La storia dell'arte
Una questione di fondo da affrontare in via preliminare è legata al fatto che la storia dell’arte, come dichiara la denominazione stessa di questa
La storia dell'arte
Alcuni anni fa si tenne a Trento, nel Castello del Buonconsiglio, una bellissima mostra dedicata al ruolo chiave svolto dai territori alpini nella
Pagina 103
La storia dell'arte
’intreccia con quello per una descrizione attenta, fino al più minuto dettaglio della vita quotidiana, tanto da costituire una preziosa documentazione
Pagina 105
La storia dell'arte
addetto al girarrosto. Accovacciato accanto al fuoco, lo osserviamo mentre con la sinistra aziona lo spiedo, girandolo lentamente, e con la destra si
Pagina 108
La storia dell'arte
, ma ad una spazialità di tipo empirico. Al centro, in primo piano, il giovane Re Mago biondo svolge la funzione di spartire la scena sacra, con la
Pagina 112
La storia dell'arte
rivolta anche alle radici di ogni singola pianta), ma al tempo stesso con una forbita squisitezza stilistica.
Pagina 115
La storia dell'arte
Nel battesimo dei neofiti (fig. 94), scena dipinta quasi interamente da Masaccio, è rappresentato san Pietro che battezza i nuovi convertiti al
Pagina 123
La storia dell'arte
al contributo dei fratelli Pietro e Ambrogio Lorenzetti, pittori nativi di Siena. Nella Presentazione di Gesù al tempio (fig. 109), Ambrogio
Pagina 139
La storia dell'arte
Nei manuali correnti è dedicata scarsa attenzione al variabile ruolo sociale attribuito agli artisti nel corso dei secoli, in base alla rilevanza che
Pagina 14
La storia dell'arte
, di essere sopravvissute al contesto storico nel quale e per il quale furono prodotte, esse si presentano di fronte a noi al tempo stesso invitanti e
Pagina 14
La storia dell'arte
Sullo sfondo della Consegna delle chiavi si staglia, al centro, un grande tempio a pianta ottagonale, coronato da una cupola e affiancato da due
Pagina 146
La storia dell'arte
vista molto ravvicinato, posto appena al di sopra dei piedi del letto funebre. In questo caso, Mantegna sembra aver usato la prospettiva in funzione
Pagina 151
La storia dell'arte
. Dio ricompenserà Abramo per la sua eroica devozione e, in luogo di Isacco, un montone verrà destinato al sacrificio.
Pagina 167
La storia dell'arte
dallo spago teso che ha un capo fissato al chiodo, mentre l’altro capo va a toccare vari punti dell’oggetto da riprodurre (in questo caso, un liuto). L
Pagina 173
La storia dell'arte
. Donatello, amico di Brunelleschi, applicò i principi della prospettiva al bassorilievo, inventando la tecnica del cosiddetto «stiacciato». Lo
Pagina 182
La storia dell'arte
completare il lavoro. Non ottenendo nulla dall’indispettito pittore, il priore finì con il rivolgersi al duca di Milano, Ludovico il Moro, Fig. 7
Pagina 19
La storia dell'arte
corretta imitazione dell’antico, introducendo una veduta di città in legno, cartapesta e stucco, sotto forma di tre strade che si irradiano al di là
Pagina 194
La storia dell'arte
Sta di fatto che il contributo più vistoso di architetti e pittori al teatro rinascimentale consistette nell’ideare e realizzare grandi scenari
Pagina 195
La storia dell'arte
L’aneddoto si conclude, come spesso in Vasari, con un finale ridanciano: il pittore dichiara al duca che, alla lunga, non riuscendo ad immaginare di
Pagina 20
La storia dell'arte
Uno dei maggiori protagonisti della prospettiva quattrocentesca fu Piero della Francesca. Nato intorno al 1415-20 a Borgo Sansepolcro, cittadina
Pagina 203
La storia dell'arte
si tengano rigorosamente al di fuori del Pretorio (per non contaminarsi: cfr. Giovanni, 18, 28), sia del perché siano così poco interessati al dramma
Pagina 207
La storia dell'arte
Nel 1446, fra’ Giovanni da Fiesole si trovava a Roma al servizio di papa Niccolò V, per il quale dipingeva, tra l’altro, la cappella «parva et
Pagina 212
La storia dell'arte
moderno che con la sua rivoluzione industriale metteva in crisi il tradizionale ruolo sociale dell’artista, vagheggiava un alquanto improbabile ritorno al
Pagina 212
La storia dell'arte
individuare la mano di fra’ Giovanni da Fiesole (ad esempio nel Cristo giudice al centro della vela) (fig. 169). In realtà è difficile arrivare ad
Pagina 214
La storia dell'arte
Tuttavia, al di là del fatto che la cornice fiorentina è scolpita e non dipinta come quella orvietana, c’è una profonda differenza tra le due opere
Pagina 220
