La storia dell'arte
Cinquecento a causa di un incendio, e infine a Roma, dove si recò, chiamato dal papa Martino V Colonna, per decorare a fresco la navata maggiore di
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eleganti e flessuose in un paesaggio gaio, fiorito e quanto mai vario, illuminato dal fondo dorato, Masaccio ha preferito far campeggiare i suoi
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Santa Maria del Carmine, Cappella Brancacci. Fig. 96. Masaccio, La cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre, 1425 ca., Firenze, chiesa di Santa
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’iconografia cara a quelle Confraternite della Misericordia, assai diffuse fin dal Medioevo, che erano associazioni laiche, ma con fini religiosi e
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Vediamo qualche esempio di questa svolta epocale nella rappresentazione figurativa, preannunciata fin dal II-III secolo d.C. Fra il V e il VI secolo
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classica e di una nuova attenzione alla concreta fisicità del reale, filtrata anche dalle novità provenienti dal Gotico d’oltralpe. E una svolta che ha
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d’arte contemporanea sono state concepite dal loro autore come «opere aperte». In altre parole, come un progetto di comunicazione che non si presenta
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, organizzate in corporazioni. A partire dal XV secolo ma a ben vedere le prime avvisaglie sono già presenti in Giotto gli artisti svilupparono una sempre
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nella villa romana di Agostino Chigi, la cosiddetta Farnesina (fig. 119). Definito dal sultano turco «il più gran mercante della cristianità», il senese
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artisti, sollevandoli dal loro stato d’inferiorità sociale. Grande, ad esempio, era l’ammirazione per Fidia, che oltre ad essere lo straordinario scultore
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Gesù, eseguito dal genovese Giovan Battista Gaulli detto il Baciccio nella volta della navata della chiesa del Gesù (fig. 124) e la Glorificazione di
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servizio del potere pontificio, caratterizzato da una ferrea disciplina e dal culto dell’obbedienza gerarchica: una sorta di agguerrita milizia cattolica
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Già a partire dal primo Seicento erano cominciate a svilupparsi le specializzazioni, con artisti che si dedicavano esclusivamente alla progettazione
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alla cornice mistilinea e polilobata prescritta dal concorso. Ghiberti, benché coetaneo di Brunelleschi, appare artista più maturo sul piano delle
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costituito dal dorso dell’asino, che forma un blocco quasi compatto con le rocce che servono da piano d’appoggio ad Abramo e all’ara sacrificale. I
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Il trattato di prospettiva e geometria pubblicato dal grande pittore tedesco Albrecht Dürer nel 1525, rappresenta, assieme a quello sulle proporzioni
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’intersezione della piramide visiva, ossia il quadro da dipingere, è sostituita dal telaio a cui è incernierato lo «sportello». Per azionare il
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, xilografia dal Trattato di prospettiva e geometria (1525). Fig. 135. Albrecht Dürer, Disegnatore di liuto, xilografia dal Trattato di prospettiva e
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sistematico uno strumento che era comparso già verso la fine del Cinquecento, ma che si era diffuso soprattutto a partire dal secolo successivo nei Paesi
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costituita dalla stanza della bottega, geometricamente definita dal soffitto a travicelli, che evidenziano le linee di fuga della costruzione
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Una seconda «scatola» geometrica, più piccola, è costituita dal bancone del mercante, che ha, tra l’altro, il compito di ribadire ulteriormente le
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A partire dal Cinquecento, la pratica della scenografia teatrale fu, accanto a quelle dello «sfondato» illusionistico e del vedutismo, il campo di
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. 153. Sebastiano Serlio, La scena tragica, incisione dal Trattato di Architettura, II libro (1545). Fig. 154. Sebastiano Serlio, La scena comica
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teorico della prospettiva. In questa duplice veste lasciò una forte impronta nel ducato di Urbino, guidato allora dal volitivo e intraprendente duca
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inquadrato da un arco, dal quale si gode una scenografica veduta angolare della piazza (fig. 163).
