La storia dell'arte
, conoscere e saper riconoscere quel contenuto può essere essenziale ai fini della comprensione dell’opera e perfino per valutarne a pieno i valori formali.
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Prima di cedere lo scettro ai canoni razionalizzanti del Rinascimento, il Gotico indugiò a crogiolarsi nella luce fiammeggiante di questo lussuoso
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palle di neve mentre in lontananza vediamo due cacciatori che avanzano a fatica affondando nella neve fino ai polpacci, e tengono al guinzaglio coppie di
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rende molto innovativa rispetto ai trittici trecenteschi che si potevano allora ammirare a Firenze: differentemente da quanto accade in questi ultimi
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fortuna economica non gli impediva di essere un benefattore e che egli, come i Magi, si prosternava ai piedi di Dio, offrendogli le proprie ricchezze.
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organizzavano spettacoli che rievocavano le antiche venationes care ai Romani, con combattimenti tra fiere esotiche come orsi, tigri, leoni e
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-Donatello assume una posizione più moderata. Pur adottandone alcuni aspetti, non rinuncia ai ritmi fluidi ed eleganti della tradizione gotica. Prendendo
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prospettiva e dunque mescolandole ai personaggi della storia sacra, Fig. 92. Masaccio, Il tributo, 1425 ca., Firenze, chiesa di Santa Maria del Carmine
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linguaggi figurativi ed ha anche il pregio di ribadire che non sempre la cronologia si adatta agli schematismi manualistici in base ai quali il Gotico
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Scritture, hanno una loro ben precisa e calibrata spazialità, ma le due immagini che più interessano ai fini del nostro discorso sono quelle che simulano due
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significativi, in cui lo spazio figurativo è organizzato in base ai canoni prospettici messi a punto da Filippo Brunelleschi e divulgati dal
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di ordine intellettuale, conferivano ai loro adepti una condizione e considerazione sociale elevate. Esse erano a loro volta suddivise nelle Arti del
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misure alquanto ridotte, ma grazie ai sapienti scorci appare invece profondo e monumentale. Sullo sfondo c’è una statua che, guardandola dall
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alla scultura e il De re aedificatoria all’architettura - Alberti scelse di pubblicare il De pictura anche in volgare per consentirne la lettura pure ai
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superficie piana gli oggetti visibili e lo spazio a tre dimensioni in cui essi si collocano. Rispetto ai precedenti sistemi, che erano empirici e
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meno sostanziali ai principi della prospettiva artificiale, a cominciare da una rinuncia Fig. 134. Albrecht Dürer, Disegnatore di donna sdraiata
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Il legame che univa Toscanelli ai due grandi architetti toscani e il nesso storico che è possibile stabilire tra l’attività di costoro e le grandi
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, costernazione. Ai lati di Gesù, in sapiente contrapposto, due sono i personaggi di maggior spicco: Giovanni Evangelista, che ha un viso ingenuo e innocente
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una serie di aneddoti scherzosi (e derisori), il più noto dei quali racconta che il pittore rimaneva insensibile ai richiami della moglie che, la sera
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primi passi della sua «invenzione». Nella sua biografia dell’artista quattrocentesco, Giorgio Vasari insiste molto su questa propensione di Paolo ai
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, distribuite in modo simmetrico, da cui entravano e uscivano gli attori. Nei teatri più monumentali la scenae frons si protendeva ai lati con due corpi
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Gli intermezzi avevano quasi sempre una funzione allegorica a sfondo encomiastico, con allusioni alle virtù e ai meriti del principe nella cui reggia
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Gli «effetti speciali» degli scenografi italiani del passato rivivono oggi nella grande abilità scenotecnica che è universalmente riconosciuta ai
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dal praticare questo approccio metodologico, dedicandosi ai tanti aspetti della nostra disciplina che non ne richiedono, necessariamente, l
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dei due protomartiri santo Stefano e san Lorenzo, che sono tuttora visibili e, complessivamente, ben conservate. Ad Orvieto, città appartenente ai
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interessanti ai fini del nostro discorso sull’attribuzionismo.
