La sorte
porzione di lei, con un appetito insaziabile; restava a tavola a fare il chilo, allentando le cinghie, pel troppo cibo. La principessa andava a buttarsi un
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occhi per terra, entravano in chiesa, per fare accendere dal sagrestano le lampade votive. La chiesa era ornata a festa e la barella del santo, tutta
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i numeri. - Quant'è la posta? - Mettici due onte. Si possono vincere trentamila lire? - Non sapete fare il conto? - Mi ci confondo. Trentamila lire
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. - Lasciamoli fare! Ho buone gambe, sia lodato Dio! La gioventù è tutta a un modo - pensava - e anche lui, diciamo la verità, se si metteva assieme
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potevo fare, senza un aiuto, sola? Rassegnarmi! - Fanny! - urlava la bambina, disperatamente. Dal salotto la principessa chiamava anche lei, con voce
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perseguita! Perdo da un mese! - Tanto era vero che non sapeva come fare a contentar la Rosalia, che voleva la carrozza il giovedì e la domenica, ora
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rifare a stucco lucido il soffitto e le pareti. - Chi glie lo fa fare, a questo strappa denti, di venirsi a mettere fra i piedi della gente? - diceva
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della settimana, Salvatore lo invitava a desinare. - È il meno ch'io possa fare - diceva a sua moglie, giustificandosi - per disobbligarmi dei servigi
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perchè non gli si arrugginissero, o a fare i conti dei suoi debiti. Quando capitava qualcuno, mentre la forbice cantava il suo zic-zac, Salvatore
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paura? - E lo guardò in un certo modo. Egli non voleva fare un torto a quel brav'uomo del principale, che gli aveva fatto sempre del bene. - Bel modo
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don Felice non voleva rotta la testa e per questo le lasciava ogni libertà di fare quello che più le piaceva. - Mettetevi in capo che io voglio stare
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padrona sono io, qui dentro, avete inteso? Chi s'attenta un'altra volta l'ha da fare con me! - Ah, fossi solo! - sospirava don Fe-lice. - Perchè non
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tutt'il giorno alla terrazzina, soli; la signora Giacomina aveva sempre da fare e non poteva legarsi alle gonne della ragazza. Quelli si tenevano vicini
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altro articolo sicuro... Alberto contava d'impiegare i suoi risparmii e lo lasciava fare, occupato come era al suo ufficio e ad andar dietro ad
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facendo fermare i passanti di sua conoscenza, attaccando discorsi che non finivano più. Quando c'era bisogno di fare una commissione, o di pigliare le
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state a fare? Perchè non correte, perchè non cercate il vostro proprio sangue? Scellerato!.. - Donna Mena si sentiva il coraggio d'un leone. - Ehi
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riavere il suo, e ne rimproverava il figliuolo, per levargli la Nunziata dalla testa. - Hai visto che m'hai fatto fare? Si son mangiate le vent'onze
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uno per terra, la gamba sola, e il pavimento intriso di sangue. Io mi stavo radendo, quando la serva venne a fare quel chiasso, bussando. Allora ho
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?... Non mi crede più nessuno!... Lei non sapeva che fare, dove dar di capo, nel dissesto che quel grave avvenimento metteva in tutte le sue abitudini
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duca di Santa Cita, lei se lo faceva seder di fronte e gli proponeva di fare una partita. - Ma io non ho un soldo! - Eccoti cinque lire. Non le
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questi, con soggezione. - Andiamo, non fare il ragazzo! E Alfio vuotò il suo bicchiere. Il discorso di Napoli ricominciava; ognuno dei congedati raccontava
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far pagare cara. - A chi lo dite? - rispose don Gesualdo, grattandosi la testa sotto il berretto di cotone - Lasciate fare a me. Don Gesualdo era amico
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fare quel servizio per due lire il giorno, invece di quattro, quante ne pretendeva maestro Brasi, il calabrese; ed egli che era un ragazzo onorato
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fare, se vuole che strascichi la lingua per terra fino all'altare maggiore di Sant'Alfio, quello che vuole.... E poi che la comare Angela, tornando
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