La storia dell'arte
senza guerre, eressero un Tempio della Pace, e poiché l’oracolo di Apollo aveva predetto che quel Tempio sarebbe durato fino a quando una vergine non
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Pur essendo consapevole della rivoluzione prospettica che si era affermata a Firenze (di cui sicuramente aveva una conoscenza, non sappiamo se
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Milvio. Com’è noto, Costantino attribuiva questa sua vittoria al favore di Cristo, il cui simbolo della croce aveva fatto inalberare sulle insegne del
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Gesù, che ha per protagonista Ottaviano Augusto. Essa narra che quel dominatore di popoli, fiero del suo immenso potere e della pace che aveva saputo
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moderatamente, affascinato. Prima, invece, sembrava poco incline all’Antico, che proprio a Firenze aveva tra i suoi massimi cultori artisti del calibro di
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nordico non conosceva l’originale lorenzettiano, ma ne aveva potuto trarre l’impianto spaziale più raffinato e spazialmente complesso di quanto gli
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(fig. 114). Inginocchiato davanti al Papa vediamo, invece, Bartolomeo Sacchi detto il Platina, l’umanista cui Sisto IV aveva affidato la direzione
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Mantegna, in quegli anni, non si era limitato a fingere su una tela o su una parete piana uno spazio tridimensionale, ma aveva addirittura concepito
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conferenze e dibattiti le rispettive discipline. Grazie anche alla conclamata eccellenza qualitativa di un linguaggio visivo che aveva avuto tra i suoi
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L’ordine gesuitico aveva creato con la sua chiesa principale a Roma la chiesa del Gesù un modello di edificio ecclesiastico e di ritualità liturgica
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In età barocca queste grandi macchine illusionistiche non furono utilizzate solo nelle chiese. Sulla scia di quanto aveva fatto vedere Piero da
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espansionistici del duca di Milano a danno della Repubblica fiorentina e l’annessione stabile di Pisa, che aveva assicurato a Firenze un sicuro sbocco sul
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alla sua rappresentazione, aveva reso il cielo mediante l’artificio di inserire sulla tavola una superficie specchiante di metallo, in cui si
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di Hans Vredeman de Vries, che è del 1604 (figg. 146147). Ma ormai, in questa fase tarda, la prospettiva aveva perduto il suo originario significato
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da indurre il priore del convento che - commenta sarcasticamente Vasari - aveva la pretesa di vederlo lavorare senza tregua, come fosse un ortolano
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principesco. Di norma tale facciata era scandita da colonnati su più ordini, ornata da statue disposte entro nicchie e aveva da tre a cinque porte
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Palladio, che aveva studiato con molto impegno l’architettura antica e conosceva bene il trattato di Vitruvio, costruì una cavea semicircolare (per
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Ruskin, forse il più celebre critico d’arte dell’epoca. Quest’ultimo aveva pubblicato sul «Times» una violenta stroncatura di un dipinto di Whistler
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più proprio quello su cui il pittore aveva scelto di apporre la propria firma? Tanto più che, di norma, i pittori apponevano la propria firma sulla
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la caduta di Costantinopoli aveva assunto i contorni di un trauma epocale, poiché era la prova concreta dell’estensione e della pericolosità dell
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non aveva assolutamente rivali. Quelle tre figure in primo piano, quella estremizzata inversione tra il soggetto principale che appare
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, come non ne avevano avute le due tavolette con cui Filippo Brunelleschi aveva dato dimostrazione della perspectiva artificialis. La mia ipotesi è
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La decorazione rimase pertanto interrotta allo stadio in cui l’aveva lasciata l'Angelico nella prima campagna estiva, quella del ’47, quando erano
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Durante il processo, di fronte alle perplessità suscitate dalla sproporzione tra il prezzo che egli aveva preteso per il Notturno e la rapidità con
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quella particolare condizione di preventivata scarsa visibilità aveva fatto scattare nella mente di uno o più pittori dell'équipe di Angelico un impulso a
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latino Orazio, che aveva dichiarato «ut pictura poësis», ovvero la poesia è come la pittura, l’accento della teoria artistica cadde sulle analogie
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David su questo suo quadro, idee che Delécluze aveva potuto apprendere dalla viva voce dell’artista quando, da giovane, aveva frequentato il suo atelier.
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che aveva bisogno di cinque anni di tempo e di una villa con dodici servitori. Dopo cinque anni il disegno non era ancora cominciato. «Ho bisogno di
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era del resto peregrina. Canova, infatti, aveva concepito la statua come imitazione dell’Apollo, tanto che, quando l’ebbe completata, la esibì nel suo
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Canova ha dunque realizzato il capolavoro che Diderot aveva preconizzato: ha saputo rappresentare nella marmorea fissità spaziale di questa statua
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regionali dell’Italia preunitaria. Ma diversamente dal suo amico letterato, che aveva speso la sua vita in un lavoro esclusivamente sedentario, in
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dipinto che il grande artista greco Apelle aveva eseguito per difendersi dalla calunnia di un pittore suo rivale, Antifilo, che lo aveva accusato di aver
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figlia di Butade, un vasaio di Corinto, che per conservare un ricordo del suo amato in procinto di partire, ne aveva tracciato sul muro il ritratto
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inconsolabile» già nell’arte romana aveva subito uno «sdoppiamento» semantico, essendo stata adattata anche a tipo iconografico della Provincia capta (fig. 21
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. Fig. 30. Leonardo da Vinci, Acqua che percuote un argine, Manoscritto A, f. 63v, Parigi, Institut de France. e di Lascaux che millenni prima aveva
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Odescalchi a Roma. Sulla base delle velenose e spesso false affermazioni di Giovanni Baglione che aveva più di un motivo per detestare il Caravaggio, che gli
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quadro che lo aveva veramente colpito: «le Déluge de Poussin». Chateaubriand lo interpretò suggestivamente come una sorta di testamento spirituale e di
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Una decina d’anni prima Seurat, con Un dimanche à la Grande Jatte (fig. 43), aveva dato vita al suo grande manifesto di pittura monumentale e
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» con esse. Come il Bibbiena aveva imitato in tutto e per tutto le grandi commedie latine per poterle emulare, così Raffaello si proponeva di effettuare
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Gotico, anche in rapporto alle correnti stilistiche cui esso si era contrapposto e che aveva soppiantato.
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