Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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La storia dell'arte

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Pinelli, Antonio 50 occorrenze

La storia dell'arte

Una questione di fondo da affrontare in via preliminare è legata al fatto che la storia dell’arte, come dichiara la denominazione stessa di questa

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Alcuni anni fa si tenne a Trento, nel Castello del Buonconsiglio, una bellissima mostra dedicata al ruolo chiave svolto dai territori alpini nella

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’intreccia con quello per una descrizione attenta, fino al più minuto dettaglio della vita quotidiana, tanto da costituire una preziosa documentazione

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addetto al girarrosto. Accovacciato accanto al fuoco, lo osserviamo mentre con la sinistra aziona lo spiedo, girandolo lentamente, e con la destra si

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, ma ad una spazialità di tipo empirico. Al centro, in primo piano, il giovane Re Mago biondo svolge la funzione di spartire la scena sacra, con la

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rivolta anche alle radici di ogni singola pianta), ma al tempo stesso con una forbita squisitezza stilistica.

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Nel battesimo dei neofiti (fig. 94), scena dipinta quasi interamente da Masaccio, è rappresentato san Pietro che battezza i nuovi convertiti al

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al contributo dei fratelli Pietro e Ambrogio Lorenzetti, pittori nativi di Siena. Nella Presentazione di Gesù al tempio (fig. 109), Ambrogio

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Nei manuali correnti è dedicata scarsa attenzione al variabile ruolo sociale attribuito agli artisti nel corso dei secoli, in base alla rilevanza che

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, di essere sopravvissute al contesto storico nel quale e per il quale furono prodotte, esse si presentano di fronte a noi al tempo stesso invitanti e

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Sullo sfondo della Consegna delle chiavi si staglia, al centro, un grande tempio a pianta ottagonale, coronato da una cupola e affiancato da due

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vista molto ravvicinato, posto appena al di sopra dei piedi del letto funebre. In questo caso, Mantegna sembra aver usato la prospettiva in funzione

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. Dio ricompenserà Abramo per la sua eroica devozione e, in luogo di Isacco, un montone verrà destinato al sacrificio.

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dallo spago teso che ha un capo fissato al chiodo, mentre l’altro capo va a toccare vari punti dell’oggetto da riprodurre (in questo caso, un liuto). L

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. Donatello, amico di Brunelleschi, applicò i principi della prospettiva al bassorilievo, inventando la tecnica del cosiddetto «stiacciato». Lo

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completare il lavoro. Non ottenendo nulla dall’indispettito pittore, il priore finì con il rivolgersi al duca di Milano, Ludovico il Moro, Fig. 7

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corretta imitazione dell’antico, introducendo una veduta di città in legno, cartapesta e stucco, sotto forma di tre strade che si irradiano al di là

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Sta di fatto che il contributo più vistoso di architetti e pittori al teatro rinascimentale consistette nell’ideare e realizzare grandi scenari

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L’aneddoto si conclude, come spesso in Vasari, con un finale ridanciano: il pittore dichiara al duca che, alla lunga, non riuscendo ad immaginare di

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Uno dei maggiori protagonisti della prospettiva quattrocentesca fu Piero della Francesca. Nato intorno al 1415-20 a Borgo Sansepolcro, cittadina

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si tengano rigorosamente al di fuori del Pretorio (per non contaminarsi: cfr. Giovanni, 18, 28), sia del perché siano così poco interessati al dramma

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Nel 1446, fra’ Giovanni da Fiesole si trovava a Roma al servizio di papa Niccolò V, per il quale dipingeva, tra l’altro, la cappella «parva et

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moderno che con la sua rivoluzione industriale metteva in crisi il tradizionale ruolo sociale dell’artista, vagheggiava un alquanto improbabile ritorno al

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individuare la mano di fra’ Giovanni da Fiesole (ad esempio nel Cristo giudice al centro della vela) (fig. 169). In realtà è difficile arrivare ad