La storia dell'arte
tiro di pietra» per pregare da solo. Duccio rappresenta al centro della scena Gesù che parla con Pietro, Giacomo e Giovanni (tav. 7b), mentre sulla
Pagina 229
La storia dell'arte
sconcertato, ma Cristo gli ordina di recarsi al mare, gettare un amo e pescare un pesce, nella cui bocca troverà la moneta da consegnare al gabelliere. Masaccio
Pagina 231
La storia dell'arte
Nell’affresco che sta di fronte al Testamento e morte di Mosè, Cosimo Rosselli ha occupato l’intero spazio con la rappresentazione dell’Ultima Cena
Pagina 233
La storia dell'arte
disseminate figurette variamente raggruppate. Il filo del racconto, in realtà, si dipana a partire dallo sfondo, sulla montagna che svetta al centro della
Pagina 233
La storia dell'arte
Con la tavola rappresentante Giuseppe in Egitto (tav. 11a), eseguita da Jacopo Pontormo intorno al 1519 per la camera da letto del mercante
Pagina 234
La storia dell'arte
continua» non per semplificare e chiarire i nessi tra i diversi episodi, ma al contrario, per moltiplicare le ambiguità e le «trappole» visive tese all
Pagina 234
La storia dell'arte
allora era allievo del Pontormo). Riconosciamo però Giuseppe, grazie ai colori delle sue vesti e al copricapo, nella figura che siede su un carro, ai
Pagina 235
La storia dell'arte
arti visive. Nel commentare un proprio dipinto, La raccolta della manna, eseguito per Monsieur de Chantelou ed ora conservato al Louvre (tav. 16a
Pagina 238
La storia dell'arte
, dal 1800 al 1814. Il tema è ben noto: un drappello di trecento Spartani, guidati da Leonida, s’immolano al passo delle Termopili per rallentare l
Pagina 239
La storia dell'arte
glorificazione del potere, alla trasmissione della memoria dei grandi uomini e dei grandi eventi storici, al gusto e al culto della bellezza.
Pagina 24
La storia dell'arte
molti critici del suo tempo ad accostare il pittore americano al gruppo degli Impressionisti, con suo grande e giustificato dispetto. Whistler
Pagina 25
La storia dell'arte
Al contrario, Whistler, piuttosto che al Medioevo, guardava ad una realtà esotica il Giappone, la Cina altrettanto lontana, se non nel tempo, nello
Pagina 25
La storia dell'arte
del creatore artistico. E se ne troviamo, non a caso si tratta quasi sempre di firme di artisti greci o appartenenti al mondo ellenizzato. L’unico
Pagina 26
La storia dell'arte
artistica connessa al carattere «saturnino», ovvero al carattere dominato da Saturno, pianeta considerato cogitabondo e «malinconico», perché procede
Pagina 37
La storia dell'arte
cogliere le variazioni e sfumature di significato implicite in questi cambiamenti determinati dalla creatività di artisti, che attingendo al repertorio
Pagina 43
La storia dell'arte
affascinante e complesso. Ma lo stesso artista tedesco attinse anche al repertorio iconografico della Provincia capta, per commentare, con un parodistico e
Pagina 43
La storia dell'arte
Per tali ragioni possiamo senz’altro dire che Leonardo era al tempo stesso scienziato ed artista: come scienziato indagava la realtà per conoscerla
Pagina 48
La storia dell'arte
Il primo esempio ce lo forniscono due quadri famosi, che sono entrambi conservati al Louvre. Per la verità, essi sono separati, in quell’immenso
Pagina 59
La storia dell'arte
vuole approfondire l’interpretazione di un’opera non può trascurare l’importanza di questo fattore relativo al contesto ambientale di partenza, e
Pagina 6
La storia dell'arte
al dramma lasciando libero campo all'immaginazione dello spettatore.
Pagina 61
La storia dell'arte
Per la verità, nella tela di Signac non mancano specifici richiami al repertorio simbolico della tradizione anarchica (il gallo, il seminatore), ma l
Pagina 63
La storia dell'arte
Il sotterraneo ma documentabile rapporto che lega la tela di Matisse al quadro-manifesto di Signac insinua dunque un insospettabile venticello di
Pagina 68
La storia dell'arte
non è mai così. In un’epoca vi può essere una tendenza egemone, ma non fino al punto da esaurire in se stessa ogni fenomeno artistico. Nel Seicento
Pagina 72
La storia dell'arte
società teocratica e rigidamente gerarchizzata, che poneva al vertice l’imperatore, il cui potere era considerato diretta emanazione del potere divino
Pagina 84
La storia dell'arte
tardogotico, che nella sua facciata rivolta verso la piazzetta San Marco risale al pieno Quattrocento. In genere, è la parte inferiore di una costruzione a
Pagina 95