La storia dell'arte
aneddoti presi di peso dalla quotidianità e che distolgono l’attenzione di chi guarda dal soggetto principale, come i bambini che si azzuffano o come la
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spazio, del tempo e abitudini sensoriali condizionate dalla velocità della vita moderna, dalla serialità di ciò che ci circonda, dalla simultaneità
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. a.C., New York, Metropolitan Museum of Art. Fig. 102. Decorazione pittorica nel «secondo stile», dalla Villa di Boscoreale (Pompei), seconda metà del I
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controllare le linee prospettiche individuate dalla quadrellatura del pavimento e da elementi architettonici come i capitelli e le cornici delle volte, ci
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, intende sottolineare il ruolo chiave di Costantino nel favorire la diffusione del Cristianesimo nell’impero romano, tanto che egli è considerato dalla
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dalla caratterizzazione di tipo ritrattistico di molte figure del gruppo in primo piano. Percepiamo un’eco, lontana ma inequivocabile, del Tributo
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artisti locali dalla Corporazione, costituendosi come organizzazione autonoma, direttamente dipendente dal Granduca Cosimo de’ Medici e affrancata dalla
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Controriforma, ossia del contrattacco cattolico alla lacerazione prodotta nella cristianità dalla Riforma protestante. Si trattava di un ordine militante al
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Com’è noto, il soggetto della formella è tratto dalla Bibbia. Per mettere alla prova Abramo, Dio gli ordina di immolare il figlio Isacco. Abramo, pur
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, che rimangono esclusi dalla rivelazione del divino, sottolineandone in questo modo l’eccezionalità. Anche queste due figure di Brunelleschi sono di
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fondamentale polo artistico dell’età moderna, quello costituito dalla pittura fiamminga e olandese, il cui punto di partenza era stata una
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utilizzato la camera ottica da vari punti di vista, avvicinando e allontanando la camera dalla veduta per riuscire a definire anche i dettagli più minuti.
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., Urbino, Galleria Nazionale delle Marche. è svolto dalle differenti gradazioni cromatiche e luminose tra una parete e l’altra, nonché dalla finestra e
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costituita dalla stanza della bottega, geometricamente definita dal soffitto a travicelli, che evidenziano le linee di fuga della costruzione
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, davanti alla quale si ergeva il palcoscenico dominato dalla scenae frons, un monumentale scenario in muratura che rappresentava la facciata di un palazzo
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dalla contemporanea pratica prospettica, abbia interpretato la scenae frons in maniera del tutto impropria. Nel teatro antico, infatti, la scena a
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A prescindere dalla totale inattendibilità di questo racconto, è superfluo sottolineare l’importanza del suo messaggio di fondo: la creatività
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dalla condizione subalterna di garzone di bottega, esercitando la professione del pittore in modo autonomo e guadagnandosi una fama che gli valse
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uniformità espressiva comunicata dalla pur notevole «figura di repertorio» gozzolesca! In quest’ultima, l’illuminazione che spartisce in due il volto è
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, con figure ed elementi di repertorio, o che reagisca alle sollecitazioni dirette provenienti dalla presenza fisica di un modello in posa.
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) da comparire e poi rapidamente sparire «a comando» nel giro di tre o quattro anni, mi sembra davvero poco praticabile. Tanto più che proprio dalla
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della similitudine tra arti figurative e letteratura che stava molto a cuore agli artisti del Rinascimento, impegnati ad emanciparsi dalla condizione
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condensato un istante del racconto. Scorrendo da sinistra a destra ciascun riquadro e aiutati dalla riconoscibilità di ciascun protagonista della storia
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lunghezza, anche per indicare che non dalla terra, ma dal cielo proviene i messaggio di cui è latore. La veste leggera aderisce alle gambe, mostrandone i
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David su questo suo quadro, idee che Delécluze aveva potuto apprendere dalla viva voce dell’artista quando, da giovane, aveva frequentato il suo atelier.
