La sorte
trovava più il verso di smettere. - Basta, per carità! - lo interruppe padre Agatino - Ce lo direte quest'altra volta. Appena quello fu andato via e la
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fondo il paese, prendeva tutte le disposizioni per l'illuminazione, per le corse, pei fuochi; e don Delfo ripeteva: - È una pazzia!.. Se il colera
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All'alba del giorno quattro la comare Venera si levò, quietamente, per non destare il marito ubbriacatosi la sera innanzi e rovesciato sul letto
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, le terre deperiscono per mancanza di migliorie.... - Ma l'anno scorso.... - L'anno scorso? Sa di quanto è cresciuto il passivo, in quest'anno? Di
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. - Filomena! Aiuto.... - Che cosa vi prende adesso? - Lo stomaco.... aiuto... il colera! Quella lo afferrò per un braccio, scuotendolo, e avrebbe voluto
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Terlizzi, di padre in figlio, avevano sempre fatto i barbieri. Per questa ragione Salvatore non pensava ad abbellire la sua bottega, e i bacili di rame
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Per una settimana Salvatore non si potè levar di testa il ricordo della serata della principessa. - Come erano magnifici quei grandi saloni, con quei
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che se dovesse stare a ricevere gl'invitati non potrebbe, Dio liberi! toccar le carte per una serata! - È una vergogna! Nostra zia la marchesa aveva un
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non è affatto decente! Salvatore conveniva pienamente con lei dimenticando che quel bugigattolo gli aveva dato il pane per tanti anni. - La bottega la
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. Per questo, quando ad agosto, dopo che la signora andò in campagna, finalmente essi si maritarono, Salvatore era innamorato di sua moglie ancora più
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avrebbe avuto voglia di strapparsi i capelli, non soltanto per il danno, ma anche perchè aveva a malaugurio di lasciar la casa dov'erano morti i suoi
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svincolò, con uno sforzo disperato, girando per aria il mandolino, e corse a casa. Bussò al portone, prima piano, poi forte, poi tempestando; ma non
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Ora le voglie di lei si facevano più imperiose; tutte le entrate del salone che passavano per le sue mani non le bastavano; e Salvatore, il quale le
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nuovo quartiere. Girando per quelle strade che aveva conosciute povere e quasi deserte, ora fiancheggiate da alti fabbricati e rumorose, egli cercava
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quello, per farla arrabbiare. - Gli dò troppo onore, di guardarmi soltanto in faccia! - replicava lei, con gli occhi un po' rossi. - Davvero, troppo
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signora Giacomina mise anche il suo al Convitto Nazionale, senza badare a sagrifizii, e a vederlo passare per le strade, coll'uniforme gallonata e i
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La signora Giacomina aveva fatto alla Liberata quella difficoltà: non conveniva maritar prima la figliuola minore. - È perduto il mondo per questo
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lire, a un po' per volta, dicendogli che aveva spedito i campioni, che si aspettavano le commissioni, pigliando tempo. - Domandano anche i sommacchi, un
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Don Antonino stava accosto al palazzo del barone Lanzaria, per sorvegliare la sua proprietà - dicevano le male lingue - e vedere se Raffaele, il
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combinare un piccolo tavolino di bazzica, a cinque lire la partita, per ammazzare un'oretta. Il cavaliere Fornari, più ingrassato di prima, aveva sempre una
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precipitosamente. Don Antonino faceva spese, col credito che gli era tornato dopo che il barone era grave e aveva fatto testamento, con un bel lascito per lui
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se la prendeva più spesso con la figliuola, quasi per farle scontare tutti i vezzi e le carezze fattele prima. La ragazza, che era stata allevata
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Giunto dinanzi all'Albergo Bella Firenze, il portalettere in giro per la prima distribuzione, col bavero del cappotto rialzato e il berretto sugli
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risoluzione? Ella restava interdetta, si passava una mano sulla fronte, colpita, addolorata dalla rivelazione come per una inattesa disgrazia. - È la sorte
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bastava appena per occuparsi dei suoi affari, che richiedevano una vigilanza continua; la sera, qualche volta, andava dalla principessa. Questa, ora
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ore sola con un cuscino sulle ginocchia e le carte in mano, a disporle in varie guise, a file, a mucchietti, per ingannare il tempo. Appena arrivava il
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vederlo nudo come lo aveva fatto la mamma, con quelle sue spalle quadrate e quelle gambe che parevano di bronzo, avrebbe voluto cambiar la legge, per
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Il giorno seguente, prima che il sole si levasse, Alfio Balsamo si mise per via, con la zappa in ispalla e un fagottino sotto il braccio. Nel gran
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non ne aveva fatto vendetta sull'istante. Vincenzo Sutro era un ragazzo che non voleva far parlare di sè e trovarsi in qualche pasticcio, per causa
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confusione che vi regnava da mattina a sera. Alfio Balsamo, il ragazzinaccio, lavorava per quattro e si trovava nello stesso tempo in ogni luogo
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che dire al muro. Alfio Balsamo andava dietro ad Anna Laferra, come un cane; non voleva più lavoro se non nelle vicinanze del paese, per poter tornare
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!... - Ma per lei ora potete dire che vostro figlio è un uomo! Allora donna Giovanna si mise a ridere. Il suo Alfio s'era fatto proprio un uomo; pareva
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Donna Giovanna vedendoselo dinanzi così triste, temeva che pensasse ancora ad Anna Laferra, e non sapeva qual rimedio mettere in opera per
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! Quando mai si era sentito che le feste facevano venire il colera! E finalmente, per quale ragione il sindaco era tanto contrario? Aveva paura che Rocco
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