La storia dell'arte
Una questione di fondo da affrontare in via preliminare è legata al fatto che la storia dell’arte, come dichiara la denominazione stessa di questa
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fiaba. Come abbiamo già detto, si trattava di un’arte improntata soprattutto ai sofisticati ideali della vita di corte, la quale, a sua volta, era
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, come nel caso, già menzionato, del gioco delle palle di neve, o come nella rappresentazione del mese di Dicembre (fig. 82), dove il pittore ha
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Per esemplificare come meglio non si potrebbe l’irriducibile diversità tra il linguaggio figurativo di Masaccio e quello di Masolino, non c’è manuale
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Abbiamo già accennato a quel ripudio delle formule schematiche ed astratte dell’arte bizantina che si configura come un recupero della tradizione
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chiavi. L’edificio al centro, come chiarisce anche un’eloquente iscrizione in cui si dichiara che la Cappella Sistina intende richiamarsi al Tempio di Sa
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tema è sempre stato identificato come una prefigurazione del sacrificio sulla croce di Cristo, figlio di Dio. In altri termini, per la teologia cristiana
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viene riportata con particolare enfasi e quasi con stupore, a conferma che artisti come Zeusi, Apelle o Fidia erano considerati eccezioni, rispetto alla
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spazi. Il congegno spaziale escogitato da Paolo Uccello finisce così per apparirci come una sorta di racconto dello spazio prospettico, prima ancora
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sfaccettate, per mettere alla prova la propria paziente perizia prospettica. Forme come il mazzocchio, un grosso cerchio rigido rivestito di panno che all’epoca
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bizzarrie prospettiche si addicono ad un genere «minore» come la tarsia lignea, una forma di decorazione a mezza strada tra arte e artigianato.
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più ampia e rigorosa applicazione delle leggi prospettiche. Leggi che, come abbiamo già precisato, dopo la prima fase dell’«invenzione della prospettiva
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ed apparati effimeri è vissuta come una sorta di ghiotta opportunità per sperimentare forme e invenzioni che, una volta realizzate e assimilate, è
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progettisti di macchine e automi per il cinema, come il ben noto Carlo Rambaldi, creatore di E.T.
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Personalmente credo poco a tali interpretazioni di carattere politico, mentre mi sembrano avvicinarsi di più alla verità ipotesi come quella
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, come non ne avevano avute le due tavolette con cui Filippo Brunelleschi aveva dato dimostrazione della perspectiva artificialis. La mia ipotesi è
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colleghi la condividano fino in fondo. Naturalmente si tratta di una disciplina storica molto particolare, perché ha come principale oggetto di ricerca
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Tuttavia, al di là del fatto che la cornice fiorentina è scolpita e non dipinta come quella orvietana, c’è una profonda differenza tra le due opere
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Antonio della Checca o da Giacomo da Poli, ma quelle di qualità più sostenuta, come ad esempio la testa di giovinetto con cuffia (tav. 3d), sembrano essere
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Ma la qualità figurativa delle teste dipinte negli esagoni di Orvieto subisce una brusca impennata verso l’alto, come abbiamo anticipato, in una
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Personalmente sono convinto che Fouquet, come del resto anche altri autori ed opere provenienti da Oltralpe, abbia avuto un ruolo importante nella
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Tutti sappiamo come funziona la strip di un fumetto. La narrazione viene frazionata in tante unità spaziali distinte, in ciascuna delle quali è
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come una rasoiata o una mossa di arte marziale, che sta alla base di tanta pittura orientale, cinese o giapponese, tesa ad esaltare la saettante
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Testamento, con Mosè indicato come typus Christi, ovvero come prefigurazione di Cristo. Uno stretto parallelismo e un confronto, da una parete all’altra
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unico istante rivelato dalla luce, che illumina il buio come un lampo, mostrandoci tutto il senso di incompiutezza e frammentarietà che emani da un
