La sorte
, preparando ornamenti d'ogni sorta. - Filomena, dammi una mano! - ordinava alla moglie, che stava sulle spine per paura che arrivasse don Delfo e
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dalla paura: lo spumone, verde e roseo, gli faceva venire l'acquolina in bocca; ma l'idea di pigliare un malanno lo atterriva. - Ho lo stomaco guasto
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fortuna, col nuovo salone, alla faccia degl'infingardi. Salvatore avrebbe voluto parlargli di Fanny, ma aveva paura che quello lo canzonasse. L'amico
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paura. Con quell'imbroglio, chi sa come gli succedeva!.. però non avrebbe voluto dispiacere al principale. Così una sera che Salvatore se lo trascinò
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paura? - E lo guardò in un certo modo. Egli non voleva fare un torto a quel brav'uomo del principale, che gli aveva fatto sempre del bene. - Bel modo
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fate gli occhi grossi, avete inteso? che io non ho paura... - Basta! - strepitava il trattore, che le voci si sentivano dall'altra parte, nel restaurante
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s'era guardata dieci volte allo specchio, con una paura matta che anche quel matrimonio sfumasse. Invece l'Angiolina si mostrava al baronello discinta
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miei guai! - A Ognissanti le avrebbero restituite. Voi che paura avete? È gente onorata... A queste parole, donna Michela non stette più alle mosse
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fontane. - Ho paura del babbo!.. - disse la Nunziata, asciugandosi gli occhi col grembiale. - È fuori, ma non può tardare - rispose donna Mena, che
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passarle una mano dietro la schiena. - Cheto, o vi dò un pugno - disse lei, facendosi brutta. - Eh, me ne vado... Avete paura che vi sciupi?.. E s'alzò
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... avessi mai da passà qualche seccatura?... L'ispettore le accarezzò il mento, paternamente. - Non aver paura. E salì nella stanza del morto. Dietro
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! Che bestia! Ha creduto che dicessi davvero!... Avete dunque paura che vi rubi? Già, voi dovete avere dei denari nascosti, sotto qualche mattone
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cattiva strada. Cerchiamo frattanto il rimedio, ora che il fatto è fatto. - E che volete cercare? Non vedete che i paesani hanno paura di dir la
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lavoro, il rispetto a sua madre, la paura dell'occhio del mondo. Anna Laferra lo aveva ridotto in quello stato. - Alfiuccio, bada a quel che fai! - gli
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trattenerlo, dalla paura. Il fattore della Falconara, a vederlo muto e scuro, non lo riconosceva più. - Ohè, Alfio! Cos'è che ti prende? Pene di cuore? Alfio
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se da noi ne mancassero, delle ciabatte!.. - O non tirano fuori l'altra scusa del colera?... - Il colera!.. Che ha paura del colera, San Placido? - E
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