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esasperavano; il marchese accusava padre Agatino di rovinarsi con donna Rosalia, la sua ganza; questi metteva in ridicolo la smania delle speculazioni con le
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, venivano a seccarlo, fino a casa, quando prendeva un boccone, quando aveva bisogno di riposare: i fochisti, gli spazzini, quelli delle corse, Napoleone
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: - San Placido ve ne rimeriti! Napoleone, finito di imbandierare la via maestra ed il viale delle corse, scappava a casa a riporre due pacchetti di
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Alla luce del giorno i guasti prodotti nella casa della principessa apparivano da ogni parte. Sui divani, sulle poltrone, il grasso delle capellature
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; gli stanchi si buttavano per terra, sugli scalini della chiesa, sbadigliando; i bambini dormivano con le teste dondolanti sulle spalle delle mam- me
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in un salone alla moda, senza trovarci dei ragazzi che, fingendo d'imparare il mestiere, servivano veramente a scroccare i soldi delle mancie. Quando
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risuonava ancora all'orecchio l'accento simpatico e per lui nuovo della sua voce melodiosa. - Non dev'essere delle nostre parti; anche il nome lo dice
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sguaiata! Ci si vede ancora la tabaccaia! - osservava una delle Valdieri. Ma il barone de Fiorio andava dietro alla moglie, come un cagnolino, e si guardava
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mondo, Mietta o Il Fiacre N. 13. Nardo non le toccava se non per mettere in ordine il salone; quand'era disoccupato egli faceva conti, sulla punta delle
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fosse una persona, ma una fata venuta a rallegrarlo e pronta a scappar via. La chiamava coi nomi più dolci, le prestava tutte le bellezze delle eroine dei
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dietro, non potè trovare nessuna scusa per rifiutarsi. Fanny gli fece un'accoglienza delle più lusinghiere. - Ho proprio piacere di avervi conosciuto
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delle ultime finestre e impostavano il cornicione. L'ingegnere e il padrone venivano spesso a invigilare, guardando per aria i muri, facendo segnali col
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ragazze non si davano nessun pensiero delle faccende domestiche, e sotto le vesti all'ultima moda e gli stivalini dai tacchi alti, portavano camicie
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che gli attaccasse i bottoni, voleva accasarsi, e non gl'importava con quale delle due sorelle. - Questi son dolci che tu non assaggerai! - diceva
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fortuna, col negozio delle nocciole. Ho dei corrispondenti fidati, a Trieste. Se vuoi, possiamo tentare insieme. E gli strappava cinquanta lire, cento
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andarsene, che, Dio liberi! quello non era il modo di parlare a delle ragazze. Invece, quando non era in casa a gridare e a minacciare, don Antonino
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frastuono delle conversazioni, che cessava come per incanto in una silenziosa risata ai primi accordi del suo profondo russare. Donna Cecilia era
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della gente, gli pareva più pietosa, povera creatura! Così, scaduto il debito, lui rimise l'abito delle feste, e andò alla sartoria di don Antonino, il
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delle ferrovie che tappezzava i muri del piccolo vestibolo, insieme coi cartelloni della Navigazione generale e delle macchine Singer, chiese: - Non c'è
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offuscava la vista. - Giuocare, io?.. E quando?.. Se ho perfino dimenticato la forma delle carte! - Quand'è così, buon divertimento! - Non mi credi
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qualcuno attorno, a farle delle cortesie, a occuparsi premurosamente di lei, sperando di strapparle qualche cosa, un pranzo, una passeggiata in carrozza. Le
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accendevano, le braccia magre si districavano di sotto il monte delle coperte, annaspando verso le carte. - Un giro... un giro soltanto... Si
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processione delle carrozze!.. - E i magazzini e i bizzarri, dove c'è tutto il ben di Dio, e bisognerebbe soltanto aver denari per cavarsi tutti i gusti
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insieme col figliuolo, era sempre l'ultima ad andarsene, e quando dalla fattoria vedevano la piccola macchia nera che l'asino, curvo sotto il peso delle
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sera che tornasti da soldato, con Antonio Manfuso, ti ricordi? - Sul serio? Guarda un po'; ha la faccia più dura delle corna di suo marito! - Pazienza
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presuntuoso. Una domenica, al declinare del sole, quando l'animazione del lavoro cominciava a scemare e la ciurma delle vendemmiatrici trasportava gli ultimi
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prima, che lo sentivano da un capo all'altro delle vigne, e solo di tratto in tratto mormorava:
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se da noi ne mancassero, delle ciabatte!.. - O non tirano fuori l'altra scusa del colera?... - Il colera!.. Che ha paura del colera, San Placido? - E
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