La storia dell'arte
raccoglie un’infinità di leggende relative alla vita di Cristo e dei Santi, si legge che al tempo della nascita di Gesù i Romani, vivendo da parecchi anni
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gloria avrebbe cancellato perfino il ricordo del suo pur immenso potere. L’arco trionfale in rovina alle spalle della Natività di Cristo riassume
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Milvio. Com’è noto, Costantino attribuiva questa sua vittoria al favore di Cristo, il cui simbolo della croce aveva fatto inalberare sulle insegne del
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scene più elogiate e imitate di tutta la pittura fiorentina. Giunto a Cafarnao, Cristo, attorniato dagli apostoli, vede venirgli incontro un gabelliere
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loro braccia levate il monogramma di Cristo, rappresentato al centro, all’interno di un tondo. Le quattro figure alate scandiscono la volta in quattro
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, i singoli atti della storia di Cristo). Una suggestione, questa voluta da Giotto, che implica, in qualche modo, un ruolo attivo svolto dallo
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fondata sull’amore e sul sacrificio di Cristo per 1 umanità. Gli archi di trionfo, invece, sono un esplicito richiamo all’arco edificato da Costantino per
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rappresenta un episodio che non è narrato nei Vangeli, ma che costituisce un cardine ideologico per la Chiesa di Roma, in quanto rappresenta Cristo che
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antichi Cesari, nell’era e sotto il segno di Cristo.
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Di Mantegna, in questo contesto, non possiamo non ricordare anche la celebre tela di Brera con il Cristo morto (fig. 116), brutalmente scorciato in
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Un esempio che fece scuola nel campo della finzione prospettica applicata Fig. 116. Andrea Mantegna, Cristo morto, 1475-80 ca., Milano, Pinacoteca di
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inondato di luce verso cui s’invola la figura di Cristo nel suo moto ascensionale. Nella cupola Fig. 121. Antonio Allegri detto il Correggio, La
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tema è sempre stato identificato come una prefigurazione del sacrificio sulla croce di Cristo, figlio di Dio. In altri termini, per la teologia cristiana
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cui Gesù Cristo preannuncia che sarà tradito da uno di loro: moti e volti che esprimono stupore, afflizione, incredulità scandalizzata, orrore
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meglio, per la testa di Giuda si sarebbe ispirato «a quella di quel priore tanto importuno e indiscreto». Mentre secondo Vasari, la testa di Cristo fu
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Ludovico il Moro che gli restavano da eseguire solo due teste: quella di Cristo, per la quale non voleva ispirarsi a modelli terreni e quindi doveva
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, 1872-73, Londra, Tate Gallery. Cristo da una vera bottega di falegnameria ubicata a Londra in Oxford Street, stipandola di personaggi e di oggetti la
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Uno dei dipinti più celebri di Piero, in cui la composizione è basata sulla sezione aurea, è la Flagellazione di Cristo (fig. 165), una tavoletta
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che un uomo, per quanto politicamente importante, potesse essere paragonato in modo diretto alla figura sacra di Cristo.
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percettive Fig. 166. Jacopo Bellini, Flagellazione di Cristo, 1430-50, Parigi, Musée du Louvre, Départment des Arts Graphiques. con cui Hope e Taylor l
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state eseguite solo due vele raffiguranti rispettivamente il Cristo giudice fra gli angeli e i Profeti (figg. 169-170).
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individuare la mano di fra’ Giovanni da Fiesole (ad esempio nel Cristo giudice al centro della vela) (fig. 169). In realtà è difficile arrivare ad
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giornata di lavoro, sottolineando così, in modo provocatorio, l’impossibilità di Fig. 9 John Everett Millais, Cristo nella casa dei suoi genitori, 1850
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il ripetuto andirivieni di Cristo tra il luogo dove prega appartato e quello dove sono rimasti i suoi discepoli poggia su due soli immagini del
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sconcertato, ma Cristo gli ordina di recarsi al mare, gettare un amo e pescare un pesce, nella cui bocca troverà la moneta da consegnare al gabelliere. Masaccio
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Apostolico Vaticano. Il programma iconografico del ciclo sistino è imperniato fondamentalmente sulla stretta concordanza tra la vita di Mosè e quella di Cristo
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ribadisce la legge scritta»), mentre sulla seconda l’iscrizione dichiara: REPLICATIO LEGIS EVANGELICAE A CHRISTO («Cristo ribadisce la legge evangelica
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curiosa trovata con cui Cosimo Rosselli ha risolto il problema di inserire altri episodi delle storie di Cristo successivi alla Cena, in stretto
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rappresentazione di temi analoghi, ed in particolare con quella del Trasporto del corpo di Cristo deposto dalla croce. Tra le molte derivazioni va segnalata
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’immaginario collettivo al corpo esanime di Cristo. Non c’è dubbio che ciò evocasse nel pubblico dell’epoca (e forse anche in quello attuale) un’aura di
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Fin dal Trecento, in area tedesca era nato un tipo di gruppo scultoreo con la Madonna che tiene in braccio il cadavere del Cristo morto, il
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Cristo.
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Prendiamo, ad esempio, un tema iconografico diffusissimo, il Cristo crocifisso, e vediamo come cambia, nel corso dei secoli, la resa anatomica del
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già rapporti con il mondo gotico transalpino: il suo Cristo non è più triumphans, bensì patients, vale a dire sofferente, con il capo reclinato, gli
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