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’alternativa tra tempi lunghi e brevi, quanto piuttosto sull’assurdità di vincolare la creazione artistica ai tempi certi e misurabili, quantitativamente
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Oggi, tuttavia, grazie ai binocoli e agli zoom delle macchine fotografiche, possiamo osservarle a nostro piacimento, apprezzarne la varietà e
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linguaggio aspro e stentato, che ben poco ha a che fare con quello dell’Angelico e del suo entourage. Grazie ai documenti d’archivio che ci parlano
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analoga, di cui abbiamo già sottolineato la conformità ai modelli più tipici del repertorio benozzesco. Da una parte sono innegabili le stringenti
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Abbiamo già chiarito, grazie ai documenti che parlano dei suoi lavori ornamentali sulla volta e a confronti stringenti con sue opere indubitabili che
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»). Poco prima di morire, sia Mosè che Cristo confermano ai propri seguaci le verità rivelate, ribadendo, rispettivamente, gli articoli della fede
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(tav. 10a), non senza inserire, ai due lati del proscenio, gruppi di astanti che sono certamente ritratti di personaggi contemporanei al pittore, e al
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complottato contro di lui e lo avevano venduto, facendo credere ai genitori che era morto (tav. 11b). Giuseppe è riconoscibile per il berretto rosso che ha
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J’ai trouvé une certaine distribution pour le tableau de M. de Chantelou, et certaines attitudes naturelles, qui font voir dans le peuple Juif la
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’avanzata del potente esercito persiano, dando così il tempo ai compatrioti di organizzare la propria difesa. Étienne-Jean Delécluze, che pubblicò nel
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Quale miglior dimostrazione della orgogliosa irriducibilità del lavoro artistico ai tempi misurabili (e alle modeste pretese economiche) del lavoro
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che rivestivano per la società un significato particolare, per via della loro peculiare funzione simbolica, connessa ai riti religiosi e civili: alla
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manualità non è ovviamente negata, ma svolge un aspetto secondario e subordinato ai presupposti teorici e progettuali dell’operato artistico. La
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, ricalcando la silhouette del suo profilo proiettata dalla luce della lucerna sulla parete. Divenuta un soggetto caro ai pittori di età neoclassica (fig
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diapositive o le immagini scansionate che possiamo ormai ottenere con un semplice click, facendo ricorso ai sempre più forniti database di Internet, e
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strumentoprincipe del disegno. Si pensi, a solo titolo di esempio, ai suoi rilievi cartografici, alle sue osservazioni sul corso dell’Arno (fig. 28) e ai suoi
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’istoria corrisponde all’oratio, i corpi ai periodi, i membri alle frasi, le superficie, infine alle parole».
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ai compagni di militanza pointilliste Maximilien Luce e Henri-Edmond Cross. Per non parlare del brillante critico Félix Fénéon, che fu addirittura
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Capitolina. Fig. 53. Domenico Zampieri detto il Domenichino, Apparizione della Vergine ai santi Nilo e Bartolomeo, 1608-09, Grottaferrata (Roma), Abbazia
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facile constatare come opere che in tutto e per tutto corrispondono ai canoni estetici e ai precetti neoclassici non solo continuino a nascere anche
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significativo a questa evoluzione in senso naturalistico della raffigurazione anatomica, attingendo ai modelli figurativi d’Oltralpe: nel Crocifisso di
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Questo problema è in genere ben presente ai responsabili degli odierni restauri, ma a dispetto del loro scrupolo scientifico è pressoché inevitabile
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spoglie per evitare distrazioni ai fedeli, che dovevano concentrarsi nel loro rapporto con Dio e seguire con attenta devozione le cerimonie liturgiche
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pietrificate. Quanto ai doccioni, che incanalano e scaricano l’acqua piovana all’esterno dell’edificio, essi prendono spesso forma di mostruosi animali
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