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iconografico. Fig. 164. Piero della Francesca, Studio di teste, dal trattato De prospectiva pingendi, 1475 ca. Fig. 165. Piero della Francesca
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Dal punto di vista compositivo, come abbiamo detto, il quadro è costruito secondo il modulo della sezione aurea: la parte sinistra, che termina con
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, da solo, l’intera collettività ebraica, cui Barabba viene consegnato dal governatore, in omaggio ad una consuetudine che si ripeteva ad ogni Pasqua
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battersi per l’unificazione e per una crociata che riscattasse Costantinopoli e la Terra Santa dal dominio musulmano.
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l'autore di un’opera d’arte ed a stabilirne, in via approssimativa, la cronologia, basandosi principalmente sui dati visivi ricavati dal suo stile
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spazio e nel tempo. Quando ci si trova di fronte ad un’opera di cui non conosciamo l’autore, i dati visivi che ricaviamo dal suo stile (ma va da sé che
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causa delle particolari circostanze di «scarsa visibilità» previste per esse fin dal progetto originario. Infatti, contrariamente a quel che si
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potrebbero essere state dipinte da uno qualsiasi dei suoi aiuti. Le meno riuscite (tavv. 3a-c) potrebbero essere state eseguite dal nipote Giovanni di
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analogie tra le due figure, ma dall’altra, che scarto impressionante tra la spirante energia vitale trasmessa dal ritratto colto dal vivo e l’ottusa
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ritratti dal vivo che hanno un’audacia sperimentale e una freschezza esecutiva che ci ha tanto colpito, da chi sono stati eseguiti? Nel 1989, quando li vidi
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chiariscono il parallelismo teologico istituito dal programma iconografico. Sulla prima corre, infatti, la scritta REPLICATIO LEGIS SCRIPTAE A MOISE («Mosè
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alla spettacolare scala curva escogitata dal Pontormo, ma userà la tipica «ripetizione» della «narrazione continua» in senso proprio, ovvero ripetendo
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, dal 1800 al 1814. Il tema è ben noto: un drappello di trecento Spartani, guidati da Leonida, s’immolano al passo delle Termopili per rallentare l
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bozzetto su un tema prescritto dal maestro. Un certo anno il tema fu proprio quello cui David stesso stava lavorando in proprio: Leonida alle
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Bonaparte progettato da Giovanni Antonio Antolini per celebrare le imprese napoleoniche, fu invece acquistata dal Papa e sistemata in Vaticano sul
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bianco, e così via nei quali Whistler adotta, non a caso, espressioni tratte dal lessico dei musicisti.
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idealmente in un mondo dove l’arte non era stata scalzata dal suo piedistallo sociale, ponendosi come modello e vertice della produzione dominante, l
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Pietro: quest’ultime erano certamente di gran valore perché più costose dal punto di vista della materia usata, ma la porta di Filarete dichiara Flavio
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potenzialità. Ne risulta una forma che dipende, oltre che dall’immaginazione dell’artista, dalle sue capacità tecniche e dal loro interagire con le
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L’arte, all’origine, equivaleva di fatto ad una pratica magica. In età paleolitica, l’artista era circondato dal timore e dal rispetto che spettava
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«malinconico» (o «atrabiliare»). Quest’ultima tipologia, dominata astrologicamente dal pianeta Saturno, era considerata fin dai tempi di Aristotele quella in
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committenza ma per compratori generici, il che esimeva l’artista dal preoccuparsi di adattarle all’ambiente e alle condizioni specifiche in cui, una volta
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Fin dal Trecento, in area tedesca era nato un tipo di gruppo scultoreo con la Madonna che tiene in braccio il cadavere del Cristo morto, il
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partire dal Pantheon, dal Colosseo, dalle Terme di Caracalla e di Diocleziano e da tutti gli altri grandi ruderi romani. Nel contesto di questa appassionata
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cattedrale gotica svetta, attorniata dal gregge minuto delle case, disposte l’una addossata all’altra nelle viuzze strette e tortuose che si diramano
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