La scuola di ballo
quella di un archetto a doppia fila di denti gialli, avvelenati in punta da tocchi di azzurro cupo, s'allungava sul piano lacustre della luce
La scuola di ballo
macchia dei capelli di Anna riposare più in basso e godeva che le pieghe e il taglio dell'ombre facessero un paesaggio sconosciuto, avvolto di azzurro
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La scuola di ballo
trasparivano da un avvolgimento di cera spennellata in azzurro sottomarino come pallida carne macerata. «Dunque?» chiese il cocchiere, volgendosi alla ragazza
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