La storia dell'arte
ciascun corpo proietta sul terreno, individuando i diversi piani di profondità determinati dalla disposizione di ciascun gruppo sulla scena. Siamo agli
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’attenzione compiaciuta nella rappresentazione dell’anatomia umana: colui che si è inginocchiato per ricevere il battesimo ha il corpo di un atleta. Masaccio
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Fig. 115. Andrea Mantegna, Camera degli Sposi, oculo del soffitto, 1474 ca., Mantova, Castello di San Giorgio. profondità. L’impatto di questo corpo
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Ghiberti fa risaltare la bellezza fisica del corpo del giovane Isacco, introducendo un esplicito richiamo alla statuaria classica, cui fa riferimento
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del corpo umano redatto dal medesimo autore tre anni dopo, il programmatico sforzo da parte di un esponente di punta della cultura figurati va d
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«difficoltà» dell’arte, in pieno Cinquecento, non era ormai più considerata la simulazione della tridimensionalità, ma la rappresentazione del corpo
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ardesia, rossastre, bianche o giallastre non perché l’artista intenda conferire alla scena un tono fiabesco, ma per differenziare bene un corpo dall
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illustrative (fig. 164). Piero analizza l’anatomia del corpo umano, individuandone i rapporti proporzionali ideali e mostrandone la proiezione prospettica da
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per l’immaginazione impetuosa e l’eroica rappresentazione del corpo umano, esaltato dall’energia scattante del disegno e dall’audacia e varietà degli
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narrazione: il compianto sul corpo di Mosè, che giace a terra senza vita, steso sul lenzuolo che gli servirà da sudario (tav. 9f).
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muscoli tesi, e la camicia, scivolando, lascia scoperta una spalla mirabilmente tornita. Attorno al corpo del messaggero celeste il turbinio de panni
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proietta in avanti il corpo del guerriero, l’orrore che gli si legge negli occhi, l’impeto con cui protende il braccio afferrando la testa di Medusa
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nel Doriforo il suo più canonico paradigma, si basa su un complesso gioco di equilibri e bilanciamenti nella rappresentazione del corpo umano, che
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storici o religiosi, popolati da personaggi che, attraverso la mimica, la gestualità e le posture del corpo, esprimono sentimenti, stati d’animo
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» fondamentali di cui si credeva fosse composto il corpo umano: il sangue, la flemma, la bile gialla e la bile nera (atra). A seconda della prevalenza dell’uno
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profondità, e dunque, nel caso del corpo umano, ricorrendo anche alla dissezione dei cadaveri. Ma questa funzione conoscitiva dell’arte, documentata da una
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cosa pende, mani, dito e capo; ogni cosa cade languido; ciò che ve si dà ad esprimere un corpo morto, qual cosa certo è difficilissima, però che in uno
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e compianto sul corpo dell’eroe), è un tema molto frequente nei rilievi dei sarcofagi romani e non è facile risalire a quale specifico rilievo
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’immaginario collettivo al corpo esanime di Cristo. Non c’è dubbio che ciò evocasse nel pubblico dell’epoca (e forse anche in quello attuale) un’aura di
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rilievo con il trasporto del corpo di Meleagro che la pala di Raffaello, ma potrebbe anche essersi limitato a derivare il suo spunto da quest’ultima
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nella Pietà di Michelangelo. Un fatto, comunque, è indubbio: diversamente da quanto accade in tutti i Versperbilder nordici, dove il corpo di Cristo è
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imponenza era doppia rispetto a quella dei più colossali edifici antichi: una basilica sul cui gigantesco corpo di fabbrica, paragonabile alle Terme di
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corpo di Cristo. In questo affresco in Santa Maria Antiqua a Roma dell’VIII secolo (fig. 60), il modo di rappresentare la figura umana deriva alla
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rende evidente il peso di quel corpo senza vita, che grava verso il basso e, per dirla con Dante, «come corpo morto cade».
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occhi chiusi, e il corpo che si inarca con dolorosa eleganza, discostandosi dalla croce. Certi schematismi nella rappresentazione dell’anatomia
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sacro: il Palazzo di Città a Lovanio (fig. 72) e il Chiostro grande della Cattedrale di Gloucester (fig. 73), un corpo di fabbrica che segna l’inizio del
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