La sorte
chiunque! - rispondeva la Giordano, per fare intendere che la figliuola, ogni giorno più gialla e più magra, aveva tutt'altra educazione. E di lì a poco
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. Allora don Giacomo dimenticava il romanzo. - Denari? Dove vuole ch'io li prenda? La proprietà è tutta ipotecata, i creditori non si possono tenere a bada
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accadeva per la strada. I romanzi glie li prestava l'amico Agostino, il quale era parente d'un libraio che teneva la biblioteca circolante; ma quando
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, e tutti quei ragionamenti egli li aveva fatti da un pezzo. La sua bottega gli pareva ora ben miserabile; le imposte tarlate si aprivano sgangherandosi
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accaparrare compagni pel giuoco, andava a trovare il vicario, il canonico, tutti i preti del paese, e li invitava a Villa Oriente. La principessa li
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approvava, ma la difficoltà era quella dei denari; egli non sapeva dove li avrebbe presi, e quel poco che aveva messo da parte non era sufficiente
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denari, bisogna bene che li restituisca. Egli studiava economie, non spendeva più niente per sè, tranne i soldi delle dispense illustrate; ma invece di
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tutto il tempo che egli stette lì, non gli levò gli occhi d'addosso. Nardo era sulle spine e non gli pareva l'ora di andarsene. - Venite a trovarmi
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arrivava lei alla bottega, in fretta, con le guancie rosse e gli occhi brillanti. - Dammi dieci lire. - Dieci lire? Se non ho un soldo!.. - Dove li sciupi
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alzare di due piani. - Verrà una bella palazzina! E prese in affitto una bottega lì vicino, nuova, con le mura bianchissime e un forte sito di calce
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quella casa. - Fino alla morte non si sa la sorte! - diceva Rosa a maestro Titta - Volete scommettere che li pianta anche quest'altro?
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faceva brutta. - Dico, baronello!... Appena lei andava fuori, quelli facevano il comodo loro. Dalla terrazzina, dietro le finestre, Rosa li vedeva starsene
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cocchiere, gli portava via la paglia da rivendersi alla fiera del lunedì. Ma i vicini parlavano a quel modo perchè l'invidia li rodeva vivi, e non
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aveva più paura di lei. Don Antonino rientrò di lì a poco, e neanche s'accorse della figliuola rincantucciata dietro lo scaffale, perchè nella notte il
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!.. - Comarina, io voglio baciare quegli occhi ladri... Dietro lo scaffale un monte di stracci li fece incespicare, e nel cadere Nunziata mostrò la
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disposta ogni cosa. L'ispettore, senza far rumore, uscì sul corridoio e chiese a don Ciccio, fermo lì in mezzo: - A che numero sta la Scardaniglio
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aver giuocato, bisogna bene che io restituisca i denari a chi me li ha prestati. - A chi? - Alla tasca! La principessa cominciava a irritarsi sordamente
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. - Questo?.. Giuochiamo?.. - Sì, un poco... aiutatemi a sollevarmi. - E i gettoni? - Lì, pigliate quelle pasticche... - Quanto valgono? - ...Cinque lire... E
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la migliore gioventù di Rocca Sant'Alfio aveva dovuto marciare e i berretti a quel modo glie li passava il governo. La domenica, mentre suonava la
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d'impacciarsela con Alfio Balsamo e di tornare a casa con le ossa rotte. - Lì, debbo vederlo - diceva Anna Laferra - lì, dietro le grate, in mezzo ai galeotti
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che si trovavano lì riunite, guardò un momento Anna in faccia e finalmente si rivolse a sua madre. - Eccomi qui; che volete? Come gli uomini scoppiarono
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denari! - Sicuro che non ce n'è, dopo che se li mangiano tutti loro!.. -E il segretario che s'è fabbricata la casa!.. - E la maestra italiana!... - Come
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