La sorte
succedesse un guaio. Ma don Delfo non aveva un istante libero ed usciva dal Municipio più morto che vivo. Poi, tutto il giorno, per una ragione o un'altra
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... con la festa del diavolo!... Sono morto... Aiuto!.. - E spalancò la bocca, come per vomitare. Allora lei fu presa da uno spavento. - O santi del
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occhi intenti. Ah! quella fuga dal castello! quei custodi che portavano il sacco con dentro il morto, che non era morto e sentiva quell'incomprensibile
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quale la gente si fermava, ammirando. - Lo sapete chi era prima quel Conterino? - diceva I'amico Agostino - Un morto di fame, peggio di me. Ora fa
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per un pugno di soldi! Agostino aveva anche lui il muso lungo, come se sentisse il peso di quella disgrazia, e non diceva nulla. - Insomma, non è morto
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ricomprato io la casa... - rispose quello, un po' confuso. - Mio suocero è morto... e m'ha lasciato ogni cosa... - Dunque, dicevamo, qui... - L'ingegnere lo
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tenente; bisognava dartelo, quel morto di fame! Dal cortile le voci si sentivano come da una camera attigua e tutto il vicinato stava a sentire i fatti di
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invidiava il baronello che si divertiva in compagnia di Angiolina, mentre la sua fidanzata restava lì, seria, impalata. - Tu che cos'hai? T'è morto
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padre, in punto di morte; che se non fosse morto d'accidente, cent'onze l'anno non me le avrebbe levate nessuno! Ma sua moglie donna Mena non credeva a
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, malanova!.. ho i miei guai!.. - rispose don Antonino, buttandosi come morto sul letto. I guai erano i creditori, che cominciavano a perder la pazienza, e
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guardato... Due o tre persone erano entrate nella camera, a sentire. - È morto? - chiese uno. - Che ne so io? Non si muove.... - Ecco don Ciccio. Il
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morto d'un colpo don Camillo Morlieri, e lascia ogni cosa ai nipoti. Soltanto il giorno dopo il cavaliere Fornari rettificò la notizia. - I nipoti non
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restii, con le donne a fianco e i ragazzi appresso. Comare Santa, quella che gli era morto il marito e veniva a coltivarsi il suo pezzo di vigna
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lingua le fosse cascata nel momento che aveva cominciato a parlare. Alfio, giallo come un morto, si dirigeva all'uscio. - Alfio, Signore!.. dove vai
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