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di graduale liberazione dalla schiavitù delle apparenze, che funge da innesco e da vitale, insostituibile nutrimento per l’immaginazione dell’artista
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Oltre alla presenza della firma, un’altra spia della volontà dell’artista di emanciparsi dalla condizione di semplice artigiano fu la comparsa di una
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Dopo un lungo periodo di eclisse nel corso del Medioevo, interrotto solo dalla presenza di qualche ricettario che costituisce il più evidente
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statua (1450 ca.) e il De re aedificatoria (1452) l’arte persegue consapevolmente il proprio riscatto dalla subalternità artigianale. In questi testi la
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Notevoli passi avanti nell’emancipazione dalla condizione artigianale di pittori e scultori vennero compiuti quando l’artista fu valutato in base
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lettera a Teodoro Amayden, in cui la pittura di storia è indicata come il genere artistico di maggior pregio, seguito dalla ritrattistica, dalla
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, ricalcando la silhouette del suo profilo proiettata dalla luce della lucerna sulla parete. Divenuta un soggetto caro ai pittori di età neoclassica (fig
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’esecuzione del Cenacolo). Questo stereotipo dell’artista «mago malinconico», la cui ispirazione si presenta sotto forma di furore, ci arriva dunque dalla
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tipologie psicofisiche in cui nel mondo antico si suddividevano gli esseri umani: esse erano determinate dalla diversa mescolanza dei quattro «umori
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cogliere le variazioni e sfumature di significato implicite in questi cambiamenti determinati dalla creatività di artisti, che attingendo al repertorio
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ignorando il primo. Lo stesso dicasi per David, che certamente derivò il tema del «braccio della morte» dalla pala di Caravaggio, opera a lui ben nota
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La storia della figura allegorica della Malinconia, con le sue curiose vicissitudini e metamorfosi, così come quella delineata dalla «ripetizione
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formazione e di elaborazione di ogni singola opera d’arte. Queste infatti dipendono non solo dall’immaginazione dell’artista e dalla sua osservazione
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’assegnazione di un premio nella categoria dei quadri di storia, prende spunto proprio dalla sineddoche visiva del dipinto di Poussin, ma, per così dire
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articolo della «Revue anarchiste», Signac si propone di dar vita ad una grande tela-manifesto, in cui allo stile rivoluzionario rappresentato dalla
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dalla tela di Poussin ad un processo di rielaborazione così originale e stravolgente da sventare preventivamente qualsiasi accusa di plagio), passiamo
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, che ama l’ordine e la misura, si ispira alla statuaria antica, rifugge dalla rappresentazione di pose e moti dell’animo troppo accesi e concitati
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critiche utilmente spendibili nel dibattito storiografico. La verità è che, anche volendo prescindere dalla singolarità di ogni esperienza artistica
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immodificabili, fossilizzati. L’unica variante ammessa derivava dalla qualità esecutiva di cui era capace l’artista e dalla maggiore o minore preziosità
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dalla scultura di Nicola Pisano e dei suoi seguaci come Arnolfo di Cambio e Giovanni Pisano, che abbandonarono la tradizione bizantina, ispirandosi
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occhi chiusi, e il corpo che si inarca con dolorosa eleganza, discostandosi dalla croce. Certi schematismi nella rappresentazione dell’anatomia
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dalla piazza e dal sagrato della chiesa.
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respinte dalla Chiesa di Roma, in cui molto forte era il retaggio della tradizione classica. Papa Gregorio Magno, che fu papa dal 590 al 604, Fig. 69
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favorito la contaminazione tra civiltà gotica e civiltà bizantina (e, più in generale, orientale). Dalla tradizione dell’architettura bizantina e tardo
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onde flessuose. Panneggi assai poco realistici, che sembrano fluttuare e ricadere in modo indipendente dalla legge di gravità. Santa Caterina d
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