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Lessing, come abbiamo già anticipato, nel suo libro intitolato Laocoonte (1766), opera per primo una netta distinzione tra pittura e poesia
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Ecco quanto il maestro disse all’allievo in quell’occasione, o quanto meno, ecco come Delécluze ricostruisce questo episodio della sua giovinezza
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ha scoccato la freccia con cui ha ucciso il serpente Pitone), una serenità che, come Winckelmann descrive mirabilmente nella sua ékphrasis dell’Apollo
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’arte moderna: l’avventura dell’arte astratta, intesa come rappresentazione di ciò che non fa parte della realtà fenomenica e dunque è oltre la soglia
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considerato esclusivamente come tale e non come un ritratto della propria madre, quale in effetti è sotto l’aspetto meramente contenutistico. Per chiarire
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Tuttavia, come abbiamo detto, lo scarso prestigio sociale degli artisti iniziò ben presto ad entrare in contraddizione con la realtà di un
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Botticelli. Infatti, come avrete sicuramente già capito, a quest'ékphrasis dell’Alberti, il cui scopo era esortare gli artisti a dipingere quadri che
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esaltazione a stati di depressione (e qui, come capirete, torniamo all’aneddoto di Leonardo, che si blocca, tutto assorbito dai suoi pensieri, durante l
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di immagini già codificate effettuano innesti e producono ibridazioni da cui scaturiscono nuovi tipi iconografici. Si veda, ad esempio, come il tema
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Nel Cinquecento, come abbiamo visto, si affermò l’immagine allegorica della Malinconia, di cui Dürer ha tracciato il tipo iconografico più
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Nel suo De pictura Leon Battista Alberti indica la pittura di «istorie» come il più elevato genere pittorico e istituisce un implicito paragone tra l
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La storia della figura allegorica della Malinconia, con le sue curiose vicissitudini e metamorfosi, così come quella delineata dalla «ripetizione
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Torneremo su questo tema anche in altri capitoli del libro, per ora limitiamoci ad un paio di esempi concreti, che hanno il pregio di mostrare come
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Naturalmente non sempre le opere d’arte sono rimaste, come in questo caso, nei luoghi per i quali sono state concepite, ma se uno storico dell’arte
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Poussin, aggiungeremmo noi, ha agito come uno scrittore o un oratore che punta sull’efficacia espressiva della sintesi, utilizzando la ben nota
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pacificamente e gioiosamente. Il lavoro, del resto, non sembra comportare particolari fatica e sudore, ma si presenta anch’esso come «libera occupazione
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Il termine Gotico, ad esempio, compare per la prima volta nel linguaggio critico del pieno Rinascimento italiano come termine dispregiativo per
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Anche per le etichette storico-artistiche, come per le opere d’arte, può essere quanto mai istruttivo ripercorrerne le alterne fortune critiche nel
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Limitiamoci pertanto a ribadire come ciascuna grande «etichetta» rischia sempre di essere troppo generica se non si procede ad ulteriori suddivisioni
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Gli evidenti limiti di tali definizioni hanno innescato e periodicamente alimentano tra gli storici dell’arte (come del resto anche negli altri
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Prendiamo, ad esempio, un tema iconografico diffusissimo, il Cristo crocifisso, e vediamo come cambia, nel corso dei secoli, la resa anatomica del
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Questo processo giottesco di rimutare come scrisse Cennino Cennini «l’arte del dipingere di greco in latino» fu in realtà potentemente influenzato
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rende evidente il peso di quel corpo senza vita, che grava verso il basso e, per dirla con Dante, «come corpo morto cade».
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. La cattedrale gotica veniva sempre concepita come una struttura di imponenti dimensioni, che doveva dominare l’ambiente circostante. Ancora oggi, in
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cui vediamo un bellimbusto e una dama che incedono eleganti, pavoneggiandosi nei loro raffinati abiti alla moda, come fossero modelli ad una sfilata di
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