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Tuttavia, al di là del fatto che la cornice fiorentina è scolpita e non dipinta come quella orvietana, c’è una profonda differenza tra le due opere

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tiro di pietra» per pregare da solo. Duccio rappresenta al centro della scena Gesù che parla con Pietro, Giacomo e Giovanni (tav. 7b), mentre sulla

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sconcertato, ma Cristo gli ordina di recarsi al mare, gettare un amo e pescare un pesce, nella cui bocca troverà la moneta da consegnare al gabelliere. Masaccio

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Nell’affresco che sta di fronte al Testamento e morte di Mosè, Cosimo Rosselli ha occupato l’intero spazio con la rappresentazione dell’Ultima Cena

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disseminate figurette variamente raggruppate. Il filo del racconto, in realtà, si dipana a partire dallo sfondo, sulla montagna che svetta al centro della

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Con la tavola rappresentante Giuseppe in Egitto (tav. 11a), eseguita da Jacopo Pontormo intorno al 1519 per la camera da letto del mercante

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continua» non per semplificare e chiarire i nessi tra i diversi episodi, ma al contrario, per moltiplicare le ambiguità e le «trappole» visive tese all

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allora era allievo del Pontormo). Riconosciamo però Giuseppe, grazie ai colori delle sue vesti e al copricapo, nella figura che siede su un carro, ai

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arti visive. Nel commentare un proprio dipinto, La raccolta della manna, eseguito per Monsieur de Chantelou ed ora conservato al Louvre (tav. 16a

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, dal 1800 al 1814. Il tema è ben noto: un drappello di trecento Spartani, guidati da Leonida, s’immolano al passo delle Termopili per rallentare l

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glorificazione del potere, alla trasmissione della memoria dei grandi uomini e dei grandi eventi storici, al gusto e al culto della bellezza.

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molti critici del suo tempo ad accostare il pittore americano al gruppo degli Impressionisti, con suo grande e giustificato dispetto. Whistler

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Al contrario, Whistler, piuttosto che al Medioevo, guardava ad una realtà esotica il Giappone, la Cina altrettanto lontana, se non nel tempo, nello

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del creatore artistico. E se ne troviamo, non a caso si tratta quasi sempre di firme di artisti greci o appartenenti al mondo ellenizzato. L’unico

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artistica connessa al carattere «saturnino», ovvero al carattere dominato da Saturno, pianeta considerato cogitabondo e «malinconico», perché procede

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cogliere le variazioni e sfumature di significato implicite in questi cambiamenti determinati dalla creatività di artisti, che attingendo al repertorio

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affascinante e complesso. Ma lo stesso artista tedesco attinse anche al repertorio iconografico della Provincia capta, per commentare, con un parodistico e

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Per tali ragioni possiamo senz’altro dire che Leonardo era al tempo stesso scienziato ed artista: come scienziato indagava la realtà per conoscerla

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Il primo esempio ce lo forniscono due quadri famosi, che sono entrambi conservati al Louvre. Per la verità, essi sono separati, in quell’immenso

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vuole approfondire l’interpretazione di un’opera non può trascurare l’importanza di questo fattore relativo al contesto ambientale di partenza, e

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al dramma lasciando libero campo all'immaginazione dello spettatore.

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Per la verità, nella tela di Signac non mancano specifici richiami al repertorio simbolico della tradizione anarchica (il gallo, il seminatore), ma l

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Il sotterraneo ma documentabile rapporto che lega la tela di Matisse al quadro-manifesto di Signac insinua dunque un insospettabile venticello di

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non è mai così. In un’epoca vi può essere una tendenza egemone, ma non fino al punto da esaurire in se stessa ogni fenomeno artistico. Nel Seicento

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società teocratica e rigidamente gerarchizzata, che poneva al vertice l’imperatore, il cui potere era considerato diretta emanazione del potere divino

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tardogotico, che nella sua facciata rivolta verso la piazzetta San Marco risale al pieno Quattrocento. In genere, è la parte inferiore di una costruzione a

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