La scuola di ballo
tavoli, si perdevano nel buio fitto di un angolo, ramificavano uno specchio o il cavo d'una nicchia di fatue apparenze boschive. L'altro lato che dava su
La scuola di ballo
inquietudine, non osò mostrargli l'incoerenza di cui dava prova. Lo lasciò ripartir per l'Ospizio senza fargli parola, offesa e avvilita di non avere alcun
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La scuola di ballo
«guarda, ora.» La donna in piedi davanti allo specchio prendeva atteggiamenti di tronfia bellezza. Mutevole, si sorrideva, si scrutava, dava un ritocco di
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