re Magi che portano le loro ricchezze
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Per concludere questo capitolo in cui abbiamo messo a confronto i caratteri del Gotico cortese con quelli della rivoluzione prospettica avviata in
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alle soglie del XVI secolo, è un manifesto esempio di persistenza del linguaggio ornato ed elegante del Gotico cortese: fondo oro, ma soprattutto, gusto
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Se è vero che le opere d’arte sono il prodotto del proprio tempo e ne portano impresse tutte le stimmate, è altrettanto vero che esse godono, in un
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lunga le più importanti in quanto in esse la manualità, seppur presente, era considerata del tutto secondaria rispetto al rilievo assunto dalle capacità
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grande pittore prospettico, risentì certamente della lezione di Piero ed anche di quella del padovano Andrea Mantegna, che praticò anche lui assiduamente
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Fig. 115. Andrea Mantegna, Camera degli Sposi, oculo del soffitto, 1474 ca., Mantova, Castello di San Giorgio. profondità. L’impatto di questo corpo
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Agostino Chigi fu senz’altro tra gli uomini più ricchi del suo tempo e non badò a spese per farsi costruire dal conterraneo Peruzzi una villa
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i grandi filosofi ammaestravano i propri allievi. A partire dal Quattrocento, nei maggiori centri culturali del Rinascimento come Roma o Firenze
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L’ordine dei Gesuiti era nato verso la metà del Cinquecento e si era subito affermato come uno dei principali strumenti (e prodotti) della
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audaci virtuosismi illusionistici e dagli sfondati prospettici più spettacolari. Tra gli esempi più clamorosi e imitati ricordiamo il Trionfo del nome di
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. Dall’alto delle cupole e dei soffitti, i pittori operavano le loro magie Fig. 126. Andrea Pozzo, copertura della crociera del transetto in trompe
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Battista Tiepolo, del quale ci limiteremo ad illustrare uno dei più grandiosi esempi di «sfondato»: quello che deflagra nella volta dello scalone
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», frutto di un processo che, come abbiamo visto, si è andato sviluppando nel corso del XIII e del XIV secolo, ma che giunge a piena maturazione a Firenze
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Ghiberti fa risaltare la bellezza fisica del corpo del giovane Isacco, introducendo un esplicito richiamo alla statuaria classica, cui fa riferimento
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Questa pagina con schemi illustrativi del sistema prospettico (fig. 131) appartiene al manoscritto del De pictura, un trattato scritto in latino da
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del corpo umano redatto dal medesimo autore tre anni dopo, il programmatico sforzo da parte di un esponente di punta della cultura figurati va d
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esplorazione territoriale che di lì a poco avrebbe portato Cristoforo Colombo e gli altri scopritori del Nuovo Mondo a ridisegnare, con le loro avventurose
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Nella letteratura artistica del Rinascimento maturo, questo svincolarsi dell’artefice da una misura del proprio compenso in termini di «ore lavorate
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Marche, che fu eseguita da Paolo Uccello per la pala con la Comunione degli apostoli, realizzata per la chiesa urbinate del Corpus Domini da un pittore
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Molto amico di Peruzzi fu l’architetto bolognese Sebastiano Serlio, autore di un Trattato di Architettura molto diffuso nell’Europa del Cinquecento
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Nella seconda metà del Cinquecento la veduta prospettica fissa fu sostituita da uno scenario mutevole, ovvero da scene che cambiavano a vista davanti
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collocata nell’Alta valle del Tevere, Piero si formò nella Firenze negli anni Trenta, collaborando con Domenico Veneziano. Ben presto Piero si emancipò
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La complessità del discorso prospettico di Piero emerge nel suo trattato De prospectiva pingendi, del quale vediamo una delle tante tavole
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Questa spiegazione ha il suo maggiore punto debole nell’effigie del presunto Barabba, che mai e poi mai vien fatto di pensare possa essere
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Nel 1482 l’Opera del Duomo contattò un pittore umbro perché completasse gli affreschi, Piermatteo da Amelia, ma l’operazione non andò in porto, così
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La Cappella di San Brizio è coperta da una volta a crociera in due campate (figg. 167-168). Nel giugno del 1447 l’équipe dell’Angelico cominciò la
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interessanti ai fini del nostro discorso sull’attribuzionismo.
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Lorenzo Ghiberti ha inserito tanto nella seconda che nella terza porta del Battistero fiorentino, di cui riproduco quello in assoluto più noto: il tondo
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In ultima analisi, nella virtuosistica «prestezza» del Notturno di Whistler va individuata una programmatica volontà di riecheggiare il concetto di
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muscoli tesi, e la camicia, scivolando, lascia scoperta una spalla mirabilmente tornita. Attorno al corpo del messaggero celeste il turbinio de panni
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Nel corso del XVII e del XVIII secolo s’infittisce la discussione teorica sul tema delle «arti sorelle», ovvero sui rapporti tra arti della parola e
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Quale miglior dimostrazione della orgogliosa irriducibilità del lavoro artistico ai tempi misurabili (e alle modeste pretese economiche) del lavoro
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gli artisti antichi sceglievano di rappresentare l’istante che precede o segue la «grande crisi» del soggetto, cioè l’acme drammatica di un racconto
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A ben vedere, tuttavia, Canova una differenza tra le due statue l’ha introdotta. Benché identiche, infatti, le gambe del Perseo e dell'Apollo
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molti critici del suo tempo ad accostare il pittore americano al gruppo degli Impressionisti, con suo grande e giustificato dispetto. Whistler
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figlia di Butade, un vasaio di Corinto, che per conservare un ricordo del suo amato in procinto di partire, ne aveva tracciato sul muro il ritratto
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Nel Quattrocento ritroviamo una tipologia simile di vedova afflitta in un’illustrazione di un poema trecentesco in terza rima del toscano Fazio degli
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Nel prosieguo del suo discorso sulla «pittura di storia» Alberti esemplifica ciò che intende a proposito dell’articolazione dei membri in un istoria
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La rappresentazione della storia di Meleagro, articolata nelle diverse e drammatiche scene del suo mito (Meleagro caccia e uccide il cinghiale
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Girodet, a sua volta, in quella Scène de déluge che fece talmente sensazione da esser preferita, nel 1810, alle Sabine del suo maestro David per l
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più avanti, ciò è avvenuto, ad esempio, per il termine Manierismo, che ha perso il suo originario significato negativo solo a partire dall’inizio del
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prossimo paragrafo i caratteri principali del cosiddetto Gotico cortese, che si sviluppò in tutta Europa Italia e Firenze comprese tra il secondo Fig
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interni Fig. 66. Parigi, Cattedrale di Notre-Dame, veduta verso l'entrata, fine del XII sec. Fig. 67. Chartres, Cattedrale, navata centrale, prima metà
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Questo problema è in genere ben presente ai responsabili degli odierni restauri, ma a dispetto del loro scrupolo scientifico è pressoché inevitabile
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